venerdì 12 aprile 2019

Recensione "Pioggia Sporca" di Lorenzo Scano

Buona sera bookspediani, finalmente è arrivato il momento di parlarvi di Pioggia Sporca di Lorenzo Scano edito da La Corte Editore.



Titolo: Pioggia Sporca
Autore: Lorenzo Scano
Editore: La Corte Editore
Data di uscita: 15 Novembre 2018



Vittorio è un ispettore di polizia vessato da creditori violenti e senza scrupoli; Marco è un giovane di ritorno dalla Germania, dov'era fuggito per cambiare vita dopo aver pestato i piedi ai pezzi grossi del suo quartiere; e Rolando, detto Rollo, è un perverso poliziotto dell'Antidroga che si serve del distintivo per compiere i peggiori soprusi a danno della piccola criminalità. Le loro storie, apparentemente sconnesse, finiranno per colludere tragicamente, quando in città transita un grosso carico di droga che fa gola a tanti. La pioggia cade su tutti loro e sulla città senza nome che fa da sfondo e rappresenta tutte le periferie delle grandi e caotiche città italiane.

IL MIO VOTO




Vittorio, detto Vittò, una volta era un bravo ispettore di polizia, prima dei vizi dovuti all'alcol e ai continui giochi d'azzardo, quegli stessi vizi che l'hanno messo in ginocchio e l'hanno costretto a chiedere un prestito ad uno degli strozzini più pericolosi, il quale non si accontenta delle briciole ma esige subito il suo compenso, ovviamente maggiorato rispetto a quello che gli ha prestato.
E Vittorio, che ha usato subito i soldi per tenersi la casa e sistemare le ultime bollette, ma ha deciso di giocarsi ancora una volta quel poco che restava, non sa come procurarseli, per cui si trova costretto a lanciarsi in prima linea nei casi di droga, dove è sicuro di poter trovare qualche soldo da rubare per pagare il suo debito. Marco invece di droga ne sa parecchio, visto che fin da giovanissimo ha iniziato a spacciare e ha finito per mettersi nei guai con alcuni spacciatori e per questo è fuggito in Germania, dove da qualche anno è riuscito a rifarsi una vita e a rigare dritto, ma quando il suo capo ha scoperto il suo passato, non ci ha messo tanto a lasciarlo andare e per questo è costretto a tornare a casa, in Italia. 
Infine c'è Rollo, un poliziotto dell'Antidroga che usa il suo distintivo non per proteggere e servire ma per fare tutto quello che vuole, disonorando tutto quello che significa e divertendosi a fare da lui le regole. Questi tre personaggi all'apparenza non hanno nulla in comune, ma le loro vite sono già state decise e presto le loro strade si incroceranno.


Lorenzo Scano con questo romanzo ci presenta tre personaggi davvero difficili da amare, tutti con un passato tosto alle spalle che influisce nel loro presente e li rende delle figure da cui stare alla larga. Il più terribile di tutti è certamente Rolando, detto Rollo, un poliziotto dell'Antidroga che disonora il distintivo che porta poichè lo usa per i suoi loschi scopi e per uscire dai guai, lo sbandiera ai quattro venti per portarsi a letto chi vuole e per umiliare persone che non hanno colpe se non quella di aver incrociato la sua strada per sbaglio. Sappiamo molto poco del passato di Rollo, ma quello che ci viene detto ci fa comprender che l'ha danneggiato per sempre, tuttavia non può perdonare il suo comportamento, perchè quel distintivo che porta al collo è un simbolo di autorità e di rispetto e usarlo per strasgredire alle leggi e per credersi Dio non fa che disonorare tutti i bravi poliziotti che lottano ogni giorno per eliminare il male dalla strada. Rollo è il male che si aggira sotto mentite spoglie tra le fila del bene. E' un personaggio che non si riesce ad amare, ma è anche quello più interessante perchè non accenna nemmeno a redimersi: è un cattivo fatto e finito e bisogna dire che l'autore ha fatto un ottimo lavoro nel renderlo tale.


Il personaggio più positivo è invece Marco, un ragazzo molto giovane che ha avuto un passato da spacciatore di droga e l'idea di poter quasi perdere la vita gli ha fatto comprendere la gravità della situazione in cui era finito, facendogli capire che era meglio allontanarsi dall'Italia per avere una speranza di una vita migliore. Così infatti ha fatto in Germania, è diventato un bravo ragazzo con un lavoro modesto che gli offriva una buona prospettiva di vita, ma il passato si sa non vuole restare sepolto e quando questo emerge, per Marco arriva il momento di tornare in Italia. Il ritorno tuttavia non è facile poichè ricadere nelle vecchie abitudini è un attimo, specie con la madre in difficoltà a causa del passato del padre di Marco.
Eppure il ragazzo si dimostra sinceramente cambiato, anche se ha ancora tanto da fare e soprattutto deve tenere controllato il brutto carattere che si ritrova. Vittorio invece è un personaggio che si trova esattamente nel limbo: non è completamente buono, ma non è nemmeno cattivo. A causa dei troppi debiti si è indebitato con uno dei creditori più pericolosi della città e ora è costretto ad usare il suo distintivo per arrivare prima sulla scena e cercare quanti più soldi possibili per uscirne. Vittorio in fin dei conti è una persona come tante, che a causa dei suoi vizi si è ritrovato sul lastrico e fa quello che può per vivere un altro giorno, anche se questo significa passare qualche piccolo limite.


La storia di Lorenzo Scano è una storia difficile da leggere, cruda e brutale, che non risparmia niente a nessuno e non ha paura di sconvolgere il lettore perchè in fin dei conti descrive momenti di vita vera, di cui nessuno ha mai il coraggio di parlare. Devo ammettere che per quanto abbia apprezzato questa scelta, certe scene sono state davvero difficili da leggere per la loro brutalità e per le sensazioni forti e crudeli che mi hanno trasmesso. In particolare sono le parti dedicate a Rollo quelle più sconvolgenti e onestamente mai avrei pensato che un personaggio del genere arrivasse a tanto. Una figura più negativa di lui raramente l'ho trovata nelle mie letture e Scano ha fatto davvero un ottimo lavoro nella sua caratterizzazione.
La vicenda dei tre uomini si svolge parallelamente e sono proprio Marco, Vittorio e Rollo a raccontarcela tramite i punti di vista alternati, cosa assolutamente necessaria per far capire al lettore come le strade di questi tre personaggi avrebbero finito per incrociarsi. E devo ammettere che pensavo l'avrebbero fatto molto prima, elemento che personalmente avrei preferito.


Pioggia Sporca è una storia che si macchia degli orrori più impensabili e purtroppo nemmeno l'acqua riesce a ripulire la coscienza dei suoi personaggi, anche quella come i suoi tre protagonisti e come la città in cui vivono è troppo sudicia e infangata per essere completamente ripulita.
Lo stile con cui Scano ci accompagna sempre più a fondo in questa narrazione è semplice ma pungente, affonda diretto come un coltello e ferisce come una lama appuntita, senza possibilità di tamponare tutti gli orrori che sgorgano dalla ferità, perchè non si può mettere un cerotto su una ferita mortale, bisogna solo lasciarla sanguinare fino alla fine.
Marco, Vittorio e Rollo sono tre personaggi che in modo positivo o negativo riescono ad entrare sottopelle nel lettore, che si ritrova quasi a temere quello che potrebbero combinare .Questi uomini rappresentano la corruzione, la depravazione e la disperazione, poichè in momenti disperati si è pronti a tutto per vivere un altro giorno, ma se per alcuni di loro c'è possibilità di redenzione, per altri è impossibile riuscire ad accettare il loro modo di essere.
Ma per comprenderli e conoscerli meglio e giudicarli da voi, non vi resta che scoprire questa storia.













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