giovedì 17 gennaio 2019

Recensione "Il cadavere del lago" di Danilo Pennone

Buon giorno bookspediani.
Sul blog vi aspetta la recensione de "Il cadavere del lago" di Danilo Pennone, in uscita oggi per Newton Compton.

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Titolo: Il cadavere del lago
Autore: Danilo Pennone
Editore: Newton Compton
Genere: Giallo
Data di uscita: 17 Gennaio 2019



Mario Ventura, commissario sessantenne dai metodi duri, musicista mancato e con una certa dipendenza dall’alcol, è alle prese con un caso difficile: sulle rive del lago di Albano, in un giorno d’inverno freddo e piovoso, viene ritrovato il cadavere di un giovane seminarista irlandese, Eamon McCormac. Il corpo è seminudo e con evidenti segni di soffocamento. Si tratta di omicidio. Le indagini portano gli inquirenti a interessarsi al Seminario Apostolico d’Irlanda, a Castel Gandolfo, un’istituzione che accoglie futuri ecclesiastici di nazionalità irlandese. Non ci vuole molto per scoprire che la condotta di McCormac era tutt’altro che irreprensibile. Il seminarista frequentava infatti un giro di prostituzione. I sospetti cadono subito su un giovane che lavorava proprio nella zona in cui è stato rinvenuto il cadavere e una serie di indizi sembrano confermare la sua colpevolezza. Ma Ventura non intende chiudere il caso prima di essere venuto a capo del mistero che avvolge la vicenda. Perché la verità è molto più lontana di quanto potrebbe sembrare…

IL MIO VOTO



Nathan Fillian (Rick Castle) from Castle, is my favorite on TV.  Love his His character's humor, caring attitude, lack of anger, all of him.  I would like someone like him for a husband.
Mario Ventura è un uomo che si sta sgretolando lentamente dall'interno: è stato un marito, che ha perso la moglie, l'amore della sua vita, a causa di una vendetta per il lavoro della donna, la quale era un magistrato.
E' stato un padre, che ha perso la figlia prima quando è stata condannata e costretta a scontare anni in carcere, poi quando ha deciso di togliersi la vita, lasciandolo con tante domande senza risposta. Le uniche cose che gli impediscono di crollare completamente sono il nuovo cane lasciato dalla figlia che lo costringe a prestagli attenzione e il suo lavoro da commissario.
Entrare in polizia non è sempre stato il suo sogno, il suo percorso era improntato verso una direzione musicale, che però non ha avuto successo perchè Mario pensava di non essere all'altezza della situazione, e così ha deciso di concentrare tutte le sue forze in un impiego che potesse aiutare gli altri a trovare la pace e soprattutto la verità.
E' un commissario brillante, che non si arrende davanti a nulla, anche è della vecchia scuola e spesso sbaglia i modi e se ne frega della burocrazia, perchè quello che conta sono le prove e quello che il suo istinto gli dice di fare.


 Subito dopo il funerale della figlia arriva sulla sua scrivania il fascicolo di un nuovo caso che appare immeditamente molto duro e difficile da risolvere, e nonostante il commissario Ventura non sia in un buon posto mentalmente, sa che l'unica cosa che può aiutarlo è proprio lavorare.
Il caso riguarda il ritrovamento di un ragazzo irlandese, arrivato in Italia per frequentare il Seminario Apostolico d'Irlanda, un giovane che porta sul corpo tutte le prove che fanno pensare ad un omicidio e più Ventura indaga più scopre che il ragazzo e il Seminario non sono così innocenti come appaiono dall'esterno. 
Eamon McCormac infatti frequentava un giro di prostituzione ed era spesso in contatto con un ragazzo che teneva molto a lui, il quale diventa subito uno dei sospettati principali della polizia e, nonostante abbia un alibi che è difficile da provare, tutti sono convinti della sua colpevolezza. Lo stesso capo di Ventura mette fretta al commissario per chiudere in fretta il caso e non attirare troppa attenzione indesiderata.
Ma se inizialmente Mario era convinto che il ragazzo fosse effettivamente il loro assassino, ora inizia ad avere dei dubbi e, visto che questo potrebbe essere il suo ultimo caso prima di ritirarsi dalle scene, è determinato a trovare la verità, senza curarsi dei possibili polveroni che potrebbe sollevare. Sarà ancora una volta l'intuito di Ventura ad avere ragione?


.Danilo Pennone torna in libreria proprio oggi con un romanzo che colpisce nel profondo il lettore sia per la tematica di cui tratta sia per il suo protagonista principale.
Mario Ventura è un personaggio imperfetto, che ci viene presentato nel momento peggiore della sua vita dal punto di vista sia personale che lavorativo.
E' un uomo di sessant'anni che ha sempre avuto il vizio di bere e di fumare un po' troppo, famoso per il suo brutto carattere che ha spesso influito nel suo lavoro di poliziotto e che gli ha provocato non poche grane. Ventura è un commissario che sa il fatto suo: dopo tanti anni in servizio si affida si alle prove, ma si fa guidare anche dal suo istinto.
A causa del lavoro da magistrato sua moglie è stata uccisa e da quel momento anche la vita di sua figlia è cambiata, portandola a compiere un percorso distruttivo terminato solo con il suo suicidio. Ormai solo, Ventura non deve più rendere conto a niente e nessuno dei suoi orari e dei suoi vizi, per cui la sua attenzione è totalmente focalizzata sui casi, anche se spesso se ne infischia delle regole e non segue i comandi diretti del suo capo.
Mario Ventura è uno dei personaggi più umani e credibili che ho incontrato: nonostante ne abbia passate tante riesce ancora a farsi forza e a finire in nuovi problemi. 


Decoding The Detective's 'Crazy Wall'Esquire UkPer quanto riguarda le tematiche invece quello che Pennone va a mettere in evidenza con questo romanzo è che il male si annida in ogni luogo, anche in quelli più insospettabili, in quei luoghi costruiti apposta per sentirsi al sicuro che più spesso di quello che vorremmo diventano una dimora in cui si vivono veri e propri incubi e crudeltà e, nonostante emerga, chi è ai vertici e ha il potere di fare qualcosa, preferisce girarsi dall'altra parte e fare finta di nulla.
L'autore non ha paura di farci vedere la parte più marcia del mondo e con la sua penna dura ed incisiva lascia il suo segno nel lettore, non limitandosi a raccontare una storia dove l'elemento più importante è risolvere un caso, ma portando il lettore a riflettere, mettendo sotto i riflettori come opera la Chiesa e come spesso quello che succede dentro quelle mura non emerge, una verità troppo vicina a noi che messa nero su bianco fa ancora più male.



T H E _ C O L L E C T O RTutto nel romanzo funziona, dalla scelta delle tematiche trattate alla difficoltà di districarsi nella risoluzione di un caso che nasconde molto di più di quello che da a vedere, all'affidare il ruolo di protagonista ad un uomo che è segnato dalla vita che ha vissuto e dalle perdite che ha avuto, che lo portano a cercare affetto e consolazione anche nelle persone sbagliate.
Mario Ventura è un uomo che non ha peli sulla lingua e si ama o si odia, senza mezze misure, e io devo dirvi di averlo amato per la sua coerenza e la determinazione, ma anche per i suoi continui errori.
Questo personaggio ha ancora tanto da dire a mio avviso e anche la penna dell'autore mi sembra pronta a smascherare altre verità scomode, per cui spero davvero di rivedere il commissario Ventura in una nuova indagine.



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si ringrazie la casa editrice 
per la copia omaggio.







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