martedì 30 aprile 2024

Recensione "The City of Stardust" di Georgia Summers




Titolo: The City of Stardust
AutoreGeorgia Summers
Editore: HarperCollins Italia
Genere: Fantasy
Data di uscita: 30 Aprile 2024

 

Una maledizione può essere molte cose. Per gli Everly tutto è iniziato con la polvere di stelle.


C’è un prezzo da pagare per sopravvivere, Violet Everly. È solo questione di decidere quale. Per secoli, gli Everly hanno visto i migliori e più brillanti membri della loro famiglia scomparire, presi come il prezzo da pagare per un crimine che nessuno ricorda, per uno scopo che nessuno comprende. La loro aguzzina è una donna di nome Penelope, che non invecchia, non si ammala e non dimentica mai un torto. Sono passati dieci anni da quando la madre di Violet Everly è partita con l’intento di spezzare la maledizione, e non è più tornata. Adesso Violet deve trovarla o verrà presa al suo posto. La sua ricerca la conduce in un mondo cupo e seducente, fatto di studiosi affamati di potere, divinità crudeli e mostri assetati di vendetta. Ma anche a incontrare Aleksander, il silenzioso assistente di Penelope, di cui Violet sa di non potersi fidare ma da cui è irresistibilmente attratta.


IL MIO VOTO



Violet Everly è solo una ragazzina quando la madre scompare, affidandola alle cure dei due zii anche se alla fine è solo uno ad occuparsi di lei, visto che Gabriel è spesso in giro per lavoro. Crescere con lo zio però significa non frequentare nessuna scuola così come non uscire e non avere amici, Violet sa ben poco del mondo esterno così come della madre e della sua stessa famiglia.
L’unico contatto che ha da ragazzina è con Aleksander, l’assistente di Penelope ossia una donna molto interessata alla madre di Violet che le fa visita proprio a casa sua, da quella visita però non vedrà più nessuno dei due per molto tempo fino a quando Aleksander non comparirà nel suo luogo di lavoro, una delle poche concessioni che ha dallo zio, raccontandole di mondi diversi, di qualcosa di molto simile alla magia e per una come Violet, desiderosa di conoscenza e di nuovi posti, stuzzicando la sua curiosità. E subito dopo l’incontro con il ragazzo, Violet avrà modo di conoscer tramite una festa voluta dagli zii tante altre persone e tutte interessate a sua madre e alla sua scomparsa e sarà proprio qui che capirà quanto poco sa degli Everly. Nella loro famiglia infatti c’è una maledizione e nessuno ricorda da dove provenga, si sa solo che se sua madre non tornerà, la maledizione ricadrà su di lei ma la ragazza non è certo una che si tira indietro e avrà modo di scoprire nuovi mondi, così come di stare in compagnia di Aleksander di cui non è così scontato fidarsi visto che è l’assistente di Penelope e che è disposto a tutto pur di accontentarla visto che la donna non ha paura di punirlo né di ricordargli che senza di lei non è nessuno.
Riuscirà Violet a spezzare la maledizione della sua famiglia?
Violet è una protagonista che devo dire mi è piaciuta: sebbene non abbia avuto una vita perfetta e abbastanza priva di tante cose, non si è mai lamentata di nulla e quando scopre di più sulla sua famiglia non si tira indietro, è ben determinata a farsi valere per se stessa.
Aleksander è invece un personaggio molto più enigmatico, a tratti si sta dalla sua parte mentre invece tante altre non si sa cosa pensare delle sue azioni e se è degno di fiducia.


The City of Stardust è l’esordio letterario di Georgia Summers ed è uno stand alone, cosa rara di questi tempi, così come un fantasy con un tocco mystery e un pizzico di romance.
La parte fantasy spicca su tutte le altre e devo dire che l’autrice è stata brava a creare un world building originale ed interessante, anche se non sempre tutto si comprendeva, così come la parte mystery riguardante la maledizione degli Everly così come la scomparsa della mamma di Violet ha davvero stuzzicato la mia curiosità, anche se forse mi aspettavo un po’ di più da questo sviluppo.Non manca certo la parte romance anche se non è predominante ma è solo marginale, tuttavia sa come appassionare comunque il lettore e questo perché Aleksander per quanto sia un personaggio imperfetto, è interessante perché non sempre prevedibile. Lui non è nessuno, non può contare su un cognome importante ma è solo un assistente che una persona molto influente ha scelto e quindi è naturale che la sua lealtà vada a lei, ma dall’altra parte resistere a Violet è difficile.
È un personaggio moralmente grigio che a tratti si ama e a tratti si odia, ma mi è piaciuto comunque nonostante tutto. Violet invece spicca com protagonista per la sua voglia di conoscenza, per la sua determinazione e la sua voglia di prendere in mano le redini della sua vita, per quanto possa essere pericoloso.
La penna dell’autrice l’ho trovata molto scorrevole, le prime cento pagine sebbene siano abbastanza introduttive scorrono che è una bellezza e sanno mettere le basi per una storia che devo dire non ho avuto difficoltà a leggere appunto per lo stile, ma da cui ammetto che mi aspettavo un po’ di più.
The City of Stardust non è una lettura perfetta ma è un fantasy con un tocco di mystery e un pizzico di romance che secondo me sa come intrattenere il lettore e merita una possibilità.

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