Titolo: I fiori di Monaco
Autore: Carolina Pobla
Editore: Garzanti
Genere: Historical Fiction
Data di uscita: 31 Marzo 2022
Germania, 1942. Appena fuori Monaco, i prati in primavera si riempiono di fiori di campo che ondeggiano dolcemente al soffio pigro del vento. Gli occhi di Ilse si riempiono di lacrime davanti a un paesaggio che sembra non essere cambiato da quando, ancora bam - bina, passava lì le estati. Eppure, è convinta di aver preso la decisione giusta abbandonando la città per rifugiarsi nella casa di famiglia, insieme ai sei figli. In un luogo dove l'ombra della guerra e delle divise brune sembra non essere arrivata. Pensa di essere al sicuro, fino a quando al villaggio si presenta un bambino sporco e denutrito. Ilse si accorge subito della stella sulla camicia. Sa che offrirgli un rifugio la metterebbe contro il regime. Eppure non esita un istante a prenderlo con sé e a proteggerlo come un figlio. Lei, che ha avuto una vita difficile, riconosce chi porta le sue stesse ferite. Il fragore degli spari e delle esplosioni si avvicina ogni giorno di più. A farne le spese sono soprattutto le figlie, i suoi piccoli boccioli: Margot, la figlia maggiore, rinuncia a suonare il pianoforte per occuparsi dei fratelli e dell'orfanotrofio; Betina deve ritirarsi in convento; Violetta fantastica di avventure esotiche, ma viene derisa dai fratelli. Tutte hanno dei sogni. E sono decise a non arrendersi, nonostante a pochi passi da loro infuri una battaglia che sembra senza fine. Perché anche nei luoghi più angusti i fiori possono sbocciare. Carolina Pobla torna in libreria con una nuova saga familiare in cui le protagoniste sono donne forti, pronte a tutto per proteggere ciò che hanno a cuore. La storia di una famiglia che deve rimanere unita contro ogni avversità, affrontando le tempeste a testa alta. Perché il vento può spezzare solo chi non si sa piegare come i fiori.
Il cast di personaggi che da vita a questa storia è veramente molto vasto, anche se sicuramente per me il punto di riferimento è stato Ilse, ma andiamo per gradi: Ilse è una donna tedesca che ha sposato un uomo molto importante, per lei era uno sconosciuto all'epoca ma pensava fosse un buon matrimonio, cosa che non si è rivelata vera perchè l'uomo non ha esitato ad esericitare i suoi diritti di marito appena possibile, mettendola subito incinta. Solo aspettare bambini ha permesso ad Ilse di avere delle piccole pause dalle incursioni del marito, ma più la donna rimaneva incinta più l'uomo si stancava di dover aspettare la finestra giusta per avere quello che secondo lui gli spettava e questo ovviamente ha fatto soffrire la donna, che spesse volte ha avuto aborti e spesse volte ha rischiato la vita lei stessa. Ad un certo punto le loro vite si sono praticamente separate, l'uomo è diventato giusto un padre occasionale per i suoi sei figli e dopo che ha avuto un brutto incidente è talmente cambiato che Ilse ha dovuto allontanare la famiglia da lui e, alla sua morte, non ha potuto fare altro che prendere i suoi figli e allontanarsi dalla città per tornare nei luoghi in cui ha vissuto da bambina, sperando di essere al sicuro.
Gestire sei bambini non è certo facile: Ilse deve occuparsi di Margot che è la figlia maggiore e quella che più la mette in discussione, Betina e Violeta che ancora faticano a capire cosa sta succedendo così come ci sono anche i ragazzi di cui occuparsi e in particolare di Nils che è quello che ha più difficoltà perchè goffo e sbadato, tanto che la madre pensa possa avere qualche ritardo ma non osa dirlo a voce alta. Insomma la vita di questa famiglia non è facile perchè sono tedeschi ma sono fuggiti per vivere tranquilli e ovviamente ci troviamo durante la Seconda Guerra Mondiale e all'improvviso arriva alla loro porta un ragazzino ebreo che Ilse non può e non vuole abbandonare e decide di trattare come se fosse suo, rischiando tanto ma ricevendo in cambio tanto amore.
Nonostante quindi ci siano protagonisti maschili, come potrebbe non essere così, a spiccare sono le voci femminili di questa storia e onestamente dire chi ho preferito è difficile perchè seguiamo tutte da molto vicino e non possiamo che apprezzare la voglia di queste donne di lottare e di trovare il loro posto nel mondo, ma se devo essere sincera ho una piccola preferenza per Ilse perchè è una donna che ha lottato tanto per arrivare a dove è ora e nonostante tutto quello che ha passato è una madre amorevole che pensa sempre a fare il meglio per i suoi figli e onestamente gestirne sei così diversi e di età differenti non deve essere facile, soprattutto durante la guerra e soprattutto dimostra anche la sua compassione nel non esitare ad aiutare un ragazzino ebreo che non ha nessuno.
Avevo già avuto modo di leggere Carolina Pobla con il suo romanzo d'esordio che devo dire mi aveva convinto anche se non in toto, quando però ho visto in uscita questo romanzo non ho esitato ad accettarne la lettura perchè ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale e devo ammettere che non è stata solo l'ambientazione questa volta ad essere ben sviluppata, ma anche il cast di personaggi presenti e ovviamente la stessa penna dell'autrice che ho trovato molto più incalzante e fluida, insomma si vedeva la sicurezza della Pobla e questo viene trasmesso anche al lettore: le più di quattrocento pagine di cui è composta la storia infatti non pesano e anzi, la lettura risulta scorrevole e sempre più intrigante.
La storia non si sviluppa nell'arco di poco tempo ma di anni e questo permette al lettore di vedere anche crescere le sue protagoniste, permette di conoscere in tutto e per tutto Ilse che rimane il personaggio che più ho apprezzato per il suo passato e per la sua voglia di essere sempre una buona madre, anche se a volte le sue azioni non sono chiare ai bambini e quindi rischia di creare malcontento. Ma anche Margot, Violeta e Betina trovano il loro spazio per emergere e spiccare in questa storia, ragazze che devono ovviamente lottare per realizzare i loro sogni. Personalmente ho amato tantissimo anche Nils e la sua sbadatezza, quello che appare forse il più debole ma la cui vita cambierà grazie ad un semplice oggetto. E lo stesso Victor, che altri non è che il bambino ebreo che Ilse prende in casa, diventa un personaggio molto importante. Insomma l'autrice è riuscita a creare un cast di personaggi ben caratterizzato e ognuno con la sua storia e i suoi sogni da seguire, ha creato un'ambientazione che non risparmia nessuno e che non è facile ma che ha reso davvero benissimo e ha trattato tematiche non facili dalla guerra alla scelta di una madre di proteggere sempre i propri figli, anche dallo stesso padre e soprattutto ci insegna il valore della famiglia perchè nonostante tutto questa è una famiglia che sa come restare unita.
"I fiori di Monaco" di Carolina Pobla si è rivelata una lettura che ho amato tantissimo, si vede che l'autrice è cresciuta e ha più sicurezza in sè e ovviamente con il periodo che stiamo vivendo forse è proprio la storia perfetta per questi tempi.
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