martedì 16 gennaio 2018

Recensione "Un uomo al timone" di Nina Stibbe

Oggi cari bookspediani vi parlo del nuovo libro di Nina Stibbe

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Titolo: Un uomo al timone
Autore: Nina Stibbe
Editore: Bompiani
Genere: Fiction
Data di uscita: 10 Gennaio 2018






Una commedia inglese di puro divertimento, una voce infantile candida e disarmante, un disastro di famiglia raccontato con umorismo sottile.

Non è facile essere una madre divorziata nell'Inghilterra del 1970. Quando un'eccentrica drammaturga mancata, con una certa inclinazione per le sregolatezze, si trasferisce dalla città in un villaggio insieme ai tre figli, al cane e ad alcuni pony, la minuscola comunità locale accoglie il loro arrivo con un misto sconcertante di ostilità e sospetto che li sospinge ai margini di qualunque evento. Lizzie, la voce narrante, mette subito a fuoco il problema, complice la savia sorella maggiore: per essere credibili, i Vogel hanno bisogno di un capofamiglia, di un nuovo uomo al timone. Le due ragazzine stilano così una lista dei partiti più appetibili della zona e si adoperano per attirarli a casa loro, uno alla volta, e offrirli in pasto alla bellissima, imprevedibile madre. Chi scegliere tra il pragmatico dottor Kaufmann e il reverendo Derek, il ''piccolo vicario idiota''? Forse meglio puntare su Mr Longlady (a spese della povera Mrs Longlady)? O sul veterinario, che per una famiglia fornita di parecchi animali è una risorsa preziosa? Tra amicizie tentate ed evaporate, truffe, piccoli drammi quotidiani e guai seri, mentre Piccolo Jack, il fratellino minore, patisce più di tutti l'isolamento forzato e lo manifesta in modo vistoso, l'impresa guidata da Lizzie sembra destinata al fallimento. Ma forse l'uomo giusto non è sulla lista, e per trovarlo bisognerà imparare a guardare meglio, o semplicemente un po' più in là. Disarmante onestà, umorismo inglese e disincanto per una commedia sulla difficile arte di crescere tra adulti che non si comportano come tali.



IL MIO VOTO






Spending time relaxing with my best friend is an important occupation to me because we have a healthy relationship where we can be completely open with each other and she is always there for me when I need her.Lizzie è una ragazzina con una vita tranquilla, una sorella maggiore e un fratello minore e due genitori che da qualche tempo non si sopportano più.
La madre è una drammaturga mancata che immagina continuamente la sua vita come un copione e improvvisamente il padre scopre di essere omosessuale e quindi divorzia dalla moglie.
Ben presto la vita agiata della famiglia viene distrutta e Lizzie, i suoi fratelli e sua madre si ritrovano a dover traslocare dalla loro casa di città in una casina molto più piccola al villaggio, dove la madre non è ben vista ne ben considerata perchè manca un uomo a guidare la famiglia, manca un uomo al timone.
Ecco che Lizzie e la sorella maggiore iniziano a prepare una lista di uomini del posto adatti a poter trascorrere del tempo con la madre e poi chissà, diventare qualcosa in più.


Belle image meilleure amie idée photoNon passa molto tempo che l'improvvisa fase omosessuale del padre finisce e sposa una donna molto più giovane di lui.
Questo manda terribilmente in crisi la madre di Lizzie, la quale capisce di essere lei il problema e si estranea ancora di più dai suoi problemi familiari.
Inutili sono i tentativi di Lizzie di trovare un uomo che possa andare bene a diventare il nuovo patriarca della famiglia, sebbene inizialmente riescano a piacere alla madre, poi finiscono per deluderla o per farla soffrire e quindi si ritorna presto al punto di partenza.
Così la donna è sempre più lontana dai problemi della sua famiglia, tanto che si riduce a prendere pillole per poter arrivare in fondo alla giornata.
Ma senza un lavoro e con sempre meno soldi dall'ex marito, che ormai si è rifatto una vita, è difficile andare avanti anche nella piccola casetta al villaggio.
Del resto è difficile essere una donna che porta a casa il pane nel 1970, ma se vuole sopravvivere deve ritornare nel mondo reale, mettere da parte i suoi copioni e provvedere alla sua famiglia.


(Needs to be adopted) |fc: anna pavaga| Olive Paige. A young girl who dreams of being adopted. All she wants is a family who loves her. She is six years old. She loves to play with her dolls and color.La narratrice di "Un uomo al timone" è Lizzie Vogel, una bambina di soli sei anni che si ritrova improvvisamente senza un padre che, dopo essersi liberato della ex moglie e dei tre figli, ci mette poco a rifarsi una vita e ad aiutarli per il minimo indispensabile.
La madre di Lizzie del resto è una donna incurante della vita che la circorda, se non della sua.
Ha sempre in mente possibili copioni per le sue ipotetiche opere ma non si lascia mai toccare da quello che succede al di fuori della sua realtà.
Non è una tipica madre di famiglia: non cucina per nulla bene e già il solo farle toccare i fornelli è un avvenimento.
Le sue continue delusioni amorose la portano alla depressione e quindi sono Lizzie e la sorella maggiore a dover prender in mano la situazione e aiutarla a trovare la persona adatta a lei, in modo da avere di nuovo un uomo in famiglia e quindi ristabilire l'equilibrio che impone la società.


Free Printable Floral Things To Do ListE' il primo titolo che leggo di Nina Stibbe e sebbene all'inizio  abbia faticato ad entrare nel suo stile e nella storia, una volta rotto il ghiaccio ho letto tutto il libro d'un fiato.
E' veramente interessante come due bambine di sei e undici anni capiscano che, nel 1970, nessuno si fiderà più di loro perchè ora non hanno un uomo al timone, non hanno nessuno uomo che stia ad ispirare fiducia alla famiglia Vogel.
Per questo si armano di carta e penna ed iniziano ad individuare quelli che al villaggio possono essere gli uomini adatti che possano sostituire il loro padre.
La sua penna a tratti esagera volutamente la percezioni della società del 1970 a voler sottolineare che senza un uomo, una donna con figli non era degna di fiducia.
Altre volte invece è ironica e strappa risate al lettore per le scene che racconta.


Il romanzo per me non è un quattro pieno però mi sento assolutamente di consigliarlo a chi capisce l'ironica inglese, che non è sempre facile da digerire, e a chi ha voglia di una lettura diversa e frizzante.











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