martedì 4 gennaio 2022

Recensione "La tua migliore amica Anne" di Jacqueline Van Maarsen

 




Titolo: La tua migliore amica Anne
Autore: Jacqueline Van Maarsen
Editore: San Paolo Edizioni
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 14 Dicembre 2021



La vita ad Amsterdam scorre serena per la piccola Jacqueline. Un giorno però qualcosa inizia a cambiare. Nella sua classe si vanno aggiungendo nuovi compagni: fuggono dal loro Paese, la Germania, dove non sono più al sicuro. Allo scoppio della guerra i tedeschi occupano l’Olanda, Jacqueline è costretta a portare una stella gialla sul cappotto e a cambiare scuola. È lì, al Liceo Ebraico, che nel 1941 incontra Anne Frank e nel giro di pochi giorni diventano grandi amiche. Le due ragazze sono inseparabili, fino a quando Anne, all’improvviso, scompare insieme alla sua famiglia. Anche se Jacqueline e Anne non si rincontreranno mai più, l’amicizia rimarrà, più forte di qualsiasi altra cosa. Solo dopo la fine della guerra, Jacqueline riceverà la lettera d’addio che Anne le aveva inviato e aveva concluso scrivendo: «Spero che, quando ci rivedremo, rimarremo per sempre “migliori- amiche». Firmato: «La tua “migliore- amica Anne.

IL MIO VOTO

Dimenticare Anna Frank e il suo diario penso sia qualcosa di impossibile, è ormai una ragazzina famosa in tutto il mondo eppure al suo fianco per qualche tempo c'è stata una ragazza che Anne ha potuto chiamare migliore amica ossia Jacqueline e ora, dopo tanto tempo, anche lei ha deciso di raccontare la sua storia. Jacqueline proviene da una famiglia francese, o meglio sua madre lo è ma col tempo la famiglia si è stabilita ad Amsterdam, dove i genitori avevano entrambi un buon lavoro e dove lei e Cricri, la sorella minore, potevano crescere tranquille. La loro infanzia è stata perfetta, non erano ricchi ma nemmeno poveri e quindi potevano concedersi dei piccoli lussi ogni tanto come per i compleanni delle bambine, ma con l'arrivo della guerra tutto è cambiato. Al principio c'erano le bombe a spaventare Jacqueline e la sua famiglia, che minacciavano di esplodere sopra la loro testa, poi purtroppo è venuto fuori che il padre della ragazza aveva iscritto le figlie come ebree e da quel momento la loro vita è cambiata totalmente, infatti Jacqueline ha dovuto cambiare scuola e soprattutto ha capito sulla sua pelle cosa significa essere una ebrea e quindi cosa significa venire vista in modo diverso anche se di fatto non è cambiata, così come vedere fin troppe ingiustizie accadere. E' proprio per via del cambio di scuola che Jacqueline conosce Anne e molto presto diventano migliori amiche, Jacquiline è sempre a casa di Anne e sebbene la ragazza a volte esageri e spesso la voglia tutta per sè, la nostra Jacqueline non sa stare senza di lei, anche se dovrà imparare perchè improvvisamente Anne scompare e nel frattempo la vita di Jacqueline cambia ancora una volta grazie alla madre, che sembra essere una donna che pensa solo a se stessa ma che invece in qualche modo riesce a salvare tutta la famiglia dalla morte, cosa che invece come sappiamo non è successa alla famiglia Fran, solo il padre di Anne è sopravvissuto con un grande dolore dentro di sè.
Personalmente ammetto di non aver mai saputo di Jacqueline e del suo essere migliore amica di Anne, ma ancora una volta trovo che i libri svelino parti inedite della storia e l'autrice, che è la stessa protagonista, non ci vuole solo parlare di Anne ma anche della sua vita e di come lei ha affrontato la guerra, qualcosa che ovviamente l'ha cambiata per sempre non solo per quello che è successo ad Anne, la sua migliore amica, ma per quanto tutto sia cambiato.


Jacqueline Van Maarsen raccontando questa storia ha dimostrato molto coraggio, ci è voluto il suo tempo per farlo e chiaramente penso sia importante presentare questa lettura ai ragazzi che ovviamente hanno modo di conoscere Anna Frank per far loro capire anche il punto di vista della sua migliore amica, quella ragazza che l'ha conosciuta, a volte odiata ma soprattutto amata che è sempre stata un po' sopra le righe e strana, ma che ha costituito una parte importante non solo per Jacqueline, ma per la storia, e avere la percezione di questa ragazza la cui vita è finita troppo presto da qualcun altro è qualcosa di incredibile.
Ma Jacqueline Van Maarsen non si è voluta soffermare solo su Anne, ha voluto raccontare anche la sua storia e solo perchè si è salvata lei, insieme alla sua famiglia, grazie alla determinazione di sua madre, questo non significa che abbia vissuto in modo diverso la guerra. La sua vita è cambiata improvvisamente: prima era una ragazza come tante, poi è diventata un'ebrea e quindi qualcuno da temere e da allontanare perchè non perfetto, poi è ridiventata una ragazza come tante e nel mentre la paura è sempre stata tanta: paura per le bombe, per quello che succedeva agli ebrei, per la sua famiglia che comunque non mancava di litigare anche nei momenti più difficile, per la perdita di membri della famiglia che invece non hanno avuto la stessa loro fortuna, insomma è una storia per ragazzi certo ma racchiude dentro di sè tanto amore e dolore, è una storia purtroppo accaduta realmente e quindi fa ancora più male leggerla perchè per quanto alla fine in qualche modo si sia conclusa bene, almeno per Jacqueline, non spazza via tutta la paura, la morte e gli orrori che potevano accaderle proprio come alla sua migliore amica Anne. Jacqueline quindi racconta la sua storia e ci è voluto tanto coraggio per farlo, ma soprattutto ci tiene ad omaggiare ancora una volta Anna Frank e la sua vita che è stata interrotta troppo presto ma continua a vivere grazie al suo diario.

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