mercoledì 7 aprile 2021

Review "Il traghettatore" di Annalisa Menin

 Bookspediani oggi vi parlo di "Il traghettatore" di Annalisa Menin



Titolo: Il traghettatore
Autore: Annalisa Menin
Editore: Giunti
Genere: Fiction
Data di uscita24 Marzo 2021


Anna Venier, ha 33 anni, è di Venezia e vive a New York da 10 anni. Coraggiosa, determinata e intraprendente, la sua vita è costellata di alti e bassi. L'ultimo, il più devastante di tutti, è stata la morte del suo amatissimo marito Marco. A tre anni dal terribile lutto, Anna ha deciso che è arrivato il momento di rimettersi in gioco, anche sul piano sentimentale... Ma la famosa dating scene newyorchese è tutto tranne che semplice, costellata com'è di uomini che appaiono e scompaiono alla velocità della luce. E poi, che relazione cercare quando si è già vissuto il grande amore? Tra primi appuntamenti finiti male, brunch con le amiche e telefonate notturne con Ale, la sua confidente, ecco arrivare l'idea giusta: cercare un Traghettatore - qualcuno che le dia un passaggio verso la nuova fase della sua vita, verso la nuova se stessa. Ma come trovare quello giusto? In un percorso fatto di grandi domande, entusiasmi e incertezze, sullo sfondo di una New York autentica e mozzafiato, Anna dovrà destreggiarsi tra papabili Traghettatori e un importante progetto di lavoro che potrebbe far decollare la sua carriera. Ma soprattutto, dovrà mettere a tacere la vocina interna che rema contro la sua felicità. Tutti prima o poi hanno bisogno di un Traghettatore nella vita - che si tratti di amore, amicizia o lavoro - e non si deve avere paura di mostrare ciò che si è davvero, perché alla fine quello che conta sono solo le emozioni. Questa è la storia di una rinascita, inaspettata, divertente e romantica. Un romanzo pieno di energia e di freschezza che saprà conquistarvi con la forza dei veri sentimenti.

IL MIO VOTO


Anna Venier è la protagonista di questo romanzo, una ragazza di trentatrè anni che vive a New York ma che è originaria di Venezia, una donna se vogliamo perchè ne ha sicuramente passate tante per essere considerata un'adulta a tutti gli effetti. Anna infatti ha perso suo marito Marco da ormai tre anni, da moglie felice si è ritrovata improvvisamente vedova e il mondo le è crollato completamente addosso. Questo non significa che Anna si sia fermata, è andata avanti con il suo lavoro e ha sempre avuto accanto a sè amiche pronte a consolarla e ad esserci per lei, eppure nonostante questo non riesce a sbloccarsi per quanto riguarda l'amore. Anna infatti con Marco era felice, era una di quelle situazioni in cui aveva trovato il suo grande amore e perderlo ovviamente è stato un colpo duro per lei. Allo stesso tempo è convinta che un giorno tornerà ad amare, a ritrovare quel sentimento che aveva con lui, ora però non riesce a pensare ad una storia seria e dopo appuntamenti su appuntamenti finiti male, Anna decide che le serve un traghettatore ossia qualcuno che sia solo di passaggio e che la prepari al prossimo grande amore, insomma nulla di serio ed è un'idea che può funzionare come invece portare nella sua vita un nuovo amore, chissà.
Ammetto quindi che il personaggio di Anna è da prendere come esempio per la sua forza e il suo coraggio: mai una volta si è fermata, mai una volta si è tirata indietro, ha continuato ad andare avanti nella sua vita anche nei momenti più difficili ma a farle onore davvero è il fatto che sia determinata a trovare un nuovo amore, perchè ha ancora tutta la vita davanti e condividerla con qualcuno di speciale può aiutarla tanto, anche se quel qualcuno lo aveva già trovato e il destino le ha scombinato i piani, resta comunque un ottimo esempio che ci insegna a non mollare mai.


L'idea di base del romanzo è a mio avviso sicuramente originale: trovare un traghettatore, ossia qualcuno che prepari ad un nuovo grande amore, ma nulla quindi che resti, nulla di serio. Sicuramente è una scelta coraggiosa, in particolare se applicata su una donna, come se queste non avessero il diritto di cercare appunto qualcosa di non serio, come se tutte fossero alla ricerca del vero amore. E Anna si distinguer per il suo non conformarsi alla società, per la sua voglia di andare ad appuntamenti senza però essere davvero alla ricerca di nulla di serio non per cattiveria, ma perchè non è ancora pronta a lasciarsi alle spalle la morte del marito, anche se sono ormai passati tre anni.
E' proprio questa voglia di mettersi in gioco a venire fortemente a galla durante il romanzo, e non dal punto di vista lavorativo visto che la carriera di Anna sembra andare a gonfie vele, ma dal punto di vista personale, dove appunto deve a poco a poco migliorarsi. Affrontare ed elaborare un lutto non è mai facile, così come non c'è una durata di tempo per uscirne e sentirsi poi pronti ma il segreto è esser convinti che esista un nuovo amore, che vale comunque la mette rischiare di nuovo proprio perchè è giusto andare avanti.
Sono temi importanti, che sicuramente possono essere di ispirazione a tanti, così come è essenziale la presenza di amiche sempre pronte a supportare la protagonista e a ributtarla in pista, insomma amore e amicizia vanno a pari passo, anche se la voglia di rinascita e di seconde occasioni è ciò che spicca di più.


Devo dire che non mi aspettavo una storia del genere, soprattutto perchè ho scoperto solo dopo che è praticamente ispirata alla stessa autrice per cui non oso immaginare quanto deve essere stato difficile scrivere questo libro, che può essere preso benissimo come esempio per non arrendersi mai e per mettersi sempre in gioco. Lo stile dell'autrice è quindi molto semplice, parla al lettore come se stesse parlando con se stessa, come se fosse un confidente e un ascoltatore, come a volersi liberare di un peso che la opprime da tanto tempo e che preme per uscire.
Il traghettatore è una storia secondo me coraggiosa, che osa proprio perchè solitamente la donna viene vista come alla perenne ricerca di una storia seria, quando invece possono capitare appunto situazioni del genere, ma è anche una storiache sa far ridere e sa essere profonda, visto che ci fa capire che è giusto rimettersi in gioco, anche quando sembra impossibile.
Sebbene sia composto quindi da più di quattrocento pagine, la storia è certamente rapida e immediata, molto scorrevole e diretta e quindi è facile immergersi subito nella trama. Ci sono stati momenti in cui non sempre  sono stata d'accordo con le scelte dell'autrice, ma la vita è di Anna ed è quindi giusto che la viva come meglio crede, così come del resto dovremmo fare tutti, senza avere paura di essere giudicati.
Il traghettatore è quindi una storia di seconde occasioni, di rinascita e voglia di mettersi in gioco, ma anche caratterizzata da tante sorprese per mano del destino, come del resto accade nella vita reale e quindi non potrebbe essere più autentica e realistica.



Non perdetevi le altre recensioni:


Nessun commento:

Posta un commento