Bookspediani oggi tocca a me tenervi compagnia con una nuova tappa dedicata a "Il quaderno delle parole perdute" di Pip Williams!
Autore: Pip Williams
Editore: Garzanti
Genere: Historical Fiction
Data di uscita: 20 Maggio 2021
È a loro, alle donne dimenticate, che io darò una voce.
Oxford. Lo Scriptorium nel giardino segreto è il luogo preferito della piccola Esme. Lì, nascosta sotto un immenso tavolo di legno, ruba parole scritte su bianchi fogli. Parole che il padre lessicografo scarta mentre redige il primo dizionario universale. Più Esme cresce, più capisce che le definizioni che non compariranno nel lemmario ufficiale hanno qualcosa in comune: parlano delle donne, del loro modo di essere, delle loro esperienze. Parlano della sorellanza, dell’amore che non è solo possesso, dell’essere compagne in una lotta comune. Escluderle significa non dar loro una voce, guardare il mondo da un unico punto di vista, soffocare possibilità e speranze. Eppure c’è chi fa di tutto per farle scomparire per sempre. Anni dopo, Esme è determinata a fare in modo che questo non accada. Per tutta la vita ha collezionato quelle parole con l’intenzione di proteggerle, perché ha un sogno: scrivere un dizionario delle donne, che restituisca a ciò che è andato perduto il rispetto che merita. Per farlo deve combattere contro chi non la pensa come lei. Ma a darle coraggio ci sono tutte le donne che da secoli non aspettano altro che far parte della storia e non essere dimenticate.
Oxford. Lo Scriptorium nel giardino segreto è il luogo preferito della piccola Esme. Lì, nascosta sotto un immenso tavolo di legno, ruba parole scritte su bianchi fogli. Parole che il padre lessicografo scarta mentre redige il primo dizionario universale. Più Esme cresce, più capisce che le definizioni che non compariranno nel lemmario ufficiale hanno qualcosa in comune: parlano delle donne, del loro modo di essere, delle loro esperienze. Parlano della sorellanza, dell’amore che non è solo possesso, dell’essere compagne in una lotta comune. Escluderle significa non dar loro una voce, guardare il mondo da un unico punto di vista, soffocare possibilità e speranze. Eppure c’è chi fa di tutto per farle scomparire per sempre. Anni dopo, Esme è determinata a fare in modo che questo non accada. Per tutta la vita ha collezionato quelle parole con l’intenzione di proteggerle, perché ha un sogno: scrivere un dizionario delle donne, che restituisca a ciò che è andato perduto il rispetto che merita. Per farlo deve combattere contro chi non la pensa come lei. Ma a darle coraggio ci sono tutte le donne che da secoli non aspettano altro che far parte della storia e non essere dimenticate.
"R" COME RICONQUISTARE LA PROPRIA VOCE
Non è facile mettere insieme in un solo dizionario tutte le parole più importanti della lingua, ci sono tante decisioni da prendere perchè bisogna inserire parole che vengono usate e quindi che sono conosciute, parole che si trovano scritte e che quindi in qualche modo sono universali, tante altre invece vengono scartate senza una vera e propria ragione se non la discrezione di chi decide come formare questo dizionario. Esme lo sa bene, è solo una bambina quando a suo padre, insieme ad altre persone, viene affidato il compito di produrre il primo dizionario mai esistito e, da bambina quale è, la sua non può che essere costante curiosità sulle parole che vengono scelte, sul loro significato ma soprattutto si dispiace delle parole che non vengono scelte, non può sopportare di vederle cestinate come se non fossero importanti come le altre ed è così che nasce il quaderno delle parole perdute, quel quaderno che offre un'occasione a quelle parole che vengono scartate. Ma se al principio queste parole sembrano giustificate, perchè non sempre utilizzate, a poco a poco Esme capisce che c'è altro che le accomuna ossia il fatto che riguardino in qualche modo tutte le donne e quindi tenerle acconto, custodirle, diventa qualcosa di incredibilmente importante perchè in qualche modo offre a queste parole una seconda occaasione, in attesa però che abbiano il riconoscimento che meritano.
Ecco perchè si parla di riconquistare la propria voce, perchè in un periodo storico così delicato, quando la donna ancora non sembra essere nessuno degno di nota, l'autrice mette in evidenza questa cosa ancora di più. Le persone che lavorano alla realizzazione di questo dizionario sono tutti uomini e già questo la dice lunga perchè nemmeno sulla scelta delle parole viene data loro una possibilità e quel riprendersi la propria voce parte da Esme stessa, quando decide in primis di non lasciare determinate parole nel dimenticatoio ma di mettere quelle schede nel suo quaderno delle parole perdute, e successivamente, parallelamente alla sua crescita e ai cambiamenti che subisce nel tempo come il primo ciclo, le prime esperienze in amore e le rispettive conseguenze, decide di intervenire lei stessa restituendo quelle parole che ha in qualche modo rubato e rimettendole quindi al loro posto, perchè solo una donna può essere in grado di ridare il giusto valore alle parole che le sono state tolte, è quindi imperativo riprendere la propria voce.
Ovviamente non è un compito facile, perchè parliamo ancora di un tempo in cui alle donne viene riconosciuto poco, e insieme a questo ci sono tanti pregiudizi così come tante idee forti, ma Esme ci dimostrerà quanto è forte la sua voce, che non corrisponde solo alla sua ma anche a quella di tante altre donne che ha incontrato nel suo percorso e che le fanno compagnia in questa storia.
Le parole sono importanti, hanno un loro peso ma soprattutto devono essere uguali per tutti, sia per maschi che per femmine.
Un dizionario deve essere un luogo sicuro, un posto in cui trovare tutte le parole giuste e quindi vedere in prima persona questa esclusione totale di parole che non riguardavano solo l'essere poco usate o scritte, ma soprattutto parole che si riferivano alle donne causate da uomini, perchè solo uomini hanno lavorato alla creazione di questo primo dizionario, fa veramente male.
La figura di Esme diventa quindi fondamentale, un simbolo perchè è grazie a lei se determinate parole possono avere una seconda occasione, ma è grazie a lei se in qualche modo c'è modo di riconquistare la propria voce e avere anche parole da esprimere in queste situazioni, non è facile esprimere tutto questo a parole, ma questo romanzo è fondamentale proprio per questo motivo.
Non bisogna mai sottovalutare la potenza delle parole, ma in primis la potenza di una donna che è determinata a dare voce a tutte le altre donne proprio tramite questo e cosa c'è di più bello?
Non perdetevi le altre tappe!
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