mercoledì 12 maggio 2021

Blogtour "La rinnegata" di Valeria Usala - Le chiacchiere di paese

 Bookspediani oggi vi aspetta una nuova tappa dedicata al romanzo di Valeria Usala ossia "La Rinnegata", non perdetevi il blogtour mi raccomando!


Titolo: La rinnegata
Autore:  Valeria Usala
Editore: Garzanti
Genere: Fiction
Data di uscita26 Aprile 2021


Senza un uomo accanto, una donna non è nulla. Teresa ha sempre sentito l’eco di questa frase, come il vento durante la tempesta, ma non ci ha mai creduto. Lei che è quiete e fuoco, rabbia e tenerezza, lotta contro il pregiudizio da quando è nata. Rimasta orfana, non ha avuto nessuno a proteggerla dalla propria intelligenza, oltre che dalla propria bellezza. Un intero paese la rinnega, impaurito di fronte alla sua indipendenza, alle sue parole e alle sue azioni. Perché in fondo sono solo queste a renderla diversa dalle altre donne. Neanche aver creato una famiglia con l’uomo che ama ha messo a tacere le malelingue e i pettegolezzi. Nessuno crede che la sua fortuna, derivante da un emporio e una taverna che ha costruito e gestisce con le sue forze, sia frutto di fatica e tenacia. Ma le voci sono sempre rimaste solo voci, anche quando a rispondere a tono è Maria, la bruja del villaggio, che vaga per le strade senza una meta precisa. Quando tutto cambia, Teresa deve difendere ciò che ha conquistato e dimostrare che può farcela da sola. Che non rinunciare a sé stessa significa essere libera. Vuole dare a quel vento, pieno di parole feroci, un afflato nuovo; ma il pregiudizio è forte e saldo, come una radice ancorata alla terra. Valeria Usala ha scelto di dare voce a una donna dimenticata, una donna che ha deciso di resistere contro tutto e tutti. Una giovane autrice rompe il silenzio che avvolge una storia che ha molto da raccontare. Una storia in cui la Sardegna è protagonista attraverso la sua natura, le sue leggende e le sue contraddizioni. Una storia di coraggio e rinuncia. Una storia di amore e potere. Una storia di rinascita e di speranza.


LE CHIACCHIERE DI PAESE

Teresa è la protagonista di questo romanzo, una donna che ha avuto sempre a che fare con i pregiudizi e le varie voci che la gente diffonde in paese: è infatti una donna sposata, che ha la fortuna di essere bella, qualcosa che non ha chiesto ma che le è stato dato fin dalla nascita, un marito che spesso è assente e quindi il lavoro grava tutto su di lei, è insomma una donna che riesce ad essere una brava moglie, una brava madre e anche qualcuno che porta avanti il lavoro, per cui è chiaro che le critiche le piovano addosso, perchè non si può concepire che una persona, ma soprattutto una donna, riesca in tutto. Teresa, avendo un marito spesso assente, riceve costantemente battute o frecciatine da altri uomini del paese, che si nascondono dietro l'ironia e gli scherzi, ma che invece pensano davvero quello che dicono e la donna non può andare avanti per la sua strada, convinta di essere in buona fede e di meritarsi tutte le soddisfazioni che arrivano, sia a livello lavorativo che a livello personale. Teresa è una donna che riesce ad essere indipendente, non ha bisogno di un uomo che la protegga o la mantenga, ha scelto di sposarsi e di formare una famiglia per amore, ma anche per amalgamarsi in mezzo a tutti gli altri, per non spiccare, eppure nessuno riesce comunque ad essere felice per lei o ad accettarla in toto e quando Teresa si ritrova a dover dimostrare ancora una volta il suo valore, questa volta in un contesto totalmente diverso, sarà davvero difficile riuscire ad emergere in mezzo al mare di pregiudizi e voci messe in giro da chi di fatto non la conosce favvero.


Viviamo in una società in cui purtroppo si è costantemente esposti al giudizio degli altri, non sono solo i personaggi famosi infatti a dover sottostare alle parole degli altri, ma anche noi comuni mortali veniamo spesso presi di mira e la maggior parte delle volte queste chiacchiere che vengono diffuse non sono altro che un modo per denigrare la persona, qualcuno che nella maggior parte dei casi nemmeno si conosce eppure ci si sente pronti a definirlo, a giudicare i suoi comportamenti, così come il modo di fare o di vestire e ovviamente si critica, a volte per invidia, a volte solo per il gusto di farlo, perchè in qualche modo spostando l'attenzione sugli altri, questa non viene incentrata su di noi. L'aspetto purtroppo è quello che conta più di tutti, così come l'invidia è qualcosa ch fa parte purtroppo del genere umano e fin troppo spesso non si guarda il proprio orto, non si pensa a cosa si può fare meglio per arrivare a determinati livelli, si pensa a mettere in discussione l'altro, a screditarlo per farlo sentire meno importante e questo purtroppo fa male, è un circolo vizioso che non ha mai fine però e il problema sta a monte, risolverlo quindi è quasi impossibile perchè ci sarà sempre qualcuno pronto a parlare e qualcun altro pronto a dare la sua interpretazione, creando un telefono senza fili che si espande a macchia d'olio e che è impossibile fermare, anzi purtroppo a volte queste parole hanno un peso che non tutti riescono a sostenere, eppure nessuno si rende davvero conto di ciò. Nella nosta società per esempio si parla spesso di solidarietà, in particolare tra donne, che devono essere unite per combattere tutto quello che devono affrontare sia sul piano personale che sul piano professionale, eppure spesso sono proprio queste la prima causa di voci e pregiudizi che vanno a minare la credibilità, ma anche la vera persona, di qualcuno, dimostrando quindi che nessuno può essere risparmiato da queste voci, nemmeno la persona che più si crede amica il più delle volte.


Io penso che tante volte sia naturale esprimere un'opinione, giudicare qualcosa senza davvero conoscere i fatti, e per quanto ci si provi, spesso è davvero più forte di noi, dobbiamo per forza dare il nostro giudizio, qualcosa che sappiamo resterà tra poche persone e che quindi non andrà a ferire nessuno. Eppure i giudizi sono qualcosa che non si può controllare, a volte partono da una sola persona e si diffondono a macchia d'olio, senza la possibilità di fermarli e se questi trovano consenso all'interno di una comunità, per gli altri che concordano è facile nascondersi, per chi invece è soggetto a queste opinioni non richieste invece inizia il vero problema. Spesso è più facile attaccare gli altri per nascondere le proprie insicurezze e debolezze, non si fa i conti però con la fragilità della persona che si attacca le cui conseguenze sono impossibili da prevedere. La cosa che deve emergere a mio avviso è che non si dovrebbe mai giudicare una persona o una situazione senza realmente conoscerla, anche se so che è molto difficile farlo, ma al di là di questo è importante sapere che a definirci come persone non sono le voci di corridoio o i pregiudizi degli altri, noi stessi sappiamo quanto valiamo e non devono essere voci dettate da falsità o invidia a buttarci giù, non è un'etichetta che gli altri ci  mettono con la forza a rispecchiare la nostra persona e proprio continuando a camminare a testa alta c'è una piccola speranza di uscire, in futuro, da questa società decisamente malata.


Non perdetevi le altre tappe!



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