lunedì 7 dicembre 2020

Recensione "Tutto Storto" di Matilde Piran e Andrea Falcone

Bookspediani eccomi pronta a parlarvi di "Tutto Storto" di Matilde Piran e Andrea Falcone!



Titolo: Tutto Storto
Autore: Matilde Piran e Andrea Falcone
Editore: Marietti Junior
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 8 Ottobre 2020



Davide è un ragazzo normale, ma in quella normalità non si riconosce per niente. Elisa, una ragazza arrabbiata col mondo: si è di nuovo dovuta trasferire per colpa del suo fratello storto. E un fratello così, mezzo scemo, è una zavorra da cui sembra impossibile liberarsi. Ecco perché Elisa e Davide decidono di rubare il pulmino dei disabili e scappare in un posto migliore per loro... tipo Manhattan. Ci arriveranno? Forse non conta. Conta capire che il posto migliore, in fondo, è quello che ci costruiamo da soli.

IL MIO VOTO



Elisa è una ragazza che vuole solo essere considerata normale, cosa che invece non accade mai. Lei è sempre quella nuova, costretta a sposarsi per via del fratello, quella stran sempre per via del fratello, quella ragazza con interessi da ragazzi che si fa appunto notare ma che di fatto attira solo attenzione, non amici. Ed Elisa è stanca di tutto questo, vuole semplicemente essere se stessa, senza essere riconosciuta prima per via di suo fratello. E' facile innamorarsi di lei perchè è una persona che non ha paura di dire quello che pensa, è irriverente, simpatica e pronta a vivere un'avventura incredibile. 
Davide è un ragazzo normale, ma forse questa normalità inizia a stargli un po' stretta: di fatto viene visto solo per essere preso in giro, è un po' goffo e ha la testa tra le nuvole e questo spesso lo porta a mettersi nei guai. L'unica persona con cui riesce a parlare è Elisa, la nuova arrivata, che non esita a fargli vivere un'avventura unica, a bordo del pulmino dei disabili per arrivare a Manhattan.
Non si può quindi che amare questi personaggi insieme, due protagonisti completamente diversi tra loro che tuttavia si capiscono al primo sguardo, riescono a diventare amici in poco tempo e a vivere insieme un'avventura che poco importa se effettivamente li fa arrivare alla loro destinazione oppure no, perchè a contare è proprio il viaggio dei due personaggi.


Come spesso accade nei libri per ragazzi a caratterizzare questa storia è proprio il tema del viaggio. Elisa e Davide sono due ragazzi che, non appena si conoscono, in qualche modo vanno subito d'accordo e insieme decidono di fare una pazzia ossia di andare a Manhattan non tanto per noia o per vivere un'avventura, ma per evadere da una realtà che sta loro stretta. Infatti Elisa è stanca di essere sempre la ragazza nuova, la sorella dello storto (così chiama il fratello disabile) e quindi andarsene dalla città è l'unica soluzione per essere se stessa, per essere vista come Elisa e non come la sorella di qualcuno. Per Davide invece la situazione è diversa perchè lui viene visto, viene preso in giro e forse questa sua normalità non è che gli piaccia troppo, Davide poi è un ragazzo che si lascia convincere facilmente per cui non esita a seguire Elisa in questo viaggio ironico, pieno di imprevisti e di pericoli che farà capire loro che è importante la loro identità e quello che vogliono. Ho apprezzato molto anche il fatto che gli autori trattino la disabilità del fratello di Elisa in relazione a lei, ossia ci fanno vedere come è lei a pagare quasi le conseguenze della disabilità del fratello, facendoci capire quanto le persone possono essere crudeli in primis a prendere in giro chi ha disabilità ma soprattutto a prendere di mira tutta la famiglia, come se fosse qualcosa di contagioso. Una tematica quindi che da un punto di vista esterno viene spesso sottovalutata, ma che mi è piaciuta davvero molto.


Matilde Piran e Andrea Falcone, grazie anche alle illustrazioni di Marta Baroni, ci raccontano una storia che serve a farci ridere e divertire, ma anche ad emozionare e a far riflettere. Tutto Storto è una storia di poco meno di centocinquanta pagine, la lettura risulta quindi immediata sia per lo stile scorrevole dei due autori sia perchè è talmente semplice entrare all'interno della narrazione, che poi non si vuole più terminare questa lettura. Il messaggio dei due autori è che, come sempre, non è la meta a contare davvero, non è la destinazione a farci crescere ma è il viaggio quello che ci caratterizza, quello che ci permette di comprendere davvero quello che si vuole e tra risate, pericoli ed emozioni Elisa e Davide condividono proprio questo con noi, un viaggio insieme a due ragazzi che non sanno bene come guidare ma che in qualche modo non si fermano davanti a nulla pur di trovare il loro posto nel mondo. Una storia quindi, questa, che non posso che consigliare.





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