mercoledì 20 aprile 2022

Recensione "L'estate dei ribelli" di Enrico Racca

  


Titolo: L''estate dei ribelli
Autore Enrico Racca
Editore: Feltrinelli
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita:  21 Aprile 2022



Giugno, 1944. La guerra sembra lontana, vista dal paese di Montecalvo. O Montecalmo, come tutti lo chiamano, perché è un posto in cui non succede mai nulla, almeno secondo gli adulti, sempre troppo impegnati o troppo distratti. Non è così per i ragazzi delle bande in cui è diviso il paese: la Stazione, guidata dallo “storpio” Antonio, la Piazza, con a capo l’energica Alessandra, i Barotti del saggio Michele e il Mulino, con il suo leader “figlio di papà” Adrien. In questo inizio d’estate, dopo una tregua durata mesi, le bande sono di nuovo in guerra fra loro, e questa volta sembra non esserci un vincitore. Così i quattro capi decidono di sfidarsi in una prova di coraggio che avrà un finale inaspettato e drammatico. Sarà l’inizio di un’avventura unica: un Comandante partigiano sceglierà proprio loro per compiere una missione quasi impossibile e cambierà le loro vite.

IL MIO VOTO

Questa storia prende vita a Montecalvo nel 1944, un paese in cui sembra non succedere mai niente e infatti viene soprannominata Montecalmo, così come la guerra sembra ancora lontana, è quasi come essere in una bolla, protetti e lontano da tutti.
Ma se la vera guerra è distante, in questo paesino esistono ben quattro bande di ragazzi che continuano ad essere in lotta tra loro per poter essere i migliori: da una parte abbiamo la Stazione, guidata da Antonio, da un'altra la Piazza capeggiata da Alessandra, poi ancora c'è il Mulino con Adrien a fare da capo ed infine i Barotti guidati da Michele. Insomma ognuno ha il proprio angolino e la tregua sembra durare da tanto, tanto è che alla prima occasione i quattro capi non esitano ad entrare in guerra e se al principio i continui dispetti sono piccole cose, ben presto i quattro capi devono affrontare una vera e propria prova di coraggio che dimostrerà finalmente il valore di uno di loro, il vero vincitore che comanderà tutti e questo consiste nel suonare una campana di un edificio instabile e pere nulla sicuro. Chiaramente ognuno dei quattro ha una propria strategia ma solo uno sarà il vincitore, un gioco che però finisce male perchè i ragazzi dimostrano il loro valore e attirano l'attenzione di persone che vogliono sfruttarli, in particolare di un comandate partigiano che li ingaggia mentendoli e li spinge ad affrontare una nuova guerra, questa volta quella vera.
Ovviamente l'autore ci parla delle bande e in particolare ci presenta i quattro capi e onestamente da donna non posso che tifare per Alessandra, anche se alla fine sarà inutile tifare per qualcuno perchè per affrontare la missione che li attende i ragazzi non dovranno essere rivali, ma veri e propri compagni.


Sono stata subito attirata da questo romanzo perchè la trama devo dire che mi stuzzicava tantissimo: la prima parte della storia è interamente focalizzata sulla lotta tra queste quattro bande che giocano alla guerra, anche se non sanno davvero cosa questa significhi, e quindi si fanno dispetti a vicenda anche se spesso si va a colpire sul personale e questo dimostra la loro determinazione così come il loro coraggio visto che accettano di entrare in un edificio pericolante e pericoloso solo per vincere. Abbiamo quindi un tono certamente bellico ma anche scherzoso perchè i ragazzi si rivelano davvero degli strateghi, ma comunque sono scherzi volti a spaventare e a ferire certo, ma senza mai essere davvero in pericolo, tolta appunto la prova di coraggio finale. La seconda parte invece è molto più profonda e seria perchè i ragazzi si ritrovano davvero in guerra come una conseguenza per la prova affrontata, vengono infatti ingaggiati dai partigiani per compiere una missione impossibile e quello che fa paura è appunto il fatto che dei ragazzini pronti a farsi la guerra ci si ritrovino dentro senza sapere davvero quanto possa essere pericolosa e per quanto faccia paura, almeno gli insegna qualcosa di importante ossia essere amici, compagni su cui contare e non nemici da combattere ogni giorno.
Enrico Racca con questa storia molto breve, che si legge in un pomeriggio, riesce ad intrattenere il lettore e anche a farlo divertire, per poi farlo riflettere nella seconda parte regalandogli una storia di vita per nulla scontata o banale ma piena di spunti di riflessione.

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