Recensione "Non tornare indietro" di Sophie Hannah

Cari booskpediani, oggi sotto i riflettori c'è Sophie Hannah!

Titolo: Non tornare indietro

Autore: Sophie Hannah

Editore: Garzanti

Genere: Narrativa

Data di uscita: 18 maggio 2017 

A volte i segreti sono pericolosi
A volte è meglio non svelarli

A Spilling è una mattina come tutte le altre. Nicki sta portando i figli a scuola. Ma passando per Elmhirst Road si accorge che qualcosa non va. La polizia è è arrivata in forze davanti a una villetta che conosce bene. Per paura di essere vista, fa una brusca inversione a U e scappa. La notte prima, in quella villetta, si è consumato l’omicidio del famoso opinionista Damon Blundy. Ma non ci sono segni di effrazione e la moglie Hannah non ha visto né sentito niente. Sono stati rivenuti solo un coltello e una strana scritta sul muro dello studio: «Non è meno morto». Chi può essere stato? Le telecamere di sorveglianza non hanno registrato nulla di strano, a parte una fuga sospetta: una macchina è stata vista allontanarsi bruscamente proprio la mattina del ritrovamento del cadavere. Non ci sono dubbi, è la macchina di Nicki. E ora Nicki è nei guai. 
Quando pochi giorni dopo viene convocata per un interrogatorio, non sa cosa rispondere alle domande insistenti del detective Simon Waterhouse. Non ha idea del perché il killer abbia usato il coltello proprio in quel modo, senza lasciare la minima traccia di sangue. Non ha idea del perché abbia scritto proprio quella frase, che le suona stranamente familiare. Non può mentire alla polizia, ma non può nemmeno spiegare perché quella mattina è scappata dal luogo del delitto. Altrimenti rischierebbe di rivelare un segreto in grado di rovinare la sua vita per sempre. Si sente incastrata in un gioco più grande di lei: il minimo cedimento e la verità verrebbe a galla, distruggendo anche la più piccola certezza rimasta. Perché spesso il confine tra realtà e menzogna è labile e può portare a conseguenze inaspettate.  

IL MIO VOTO

Nicholas Clemens, detta Nicki, è una donna che ha perso la sua migliore amica e unica confidente Melissa dopo che la ragazza ha iniziato a frequentare suo fratello diventato poi suo marito e da quel momento ha sempre preferito lui a lei.

Questo pesa tantissimo a Nicki e la situazione già difficile della sua famiglia le causano una grandissima fonte di preoccupazione che può attenuare solo ricorrendo a quello che sa fare meglio: alla scarica adrenalica che le da mentire e avere dei segreti.

Nicki infatti non ha un matrimonio perfetto, spesse volte ha cercato online una relazione extracognugale rimasta la maggior parte delle volte confinata nell'etere per cercare quel brivido di trasgressione.

Una mattina come le altre la donna sta andando a prendere i figli a scuola e per farlo si dirige verso Elmhirst Road. Fino a qui nulla di strano, salvo che Nicki si accorge di un posto di blocco organizzato dalla polizia e non volendo incappare in una situazione imbarazzante la donna decide di fare inversione e cambiare strada.

Poco lontano da Elmhirst Road la polizia sta esaminando il cadavere di Damon Bundy, famoso opinionista ucciso a casa sua, ritrovato legato ad una sedia con del nastro adesivo.

La scena del crimine è immacolata, non ci sono tracce di sangue e non ci sono segni di effrazione.

La cosa però che colpisce gli investigatori è una frase scritta sul muro "Non è meno morto".

Cosa mai significano queste parole?

E perchè la macchina di una donna compare inquadrata dalle telecamere ben quattro volte vicino alla casa di Bundy per poi allontanarsi?

Che sia l'assassino incapace di stare lontano dalla sua scena del crimine?

Per Nicki le cose si mettono male quando viene portata in centrale per essere interrogata sulla faccenda, tuttavia la donna non può rivelare il suo segreto e allora decide di creare un'intricata rete di bugie per tenere lontana la verità su quello che nasconde davvero.

Mano a mano che la storia prosegue Nicki si rende conto di esser finita in una trappola preparata appositamente per lei, in modo da farla sembrare colpevole e la persona dietro tutto questo può essere solo qualcuno che la conosce bene.

Per potersi salvare dal banco degli accusati e proteggere i suoi segreti, Nicki deve prendere in mano la faccenda e cercare lei stessa l'assassino che purtroppo è molto più vicino di quanto lei pensi.

Eppure ci sono degli interrogativi che continuano a tormentarci: come mai Nicki è così restia a parlare di quello che nasconde? Cosa può aver combinato?

E soprattutto, cosa è successo davvero a Damon Bundy?

Con Non tornare indietro Sophie Hannah ci regala un altro thriller che purtroppo non riesce a catturare e convincere fino in fondo il lettore.
Tanti sono i protagonisti, tante sono le storie che si intrecciano e sebbene l'autrice sia un'abile tessitrice di intrighi in questo caso devo dire che ha buttato troppa carne al fuoco, gonfiando in maniera esponenziale tutta la vicenda per poi arrivare ad un finale che non soddisfa il lettore.
Inizialmente il libro parte in quarta e si è sempre più curiosi di sapere come si evolverà la storia, che purtroppo durante il suo sviluppo si perde e a tratti diventa veramente molto lenta.
Senza dubbio il personaggio più curato e più di spicco è Nicki, sulla quale la Hannah ha fatto davvero un ottimo lavoro rendendola un personaggio credibile e realistico a causa della sua natura essenzialmente imperfetta.


Ho sempre conosciuto di fama Sophie Hannah tuttavia questo è il primo libro che leggo di questa autrice e purtroppo non mi ha convinto del tutto anche se è riuscita ad incuriosirmi e il suo stile è una delle cose che riesce a far andare avanti durante la lettura del libro.
L'errore a mio avviso sta nel definirlo thriller quando di questo genere non sono presenti troppi elementi.
Durante la lettura ero più curiosa di scoprire i segreti di Nicki piuttosto che l'assassino di Damon Bundy ed ero pronta ad un plot twist finale che invece mi ha lasciato con l'amaro in bocca.
Questo non toglie che sia una bravissima scrittrice che merita, almeno da parte mia, una seconda possibilità.