mercoledì 2 settembre 2020

Review "Un altro giorno insieme" di Matteo Losa

Bookspediani, pronti a conoscere "Un altro giorno insieme" di Matteo Losa?



Titolo: Un altro giorno insieme
Autore: Matteo Losa
Editore: Mondadori
Genere: Young Adult
Data di uscita: 1 Settembre 2020




Giovanni – ma preferisce essere chiamato J – ha diciotto anni e vorrebbe una vita normale. Ne ha abbastanza dei continui controlli, delle visite in ospedale, dei progetti a breve termine-perché-chissà-quanto-tempo-gli-concederà-ancora-la-malattia. Per una volta tanto, vorrebbe lasciare da parte il dolore che si abbatte sulle sue giornate come la pioggia sulle strade di Londra. Per una volta tanto, non vorrebbe più pensare alle cose di cui ha nausea, ma a quelle di cui ha fame.
Anche Barbara – odia quando la chiamano Barbie – ha diciotto anni. E non è mai uscita con un ragazzo. Potrebbe essere la zitella più giovane del mondo, lo sa bene. Ma sa bene anche che se hai dei sogni alti, ti ci devi dedicare con tutta te stessa – almeno questo le ripete sempre suo padre, primario nell’ospedale in cui è in cura J.
Per ragioni diverse, si sentono entrambi profondamente soli. E, quel che è peggio, entrambi sono convinti che il loro destino sia osservare immobili le vite degli altri.
Poi un giorno si incontrano, per caso. Bevono un caffè e un mezzo cappuccino insieme. Si piacciono, eppure, alla fine, ognuno dei due va per la sua strada. Una piccola crepa, però, seppur ancora impercettibile, inizia a formarsi nelle loro esistenze sempre uguali.
Quando si rivedono, mesi dopo, J e Barbie non commettono lo stesso errore. Questa volta decidono di rimanere. Dopo tutto, quando capisci che stare con una persona ti rende la vita luminosa come l’alba, è inevitabile volerla accanto, e provare a entrare nel suo mondo. Anche se è difficile comprenderla, visto che sembra il tuo esatto opposto. Anche se è difficile lasciare andare le vecchie abitudini, le vecchie paure. Anche se tutto, il tempo soprattutto, sembra essere contro di te, di voi. Ma niente, proprio niente è impossibile per due cuori che battono emozionati per il loro primo amore. L’importante è guardare nella stessa direzione e camminare, insieme. Un giorno alla volta


IL MIO VOTO



Giovanni, J per tutti, è un ragazzo che è ormai stanco della sua vita. Vorrebbe essere come tutti i ragazzi della sua età, con problemi minori come i compiti in classe oppure le ragazze, mentre invece il sui sono ben  più gravi perchè gran parte della sua vita la passa in ospedale, a fare continui controlli e continue tac perchè purtroppo ha il cancro. Di amici che gli sono rimasti accanto ormai ne ha pochi, può contare solo su Ima, e anche tutti quelli che può conoscere in ospedale, gli unici posti che frequenta, o muoiono o guariscono, lasciando comunque un vuoto dentro di lui. J è una personaggio che si vede essere arrivato ad un punto in cui è faticoso anche solo respirare, un ragazzo che scandisce il tempo non per giorni o per ore ma per mesi  che lo separano alla nuova tac e quindi ad una nuova verità. Sa che il cancro ha lasciato in lui sia cicatri esterne che interne e per questo non si stupisce se la gente non vuole avere niente a che fare con lui, eppure è un giorno come un altro quando conoscere Barbara, una ragazza che vuole diventare un medico e che quindi passa molto tempo in ospedale, una ragazza che non si gira dall'altra parte quando lo vede ma vuole essere sua amica, anche se di fatto non può comprendere appieno tutto quello che lui sta passando, anche se ha tutte le buone intenzioni del mondo, perchè J ha ormai perso le speranze anche sulle persone, rimarrà quindi stupito di vedere una ragazza che gli sorride e che prova con tutte le sue forze ad offrirgli un nuovo tentativo  di respirare.


Barbara, soprannominata Barbie, è una ragazza che ha perso la madre ed è per questo che vuole diventare medico, perchè crede di poter aiutare le persone non per arroganza, semplicemente perchè lei appunto sa cosa significa perderle. A differenza di tante altre ragazze della sua età, non è focalizzata sulle uscite fuori o sui ragazzi, il suo obiettivo è diventare un medico e cerca di portarlo a termine subito. Il suo primo incontro con J dura quasi troppo poco, non hanno il tempo di capirsi ma è chiaro che Barbara non ha voglia di approfondire la cosa, vuole semplicemente amicizia da lui ma al loro secondo incontro le cose cambiano totalmente e infatti il loro rapporto da un semplice scambio di qualche parola inizia ad evolversi, inizia a diventare sempre più importante per entrambi, fino ad essere non solo amicizia, ma qualcosa di bellissimo non solo per Barbara, che per la prima volta riesce ad uscire dai soliti schemi, ma anche per J, il quale non vede in lei solo la figlia di papà, la futura dottoressa, ma una ragazza dolce e gentile che vuole fargli capire che anche se è stanco, vale ancora la pena lottare per avere un altro respiro.
E' quindi super positivo il suo personaggio, perchè da speranza anche a chi invece sembra averla persa.


Matteo Losa è un giovane autore che purtroppo non è riuscito a vedere il suo libro pubblicato, ma che comunque ci trasmette con questo romanzo un messaggio bellissimo: la vita non sempre è facile, a volte si vorrebbe pensare a problemi futili, come tutti i ragazzi, ma questo non sempre è possibile e dopo tanti anni di lotte è normale essere stanchi, ma bisogna sempre trovare un modo per tornare a respirare, bisogna sempre cercare di vivere appieno, anche se si ha poco tempo oppure se se ne ha molto perchè la vita è una sola e vale la pena viverla fino in fondo.
Attraverso il punto di vista di J e Barbie veniamo catapultati in una storia che può apparire banale o scontata, o semplicemente può perdersi tra le tante uscite, ma credetemi se vi dico che vale la pena trovare il tempo di leggerla, e lo dico io che non ho spesso un buon rapporto con gli autori italiani, proprio perchè io ero partita con pochissime aspettative e sono stata catturata da questa storia che prende tanto dal lettore, ma allo stesso tempo dà ancora di più, rendendola impossibile da dimenticare.
Alla fine sono quasi quattrocento pagine ma lo stile dell'autore è talmente semplice e lineare da permettere la lettura in pochi giorni, purtroppo non si può leggere in poche ore perchè a volte occorre fermarsi per immagazzinare il tutto, ma questo lo fa essere solo più bello.



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