venerdì 11 gennaio 2019

Recensione "Il mio amico a testa in giù" di Iben Akerlie

Buona sera bookspediani.
Concludo la serata lasciandovi la recensione di "Il mio amico a testa in giù" di Iben Akerlie edito De Agostini.



Titolo: Il mio amico a testa in giù
AutoreIben Akerlie
Editore: De Agostini
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 16 Ottobre 2018



Amanda ha tredici anni e voti impeccabili. Ecco perché la professoressa di lettere sceglie proprio lei per affiancare Lars, il nuovo arrivato a scuola: Amanda è la più matura della classe e sicuramente farà un buon lavoro. Il fatto è che Lars non è un ragazzino come gli altri, ma soffre della sindrome di Down. Se Amanda dovrà passare l’intero anno insieme a lui, come potrà far colpo su Adam, il compagno per cui ha una cotta colossale? La vicinanza con Lars però si rivela qualcosa di speciale: con lui Amanda può essere se stessa, scambiare sguardi d’intesa e inventare formule magiche... Almeno fino al giorno in cui Amanda scopre che tutti a scuola hanno preso di mira il ragazzino, deridendolo per il suo handicap. Lei farebbe qualunque cosa per difenderlo. Ma se questo significasse mettere se stessa in ridicolo e perdere per sempre Adam?


IL MIO VOTO




 Amanda è una ragazzina di tredici anni che non vede l'ora di riprendere la scuola per stare insieme alla sua migliore amica Sari e al suo amico Kay, ma non sta nella pelle nel rivedere Adam, il ragazzo per cui ha preso una cotta tanto tempo prima e che ora è sicurissima di amare.
E' proprio durante il primo giorno che Amanda decide di farsi avanti e di parlare almeno con lui, ma Adam pensa ad altro e alla prima occasione le fa uno scherzo, bagnandole tutto il vestito e rendendola una vittima per le due bullette della classe, che non perdono occasione per deriderla.
Ormai è chiaro: per Amanda il ragazzo è come morto, lo odia con tutta se stessa ed è determinata a non parlargli mai più. Fortunatamente a rallegrare la giornata ci pensa la professoressa di lettere, che comunica ai ragazzi che molto presto arriveranno dei bambini di sei anni che dovranno seguire a scuola, per fargli vedere come funziona il sistema.
E Amanda non vede l'ora di scoprire chi sarà il suo compagno, peccato però che la professoressa decide di affiancarle un ragazzo molto speciale della sua età che si è appena trasferito nella sua scuola: si chiama Lars ed è un ragazzino che ha la sindrome di Down.


The dynamics of friendship change at secondary schoolAmanda non sa come reagire a questa notizia: da una parte è onorata per essere stata scelta dalla professoressa, che la crede matura e all'altezza del compito, dall'altra però pensa che la sua vita si sia appena complicata poichè non sa davvero cosa possa significare avere a che fare con un ragazzo con la sindrome di Down e per questo teme di dover passare molto tempo con Lars, tempo che le viene sottratto per stare con la sua migliore amica Sari.
Quando Lars fa il suo ingresso in classe, non mancano certo risatine e battute sui suoi comportamenti strani: il ragazzo infatti a volte fatica a dire alcune parole e vista la sua fissa per Harry Potter non fa che sparare incantesimi a destra e sinistra, attirando l'attenzione dei bulli su di sè.
Amanda stranamente si sente subito a suo agio a stare con lui, ma passare del tempo insieme a Lars significa anche essere al centro dell'attenzione, cosa che lei non vuole.
Cosa farà Amanda? Proteggerà Lars dalle bulle della sua classe oppure lo lascerà solo ad affrontare tutto?



When your child instigates cyberbullying  Tina Meier, Executive Director of the Megan Meier Foundation, explains the best steps to take if your child is bullying someone online - #KidsInTheHouseIl mio amico a testa in giù è una lettura che ho affrontato in un solo pomeriggio per la sua scorrevolezza, per la sua semplicità e brevità, che però racchiude al suo interno tanti piccoli messaggi e che affronta tematiche molto importanti quanto attualissime.
La protagonista è Amanda, una ragazzina di tredici anni a cui è difficile stare dietro a causa dei continui cambi di umore e idea soprattutto sul ragazzo che crede di amare.
A quell'età del resto è molto facile pensare di amare qualcuno e poi a causa di un torto tramutare quel sentimento in odio, che vuole solo passare in pace il suo nuovo anno di scuola, insieme alla solita migliore amica di sempre Sari e vuole essere il più invisibile possibile.
Nella sua classe ci sono due ragazzine terribili, che non hanno niente altro da fare se non prendere in giro i compagni e tutto quello che Amanda non vuole è finire nel loro mirino. Per questo decide di stare lontano da Adam, dopo che si comporta male nei suoi confronti, e di attendere impaziente il momento in cui arriverano i bambini di sei anni che dovranno badare.
Ma proprio perchè Amanda è una delle ragazze più intelligenti e mature le tocca qualcuno di totalmente diverso da quello che si aspettava: Lars, un ragazzino che ha la sindrome di Down.


Firenze, bulli umiliano ragazzo down: la mamma denuncia tutto su FacebookAmanda sa a grandi linee che chi ha la sindrome di Down è diverso dagli altri, ma non conosce fino in fondo la diversità di questi ragazzi e per questo si informa subito sulle loro caratteristiche, dimostrando ancora una volta la sua maturità. Al contrario invece dei suoi compagni, che non appena vedono Lars non fanno che deriderlo sia per le sue strane facce che per il comportamento bizzarro: Lars infatti è un ragazzino che ama Harry Potter e di conseguenza non fa che lanciare incantesimi, divertendosi come un matto ma non accorgendosi di rendersi ridicolo, almeno agli occhi delle due bullette della scuola, che non tardano a creare un blog privato in cui pubblicano foto del ragazzo per prenderlo in giro. Purtroppo l'autrice non fa che basarsi sulla realtà per descrivere questa storia: infatti a chi è diverso dagli altri non viene mai data un'occasione, si limita solo a guidicare la sua personalità dall'esterno, in questo caso dalle espressioni buffe e dalle difficoltà ad esprimersi, e per questo viene preso di mira, rendendogli la vita ancora più difficile di quello che è. Ma in verità a Lars non interessa l'opinione degli altri, si diverte ad essere semplicemente se stesso e questo contagia Amanda, facendola sentire finalmente se stessa nel privato, ma bada bene in pubblico di lasciarsi andare per non attirare attenzioni che non vuole. 


Ripensamento e adozioneIben Akerlie intrattiene i lettori con una storia davvero semplice e scorrevole, forse troppo per quelli più adulti, ma che fa passare un messaggio assolutamente meraviglioso che tutti devono cogliere: avere qualcosa di diverso, come un cromosoma in più in questo caso, non significa essere inferiore agli altri o non avere sentimenti, per cui è assolutamente fuori luogo venire bullizzati per qualcosa di cui non si ha colpa. E' ancora peggio però veder quello che i compagni fanno a qualcuno con cui ci si trova bene e che ci fa sentire meglio e non fare assolutamente nulla per aiutarlo solo perchè non si vuole essere al centro dell'attenzione o perchè non si vuole essere un bersaglio.
Il bullismo purtroppo è un fenomeno sempre più diffuso, in particolare tra i bambini più piccoli, che con la loro schiettezza sanno essere crudeli come pochi.
I bulli sfruttano le debolezze e le insicurezze degli altri per sentirsi più forti, quando in realtà sono loro ad essere i deboli che hanno bisogno di focalizzare la loro attenzione sugli altri solo per non pensare ai loro problemi.
L'unica cosa che si può fare per combatterli è mostrarsi sempre orgogliosi di se stessi e camminare a testa alta, perchè se si è a posto con se stessi, nulla può toccarci.


No, non sono solo parole: #anchequestaèviolenza #pasionariaIT #femminismo #feminismNonostante sia Amanda a doversi occupare di Lars, è il ragazzo che insegna una lezione molto importante alla sua compagna: l'importante nella vita è essere se stessi, e soprattutto è bello essere visti anche nei momenti peggiori, perchè è necessario sapere di avere qualcuno al nostro fianco, se invece si vuole essere a tutti i costi invisibili si finisce per non avere nessun amico con cui parlare e con cui poter condividere i momenti più importanti.
Per essere una delle ragazze più mature, Amanda dimostra di essere molto superficiale, preferendo allontanarsi dai riflettori e da quella che può essere una promettente amicizia solo perchè tiene ancora ad un ragazzo e non vuole essere giudicata da lui per le sue amicizie strane.
L'amore tuttavia è volubile, soprattutto ad un'età così giovane e può iniziare e finire in un attimo, mentre invece le amicizie scolastiche possono durare per tutta la vita.
E' una grande lezione quella che ci insegna l'autrice, che stilisticamente parlando può ancora migliorare tanti, ma con la sua semplicità e schiettezza grazie al punto di vista di ragazzini, ci fa capire che non bisogna mai tirarsi indietro da qualcosa di bello come l'amicizia solo per paura di non essere accettati dagli altri o giudicati.
Il mio amico a testa in giù è una lettura davvero interessante, che con il sorriso sulle labbra ci conduce in una storia che scalda il cuore.




si ringrazie la casa editrice 
per la copia omaggio.







2 commenti:

  1. Molto bello! Letto in classe alle medie. Lo consiglio molto!!!!

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