Ingrid è una ragazza che ha sempre vissuto con la madre e l'ha sempre seguita attraverso il suo sogno di diventare una famosa cantante lirica.
Dopo tante attese, finalmente si presenta l'occasione per Margot-Sophia Lalonde di lasciare il suo segno nella storia: grandi palcoscenici l'aspettano e il pubblico è in grande trepidazione per sentire la sua voce.
Purtroppo però, a causa di un improvviso malore, Margot-Sophia perde la sua voce proprio sul palco e non bastano le operazioni e le cure a farla tornare quella di prima, ormai la sua carriera è perduta e così anche la musica.
La donna si spoglia del suo nome d'arte e torna ad essere la Signora Burke, vieta qualsiasi discorso sulla musica e costringe Ingrid a cambiare scuola e la lascia abbandonata a se stessa, tanto non riesce a reggersi in piedi per quello che ha subito.
Ma Ingrid è la degna figlia di sua madre, la musica le scorre nel sangue e per quanto possa starci lontano, viene inevitabilmente attirata nel suo incantesimo.
Ingrid infatti si iscrive per caso alla recita della sua scuola e affronta la madre, che non perde occasione di sminuirla liquidando questo suo risultato come se non fosse nulla di straordinario e ripetendole spesse volte che non sarà mai alla sua altezza nel canto.
Eppure Ingrid viene notata e ha l'occasione di essere ammessa in una delle scuole più prestigiose di Londra.
Margot-Sophia tuttavia è intenzionata a non lasciarla andare e visto che è ancora minorenne spetta a lei decidere per il suo futuro.
Dietro la durezza della donna si nasconde solo preoccupazione per la figlia, che non sia in grado di affrontare quello che ha dovuto passare lei all'inizio della sua carriera e non sappia come gestire le delusioni.
Per questo, dopo tanto tergiversare, fa un patto con lei: dovrà trascorrere due settimane a Peak Wilderness, un campo estivo divero dai soliti.
La nostra protagonista è disposta a tutto pur di andare alla scuola di musica e accetta l'accordo della madre, non sapendo che Peak Wilderness ha qualcosa di diverso.
Il campo infatti consiste in due settimane di sopravvivenza con soli gli oggetti e gli indumenti più indispensabili.
E' un posto dove vanno solitamente i ragazzi problematici che hanno qualcosa da risolvere per poter tornare nel mondo, un qualcosa di ben lontano dalla vacanza che Ingrid si aspettava.
E' difficile per lei inizialmente accettare il luogo e capire che è proprio quello che le serve per crescere, per imparare a sopravvivere da sola come lo sarà a Londra.
Quei ventuno giorni da trascorrere sembrano infiniti, ma più i giorni passano e più Ingrid imparerà che forse sua madre ci aveva visto giusto e che Peak Wilderness è esattamente quello che le serviva, nel momento giusto.
Bastava la trama a convincermi a leggere "Nei miei occhi il tuo cielo" ma non ero del tutto preparata a quello che mi sarei trovata davanti.
E' Ingrid a raccontarci la sua storia e parte dal presente, a Peak Wilderness e ci parla di quello che sta affrontando e dei mille motivi per cui si sente tradita dalla madre per averla iscritta a questa esperienza.
Il presente e il passato si mescolano con fluidità e la nostra protagonista ci mette a conoscenza del rapporto con la madre fin dalle medie, da dove la loro storia di ribalta è iniziata e poco dopo conclusa.
Ci spiega il rapporto quasi inesistente con la madre dopo la caduta della sua carriera e di come Ingrid si sia dovuta occupare di se stessa da sola e di come abbia affrontare il cambiamento nella nuova scuola, invisibile agli occhi di tutti.
A poco a poco Margot-Sophia ha iniziato a migliorare, eppure non ha mai più voluto parlare di musica, privando anche d Ingrid una parte importante della sua vita e della sua stessa natura.
Danielle Younge-Ullman ha dato vita ad un romanzo bellissimo e di crescita, dove al centro di tutto c'è una ragazza che deve imparare come cavarsela da sola in mezzo alla natura e con solo il minimo indispensabile a disposizione.
E allo stesso tempo deve capire come fare ad inseguire il suo sogno, quello di vivere di musica, nonostante la madre sia così contraria perchè teme che sia un mondo non adatto a lei.
Ma è anche un romanzo che si concentra sul rapporto madre e figlia e sulla difficoltà di questo, quando spesso i ruoli si invertono e tocca proprio ai figli prendersi cura del genitore.
Nei miei occhi il tuo cielo contiene una vastità grandissima di tematiche come ad esempio il bullismo, la d che nono stonano minimamente ma arricchiscono solo la storia e fanno riflettere su quanto tutto questo si possa applicare nella vita reale.
Danielle Younge-Ullman ci fa immergere in questa storia che parte un po' impacciata ma che una volta preso il via trascina sempre di più senza lasciare scampo.
La sua penna è scorrevole e arriva dritto al lettore, regalandogli una lettura indimenticabile che ha tanto da offrire.
Cosa ne pensate? Vi ispira?
Mi raccomando, non perdetevi neanche una tappa!
Partecipo! Email: robertasiciliano91@gmail.com
RispondiEliminaAssolutamente in wl!
RispondiEliminaAssolutamente da leggere!
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