domenica 12 maggio 2019

TGIF- Book Whispers#68: I libri consigliati di questa settimana



Buona sera bookspediani.
Eccomi tornata a condividere con voi le tre letture che più mi sono piaciute questa settimana, piena di libri super attesi e che si sono rivelati all'altezza delle aspettative.
Mi raccomando però, non perdetevi i consigli di Sandy sul suo blog, La stamberga d'Inchiostro!






Titolo: L'ultima notte della nostra vita
Autore: Adam Silvera
Editore: Il Castoro
Genere: Young Adult
Data di uscita: 2 Maggio 2019

TRAMA: 

Che cosa faresti se scoprissi che oggi è l’ultimo giorno della tua vita? Al tempo stesso affascinante e inquietante, tragico e pieno di speranza, questo romanzo ci ricorda che non esisterebbe la vita senza la morte, né l’amore senza il sentimento di perdita. E che è possibile cambiare tutto il nostro mondo in un solo giorno. Per chi ha bisogno di ricordare che ogni giorno è importante.

Il 5 settembre, poco dopo mezzanotte, il servizio Death-Cast contatta Mateo e Rufus per dar loro una cattiva notizia: moriranno nel corso della giornata. I due ragazzi non si conoscono ma, per diverse ragioni, entrambi cercano qualcuno con cui trascorrere il loro ultimo giorno. Esiste un’app per questo: si chiama Last-Friend ed è così che Rufus e Mateo si incontrano. Entrambi sanno che il tempo a loro disposizione sta per finire. Ma non hanno nulla da perdere e resta solo da vivere tutta una vita e un amore in un giorno.


Adam Silvera, con estrema semplicità e sensibilità, tratta un argomento spinoso e delicata come la morte e in particolare cosa succede alle persone quando conoscono prima quando verranno a mancare. I due protagonisti sono Mateo e Rufus, due ragazzi molto giovani che stanno per morire senza nemmeno aver avuto la possibilità di vivere davvero ed è forse questo che fa riflettere, che la morte non guarda in faccia nessuno, giovane o vecchio che sia, fa solo quello che deve, senza fare domande, seguendo il naturale corso della vita. Eppure sapere la propria data di morte dà un enorme potere ad una persona, poichè le permette di sfruttare al meglio quelle ultime ventiquattro ore, osando fare quello che mai aveva fatto prima.
E' impensabile inserire in un solo giorno tutto quello che si vorrebbe realizzare nella vita, eppure Mateo e Rufus insieme sono determinati ad andarsene dalle loro vite lasciando qualcosa di loro al mondo. Mateo e Rufus, che sono due persone che non si erano mai conosciute prima della loro sentenza di morte, sono due metà perfette: insieme si spronano ad essere migliori e soprattutto ad essere più coraggiosi, sfruttando ogni singolo minuto. A rendere la storia ancora più interessante è il fatto che non sono solo Mateo e Rufus i narratori assoluti, ma ci sono anche tante altre persone a dare un loro punto di vista, persone che in qualche modo vengono toccate dalla loro storia e dalla conclusione di essa. Devo rivelarvi che mi aspettavo qualcosina di più dal romanzo, una lettura che ho divorato tutta d'un fiato e che mi è piaciuta tantissimo, in particolare per il messaggio che esorta a sfruttare ogni momento per rendere la nostra vita indimenticabile, e alcuni dettagli mi hanno lasciata insoddisfatta, tuttavia mi hanno solo incuriosito a conoscere meglio questo scrittore e spero di poter leggere presto altri sui libri.







Titolo: The Winner's Crime - La Vendetta
Autore: Marie Rutkoski
Editore: Leggereditore
Genere: Fantasy
Data di uscita: 8 Maggio 2019

TRAMA: 

Un matrimonio reale è il sogno di ogni ragazza: sfarzo, festeggiamenti e balli fino all’alba. Ma non per la bella Kestrel, per la quale invece le nozze ormai prossime con il principe Verex rappresentano una gabbia che non le lascia via di scampo. Con l'avvicinarsi del matrimonio, vorrebbe ardentemente raccontare all'amato Arin la verità sul suo fidanzamento, se solo potesse contare su di lui... Ma di chi può ancora fidarsi, se non può credere neanche più a sé stessa? Spia in incognito alla corte imperiale, Kestrel è diventata una professionista dell’inganno: vive nella menzogna, per trasmettere informazioni agli herrani, il popolo che dovrebbe considerare suo nemico, ed è finalmente vicina a scoprire un terribile segreto. Nel frattempo Arin, che da semplice schiavo è diventato governatore di Herran, arruola alleati per allontanare dal suo Paese un pericoloso nemico ed è attanagliato dal sospetto che Kestrel sappia molto più di quanto dica, e che menta... La verità, però, può fare più male delle menzogne, e quando verrà a galla, Kestrel e Arin dovranno fare i conti con le conseguenze delle proprie scelte.


Nel mondo creato da Marie Rutkoski a muovere i protagonisti sono gli inganni e i segreti e in questo gioco spietato purtroppo sia Kestrel che Arin sono due vittime. Questo mondo si nasconde dietro la bellezza di abiti sontuosi e palazzi incantevoli per nascondere tutto il marcio che c'è attorno al loro, anzi dentro la loro stessa anima. L'Imperatore purtroppo non è un nemico facile da battere: è astuto, è crudele e soprattutto è paziente. Sa cosa vuole e come ottenerlo, ma in particolare sa aspettare il tempo che occorre per fare in modo che il suo messaggio sia percepito forte e chiaro. Kestrel e Arin si illudono di saper tenere testa a questo nemico, ma stanno semplicemente prendendo parte ad un ballo di cui non conoscono bene i passi, ogni mossa sbagliata potrebbe tradirli e condannarli ad una vita ben diversa da quella che conoscono. La storia creata dall'autrice è una trama che si basa su continue incomprensioni, su mezze verità e su segreti che vogliono essere custoditi non perchè si teme una ritorsione, semplicemente perchè da entrambe le parti manca qualcosa di essenziale: la fiducia, e senza questa non solo non è possibile bloccare una guerra, è impensabile avere una relazione amorosa. L'amore non è il motore principale di questo romanzo, quella creata dalla Rutkoski è una storia molto più grande, che vuole andare a toccare tematiche di rilievo come il fatto stesso che dopo anni e anni ancora non ci sia la pace tra herrani e valoriani, e ancora che a comando dei valoriani ci sia un'Imperatore che non è giusto, che si diverte a concedere ma solo per il gusto di togliere e che conduce un gioco fatto di intrighi in cui lui è l'unico vincitore, perchè non permette a nessuno di averla vinta. Quella dell'Imperatore è una figura ben costruita, un nemico difficile da vincere non solo perchè brutale, ma perchè astuto. La lezione impartita dall'autrice tuttavia è un'altra: quando non si ha fiducia negli altri il vero nemico siamo noi stessi, poichè in mezzo ad una rete fitta di bugie e inganni, ritrovare il proprio volto è estremamente difficile, ma in un mondo in cui il potere è tutto, dare ad un altro fiducia significa dare via un pezzo di potere conquistato e per questo nè Arin nè Kestrel sono ancora pronti. Eppure per loro tutto sta per cambiare e questo secondo capitolo si è rivelato più fitto di intrighi, ma pronto a prepararci ad un finale esplosivo.








Absence 3 - La memoria che resta di [Panzuti, Chiara]
Titolo: Absence 3 - La memoria che resta
AutoreChiara Panzuti
Editore: LainYA
Genere: Young Adult
Data di uscita: 9 Maggio 2019

TRAMA: 

In questo episodio conclusivo della serie di Absence, la squadra Gamma è di nuovo riunita, ma i rapporti sono tesi e le liti frequenti: Jared e Christabel non si fidano più di Faith, dopo il periodo che ha trascorso con gli Alfa sull’isola di Bintan; Scott è l’unico a non dubitare della sua lealtà. Decisa a proteggere i suoi amici e a conoscere il vero scopo del gioco spietato che li ha resi invisibili al mondo, Faith segue le indicazioni della mappa lasciatale da Ephraim, prima dell’ultima prova a Clyde River. Raggiunge così la squadra Alfa a Iqaluit, Canada, dove la ragazza comincia a scoprire la vera identità di Davon − l’uomo in nero −, i fantasmi che abitano l’impetuosa Abigail e la natura della sua attrazione verso Ephraim.
A poco a poco tutti i tasselli andranno finalmente al loro posto, componendo il disegno crudele congegnato dall’Illusionista, un uomo ossessionato dal proprio passato e divorato dal desiderio di vendetta. Nella prova finale, il suo piano perverso condurrà Faith e i suoi amici a scontrarsi con i propri limiti, il dolore e la morte, ma soprattutto svelerà loro il valore dell’amicizia e la forza interiore maturata da ciascuno durante quell’atroce esperienza.
Tornare a essere visibili è davvero essenziale per realizzare se stessi? Fino a che punto l’essere riconosciuti dagli altri determina la nostra esistenza?
La memoria che resta è l’ultimo capitolo di un percorso di crescita personale, che dallo smarrimento dell’infanzia, dalla rabbia dell’adolescenza, approda alla consapevolezza dell’età adulta. La storia di quattro ragazzi che affrontano la battaglia più grande: diventare adulti in un mondo che li ignora, cercando di definire se stessi.

Chiara Panzuti ha creato una storia pazzesca, in cui comprendere cosa si nasconde dietro tutto il gioco era impossibile fino alla fine e ho amato come ha deciso di gestire la situazione, rendendola credibile e sconvolgente allo stesso tempo. In questi tre romanzi ha costruito dei personaggi a cui era davvero facile affezionarsi e ora lasciarli andare è difficile, anche se resteranno sempre parte di noi per quello che ci hanno insegnato. Ognuno di loro, durante questo viaggio verso l'ignoto, è cresciuto: se all'inizio li vedevamo timorosi, non pronti al grande disegno che avevano preparato per loro e sempre persi, arrabbiati con il mondo per come li aveva trattati, ma mai pronti ad agire, ora le cose sono totalmente cambiate e la testimone di questo cambiamento è senza dubbio Faith, che rimane l'unica narratrice del romanzo. La memoria che resta è quindi la fine del viaggio di Faith e dei suoi compagni. Finalmente ci viene rivelata la verità su quello che gli è successo e su cosa devono aspettarsi dal futuro, ma del resto non è la meta la parte più importante, è tutto il viaggio per arrivare a destinazione a contare ed è quello che ha fatto crescere e maturare i personaggi.
Chiara Panzuti è partita da un presupposto molto vicino a noi: cosa faresti se da un giorno all'altro venissi cancellato dalle vite della tua famiglia e fossi invisibile al resto del mondo? E' davvero importante essere visti dagli altri?
A mio avviso quello che conta non è la considerazione che gli altri hanno delle persone, è come noi stessi ci consideriamo, quanta fiducia abbiamo in noi e questo lo dimostra Faith in particolare, perchè ha capito che quello che conta è come si vede lei stessa e una volta che ha fiducia nelle sue possibilità, il resto del mondo non conta.
Absence non è stato un viaggio facile, tante sono le emozioni che ho provato durante questa avventura e tanti sono gli insegnamenti che mi resteranno per sempre in mente. Chiara Panzuti, con uno stile semplice ma incisivo e scorrevole, un'ultima volta ci porta all'interno di una storia che resterà per molto tempo nella nostra memoria.



Cosa ne pensate di questi consigli?




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