lunedì 22 novembre 2021

Recensione "L'ultimo cacciatore" di Davide Morosinotto

 



Titolo: L'ultimo cacciatore
Autore: Davide Morosinotto 
Editore: Mondadori
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 9 Novembre 2021


Roqi non vede l'ora di scoprire il proprio talento. Così potrà partecipare a una Grande Caccia all'elegrande insieme agli altri ragazzi della sua tribù, e diventare adulto. Ma proprio il giorno in cui si rende conto di avere il Talento di Uccidere, un incendio divampa nella foresta, divorando ogni cosa sul suo cammino. Compreso l'accampamento in cui vive e tutti gli adulti della tribù. Così lui e altri cinque amici si ritrovano completamente soli. Per Roqi, Ama con il Talento delle Storie, Ocho con il Talento delle Corde, Cato della Pietra, Beri del Fuoco e la piccola Hona riuscire a sopravvivere non è facile, e ben presto capiscono di avere bisogno di altri uomini, di una tribù. Si mettono in cammino per cercarla, ma durante il viaggio molte cose cambiano tra di loro. Nell'affrontare la foresta, procurarsi il cibo, difendersi dai predatori, quei bambini che sono cresciuti insieme sono chiamati a compiere scelte difficili, a volte dolorose, spietate. Fino a quando hanno finalmente l'occasione di partecipare a una Grande Caccia. Ma Nioqo il Viaggiatore li mette in guardia: «Tutti i ragazzi aspettano il momento di diventare adulti. E quando quel momento arriva, si accorgono che è capitato troppo presto». Infatti... Un mondo fantastico e feroce che affonda le proprie radici nella Preistoria: un romanzo straordinario in dialogo con uno dei classici più amati di sempre, "Il signore delle mosche".

IL MIO VOTO


Roqi è un ragazzo che non vede l'ora di scoprire il suo talento e di diventare quindi adulto: infatti nella sua tribù Roqi è nato a breve distanza dai suoi amici e quindi da Ama, Ocho, Cato e Beri e questi quattro ragazzi hanno già scoperto il loro talento e quindi sono già pronti per diventare adulti, sono solo in attesa della loro Grande Caccia e quindi di dimostrare il loro valore. Roqi è quel ragazzo che non è un adulto ancora, ma non è neanche un bambino come Hona, la sorellina di Ama e lo fa stare male essere relegato sempre per ultimo a badare la piccola che ovviamente non tiene il passo degli altri. I ragazzi sono lontani dal loro accampamento, un po' in avanscoperta e un po' in attesa di trovare elegrandi, anche se non si vedono da tempo ed è proprio in questa circostanza che Roqi scopre il suo talento, quello di Uccidere e si sente finalmente un adulto, ora non deve fare altro che arrivare al campo e farsi riconoscere il tutto, per sentirsi finalmente accettato dagli altri. Eppure questo non accade: all'improvviso arriva un grande incendio che costringe i ragazzi a scappare lontano da dove si trovano e a scegliere se andare alla tribù ad aiutare i genitori e tutti gli altri o a mettersi in salvo. Convinti che gli adulti se la possano cavare, i sei ragazzi si dirigono verso l'acqua e si salvano, ma quando emergono dal fiume trovano un mondo completamente cambiato, un mondo dove la loro tribù non esiste più e dove loro devono prendersi cura l'uno dell'altra e non è sempre facile, in una natura che non conoscono e in mondo che non conoscono.
E' ovviamente Raqi in particolare ad essere in difficoltà perchè finalmente ha trovato il suo talento e si sente un adulto ma non c'è nessuno a riconoscerglielo e quindi il suo passaggio dal bambino ad adulto, in un mondo ostile, non potrà che essere complessa.


Davide Morosinotto è un autore che ho già avuto modo di conoscere e amare in tantissimi romanzi e secondo me è un autore che si mette sempre alla prova, soprattutto non risulta mai scontato, infatti è impossibile prevedere la direzione delle sue storie e chiaramente anche in questo caso è successo: quando ho iniziato a leggere questo romanzo pensavo che l'autore andasse in una determinata direzione, mentre invece la storia ha preso sempre più direzioni impreviste e il fatto che il romanzo riesca a stupire, secondo me è un bellissimo punto di forza. Lo stile di Morosinotto è molto diretto e semplice e sebbene questo sia un mondo completamente nuovo, dove ci sono animali come elegrandi o ciucciafoglie e dove non è facile vivere perchè ci sono sempre pericoli in agguato non solo di natura animale o naturale, come il fuoco che ha distrutto il loro mondo o l'acqua che può rivelarsi pericolosa, ma le stesse persone che dovrebbero fare squadra iniziano a pensare che la sfortuna gli segua e quindi non sempre sono pronti ad aiutarsi l'uno con l'altra. Tra loro c'è già chi pensa di essere adulto e di non avere altro da imparare, chi invece non si reputa più un bambino e vorrebbe dimostrare il proprio valore e purtroppo quando ci si accorge di essere adulti e di avere tante responsabilità, non si può che pensare che quel momento sia arrivato troppo in fretta. L'ultimo cacciatore è un romanzo che si prende tanto dal lettore ma trasmette grandi emozioni, qualcosa che non si riesce a dimenticare facilmente e soprattuto questa è una storia che non si può prevedere, che riflettere anche la realtà e che lascia tante cicatrici ma è volte è giusto così.
Davide Morosinotto ancora una volta dimostra il suo talento e oltre alla sua penna, troverete all'interno del romanzo qualche illustrazione che non fa che dare del valore aggiunto alla storia.

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