lunedì 12 giugno 2017

#Blogtour:" Le cose che credevamo di sapere" di Mahsuda Snaith - Parola all'autrice


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Buongiorno bookspediani!
Oggi parliamo di un romanzo che forse è passato inosservato eppure è assolutamente degno di attenzione.
Se ve lo siete perso, parlo di Le cose che credevamo di sapere di Mahsuda Snaith!



IL ROMANZO


Titolo: Le cose che credevamo di sapere
Autore: Mahsuda Snaith
Editore: Corbaccio
Genere: Fiction
Data di uscita: 1 giugno 2017


TRAMA:


Ravine Roy ha diciott’anni e festeggia il suo compleanno a letto, dove si trova ormai da dieci anni. E non ha in programma di alzarsi nel futuro immediato. D’altronde non ha alcun desiderio di affrontare il Grande Mondo di Fuori. «Non vorresti almeno provarci?» domanda sua madre. Ma Ravine non vuole. Non può. Soffre di una sindrome che le causa dei dolori cronici che le impediscono di muoversi. Da un giorno di dieci anni fa. Il giorno in cui tutto è cambiato. Il giorno in cui è scomparsa la sua amica del cuore. La mamma, originaria del Bangladesh, cerca in tutti modi di aiutarla a guarire e le regala un diario per raccontare la sua vita nella speranza che riesaminare gli eventi la aiuti a reagire. Chi era Marianne, com’è diventata amica di Ravine, che cosa è successo veramente, perché è scomparsa? Ripercorrere gli anni dell’infanzia ‒ quando, con Marianne e il fratello di lei Jonathan, Ravine trascorreva giornate serene, fatte di giochi, avventure e confidenze ‒ e confrontarli con il doloroso presente è difficile, ma Ravine, nutrita dai piatti profumati e speziati della madre e dalla sua incrollabile e allegra fiducia, troverà la forza di non mollare e riaffacciarsi alla vita. Costi quel che costi.





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Dove è nata l'idea per questo libro?
Ho scritto la prima bozza del libro quando avevo sedici anni, mentre stavo vivendo in una casa popolare.
I personaggi mi sono semplicementi apparsi e sapevo che gli era successo qualcosa di importante, che avrebbe cambiato la loro vita. Li ho messi nel contesto delle case popolari e il resto si è scritto da solo. Anni dopo ho ripreso in mano il romanzo e ho visto molto potenziale in quella prima bozza. Ho cambiato un pò di cose però il cuore del libro è rimasto lo stesso.


Avevi già tutto pianificato oppure è stata la storia a guidarti?
Avevo i personaggi e l'ambientazioni in mente, insieme a qualche altra idea di ciò che volevo succedesse ma nella prima bozza mi sono fatta guidare dalla storia. Quando ho ripreso in mano il libro, a 30 anni, avevo già in mente più dettagli e gli ho dato una struttura anche se dargliela è stata la vera sfida! Ma penso che il romanzo abbia beneficiato sia dall'organizzazione della storia sia dall'improvvisazione.


Possiamo trovare qualcosa di te in Ravine Roy?
Penso si possa trovare una parte dello scrittore in tutti i personaggio ma allo stesso tempo la gioia di scrivere arriva creando qualcosa di nuovo.
Ravine ha qualcosa del mio umorismo ma è in gran parte un personaggio creato.



Hai sempre voluto essere una scrittrice? 
Questo ha influenzato i tuoi studi?
E' da quando ho 8 anni che voglio diventare una scrittrice, da quando ho capito che si poteva scrivere per vivere.
Ho studiato Letteratura Inglese all'università. Ho pensato che la facoltà fosse perfetta per la mia scrittura ma l'analisi continua di altri lavori mi ha fatto dubitare del mio e questo mi ha allontanato dalla scrittura.
Però non sono rimasta troppo lontana e una volta che inizi a scriver è difficile fermarsi.


Come descriveresti il libro in tre parole?
Divertente, emotivo e stimolante.


Stai lavorando a qualcosa di nuovo?
Attualmente sto scrivendo il mio prossimo libro. Parla di una ragazza senzatetto che intraprende un'avventura stile Il Mago di Oz. Incontra dei personaggi molto interesanti lunga la strada mentre è alla ricerca del suo destino.


Come è stato sapere che il tuo libro sarebbe stato pubblicato?
E' stata una bellissima esperienza! Era il mio sogno fin da piccola per cui scoprire che stava accadendo davvero è stato sia fantastico che surreale. Ancora non mi sembra vero. Scrivi sperando che un giorno altri lettori si godranno il tuo lavoro allo stesso modo in cui tu hai fatto con il lavoro degli altri. Avere il mio romanzo nel mondo è sia spaventoso che emozionante.


Qual è la parte più bella di essere un'autrice?
La parte più bella è quando sei talmente concentrata nella scrittura che il mondo intorno a te scompare. 
Tutto scorre e tutte le tue idee vanno al posto giusto.
E' un momento magico.


Che consiglio daresti agli aspiranti scrittori?
32054087Continuate a scrivere, continuate a provare e a mandare i vostri lavori. E' il miglior consiglio che posso dare perchè è esattamente quello che ho fatto io.
C'erano momenti in cui volevo arrendermi e altri in cui pensavo che non sarei mai arrivata da nessuna parte ma qualcosa  mi ha fatto continuare e sono felice di dire che tuttp ha funzionato alla fine.


C'è un messaggio nel tuo libro?
Il romanzo parla di come affrontare il dolore sia fisico sia mentale. Ravine è bloccata nel mondo che ha creato per se stessa e l'unico modo di uscirne è affrontare il passato e il dolore che sta provando.






  Cosa ne pensate?
Mi raccomando continuate a seguirci, domani vi aspetta Chiara con la Recensione!

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Sara

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