Buon pomeriggio bookspediani!
Oggi si conclude il blogtour dedicato a "La verità", nuovo thriller di Melanie Raabe e per promuoverlo l'autrice è venuta in Italia e grazie a Valentina siamo riusciti ad intervistarla!
IL ROMANZO
Titolo: La verità
Autore: Melanie Raabe
Editore: Corbaccio
Genere: Thriller
Data di uscita: 22 giugno 2017
TRAMA:
Da ormai sette anni, Sarah vive sola con il suo bambino: dopo essere partito per un viaggio d’affari in Sud America, suo marito Philipp è scomparso, precipitando Sarah in un incubo. Fino a quando, improvvisamente, viene annunciato il ritorno di Philipp, lasciato libero dopo essere stato per sette anni nelle mani di una banda di rapitori. La notizia diventa un caso mediatico. Sarah è incredula e frastornata, e si prepara ad accogliere il marito. Ma quando il portello dell’aereo che dovrebbe restituire Philipp alla sua famiglia si apre, accade l’impensabile: a scendere la scaletta non è Philipp. È un uomo che Sarah non ha mai visto prima. Che cos’è successo? Chi è questo estraneo che si spaccia per Philipp? E, soprattutto, che intenzioni ha? Se dello sconosciuto Sarah non sa nulla, lui invece sembra sapere tutto di lei, e la minaccia. Se si azzarderà ad aprire bocca denunciandolo alla polizia, perderà ogni cosa: suo marito, suo figlio, la sua stessa vita.
L'INTERVISTA
Da dove nasce la tua ispirazione per scrivere romanzi?
Bella domanda, l'ispirazione nasce sempre da qualcosa di diverso. Da un'incontro, un'emozione o da un'opera d'arte e quindi non solo un'opera di letteratura.
Per me nasce sempre dall'incontro con altre persone.
Quanto c'è di te nei tuoi personaggi?
Scelgo sempre una voce narrante e mi ci immedesimo perchè devo essere dentro al libro per poter trasmettere le emozioni che voglio arrivino al lettore.
Da bambina ho frequentato teatro e questo mi aiuta ad entrare nel personaggio.
Allo stesso tempo so che sto creando qualcosa, che sono l'autrice e a volte è difficile riuscire a staccarmi dai personaggi.
Quando per esempio faccio morire un determinato personaggio, anche se so che la storia lo richiede, ne soffro tantissimo.
Ti ispiri a fatti di cronaca realmente accaduti?
Si, soprattutto per La verità si può credere che io l'abbia fatto e invece no, o meglio non completamente.
Ho trovato l'idea di base che era davvero affascinante e poi ho fatto delle ricerche ma si può dire che ho lavorato principalmente di fantasia.
Traggo ispirazione dalla realtà ma poi ci lavoro sopra perchè voglio che i miei libri siano il più emozionanti possibili quindi direi che la storia è un mix di realtà e fantasia con una bella dose di emozione.
Quando scrivi hai già tutto in mente oppure segui la storia?
So che gli scrittori si dividono in due categorie: chi programma tutto e chi invece non programma.
Io mi trovo nel mezzo.
Ho l'idea di base, conosco molto bene i personaggi e il luogo dove verrà ambientata la storia e soprattutto il finale.
Il finale è una delle cose più importanti e devo assolutamente saperlo prima per poter fare un buon lavoro, ma tutto quello che sta in mezzo è completamente libero.
Che messaggio volevi trasmettere con questo libro?
Non avevo in mente un vero e proprio messaggio ma se ci vogliamo trovare una morale questa può essere che anche i personaggi imperfetti, che hanno debolezze e commettono errori possono raggiungere la felicità.
Che consiglio daresti agli aspiranti scrittori?
Bisogna leggere e scrivere sempre.
E' importante dare al testo il tempo che serve e non bisogna pensare che la prima cosa che si scrive sia già il meglio, si può sempre imparare e fare di più.
Non bisogna mai abbandonare il proprio lavoro e mai perdere le speranze.
Io stessa ho scritto cinque libri prima di essere pubblicata.
Qual è la parte più difficile nello scrivere thriller?
La difficoltà sta nel tenere insieme tutti i fili perchè ci sono regole ben precise da rispettare e bisogna anche tenere conto degli altri thriller.
L'importante è fare qualcosa di diverso e rendere il libro unico.
Non è necessario farcire le storie di violenza, infatti ne La Verità non c'è un crimine da risolvere eppure la tensione è sempre molto alta e la sfida è riuscire a tenerla a questi livelli per tutto il libro.
Come descriveresti La Verità con cinque parole?
Thriller, Storia D'amore, Emozionante, Sorprendente, Diverso.
Stai già lavorando a qualcosa di nuovo?
Non posso dire molto ma sto finendo il mio ultimo libro ed è un thriller ambientato a Vienna e sarà molto emozionante.
Come ti sei sentita quando ti hanno detto che il tuo libro sarebbe stato pubblicato?
Super contenta, c'è stato veramente un senso di felicità!
Ho riso e pianto contemporaneamente, ho chiamato tutti: la mia famiglia, il mio ragazzo!
Poi ho avuto una crisi di iperattività che mi ha fatto tinteggiare la stanza di rosa.
E alla sera abbiamo tutti festeggiato con dello champagne ed ero tranquilla perchè finalmente quello che volevo si era realizzato.
L'INTERVISTA
Da dove nasce la tua ispirazione per scrivere romanzi?Bella domanda, l'ispirazione nasce sempre da qualcosa di diverso. Da un'incontro, un'emozione o da un'opera d'arte e quindi non solo un'opera di letteratura.
Per me nasce sempre dall'incontro con altre persone.
Quanto c'è di te nei tuoi personaggi?
Scelgo sempre una voce narrante e mi ci immedesimo perchè devo essere dentro al libro per poter trasmettere le emozioni che voglio arrivino al lettore.
Da bambina ho frequentato teatro e questo mi aiuta ad entrare nel personaggio.
Allo stesso tempo so che sto creando qualcosa, che sono l'autrice e a volte è difficile riuscire a staccarmi dai personaggi.
Quando per esempio faccio morire un determinato personaggio, anche se so che la storia lo richiede, ne soffro tantissimo.
Ti ispiri a fatti di cronaca realmente accaduti?Si, soprattutto per La verità si può credere che io l'abbia fatto e invece no, o meglio non completamente.
Ho trovato l'idea di base che era davvero affascinante e poi ho fatto delle ricerche ma si può dire che ho lavorato principalmente di fantasia.
Traggo ispirazione dalla realtà ma poi ci lavoro sopra perchè voglio che i miei libri siano il più emozionanti possibili quindi direi che la storia è un mix di realtà e fantasia con una bella dose di emozione.
Quando scrivi hai già tutto in mente oppure segui la storia?
So che gli scrittori si dividono in due categorie: chi programma tutto e chi invece non programma.
Io mi trovo nel mezzo.
Ho l'idea di base, conosco molto bene i personaggi e il luogo dove verrà ambientata la storia e soprattutto il finale.
Il finale è una delle cose più importanti e devo assolutamente saperlo prima per poter fare un buon lavoro, ma tutto quello che sta in mezzo è completamente libero.
Che messaggio volevi trasmettere con questo libro?
Non avevo in mente un vero e proprio messaggio ma se ci vogliamo trovare una morale questa può essere che anche i personaggi imperfetti, che hanno debolezze e commettono errori possono raggiungere la felicità.
Che consiglio daresti agli aspiranti scrittori?Bisogna leggere e scrivere sempre.
E' importante dare al testo il tempo che serve e non bisogna pensare che la prima cosa che si scrive sia già il meglio, si può sempre imparare e fare di più.
Non bisogna mai abbandonare il proprio lavoro e mai perdere le speranze.
Io stessa ho scritto cinque libri prima di essere pubblicata.
Qual è la parte più difficile nello scrivere thriller?
La difficoltà sta nel tenere insieme tutti i fili perchè ci sono regole ben precise da rispettare e bisogna anche tenere conto degli altri thriller.
L'importante è fare qualcosa di diverso e rendere il libro unico.
Non è necessario farcire le storie di violenza, infatti ne La Verità non c'è un crimine da risolvere eppure la tensione è sempre molto alta e la sfida è riuscire a tenerla a questi livelli per tutto il libro.
Come descriveresti La Verità con cinque parole?
Thriller, Storia D'amore, Emozionante, Sorprendente, Diverso.
Non posso dire molto ma sto finendo il mio ultimo libro ed è un thriller ambientato a Vienna e sarà molto emozionante.
Come ti sei sentita quando ti hanno detto che il tuo libro sarebbe stato pubblicato?
Super contenta, c'è stato veramente un senso di felicità!
Ho riso e pianto contemporaneamente, ho chiamato tutti: la mia famiglia, il mio ragazzo!
Poi ho avuto una crisi di iperattività che mi ha fatto tinteggiare la stanza di rosa.
E alla sera abbiamo tutti festeggiato con dello champagne ed ero tranquilla perchè finalmente quello che volevo si era realizzato.
Cosa ne dite?
L'autrice è veramente una persona super disponibile!
E se vi attrae il romanzo non vi resta che recuperare le altre tappe!
Sara
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