lunedì 27 maggio 2019

TGIF- Book Whispers#70: I libri consigliati di questa settimana



Buon salve bookspediani.
In questa giornata in cui ancora mi devo svegliare, vi raccomando tre delle mie ultime letture che più mi sono piaciute. Mi raccomando però, non perdetevi i consigli di Sandy sul suo blog, La stamberga d'Inchiostro!





Titolo: Nevermoor: Il destino di Morrigan Crow 
Autore: Jessica Townsend
Editore: Il Castoro
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 28 Marzo 2019 

TRAMA:

Morrigan Crow è maledetta. Eventi funesti accadono tutto intorno a lei, e non può fare niente per impedirlo. La sua maledizione ha però una data di scadenza: la ragazzina morirà la notte del suo undicesimo compleanno. Ma proprio quella notte il misterioso Jupiter North arriva a salvarla e la porta con sé nella segreta città di Nevermoor. Qui Morrigan si trova catapultata in una realtà incredibile e ha la possibilità di unirsi alla Wundrous Society, un’organizzazione tanto prestigiosa quanto misteriosa. Per farlo deve superare delle difficilissime prove grazie al suo talento… peccato che lei non ne abbia alcuno! Entrare a far parte della Wundrous Society è l’unico modo per restare a Nevermoor. In una disperata lotta contro il tempo, tra nuovi alleati e potenti nemici, Morrigan dovrà tirare fuori tutto il suo coraggio e affrontare a testa alta il suo destino.


Il punto di forza di questo romanzo, che a mio avviso bisogna gustare a poco a poco anche perchè non è davvero immediato comprender come funziona il Nevermoor, è in primis la sua protagonista, che non è la tipica ragazza che vuole essere l'eroina, lei non ha nessuna fiducia in se stessa e nelle sue capacità, anzi sa di essere una maledizione e quindi si crede un'antieroina. Attraverso le quasi quattrocento pagine della storia, che non si svolge nell'arco di qualche giorno ma nell'arco di poco più di un anno, è tangibile il cambiamento di Morrigan, in particolare grazie alla completa fiducia che Jupiter ha in lei, ma anche grazie a Fen che si dimostra molto più dolce di quello che appare, a Jack, il nipote di Jupiter e a tanti altri personaggi che sia in positivo che in negativo contribuiscono al cambiamento di Morrigan. In secondo luogo a conquistare il lettore è certamente il worldbuiling, che ho trovato molto interessante e ironico, poichè l'autrice ha creato dei mondi completamenti diversi dal nostro, con regole diverse e particolari, ovviamente con un fondo di magia, ma ha mantenuto alcuni elementi del nostro mondo, come i documenti che servono per entrare da una Repubblica ad uno Stato Libero. Per quanto magico e speciale, questo romanzo tratta anche tematiche attuali e che si rifanno al nostro mondo come il bullissimo in primis: Morrigan nel suo mondo viene trattata male da tutti per la sua condizione di bambina maledetta e chi non lo è non esita a prenderla in giro, ma a Nevermoor viene bullizzata in primis perchè è una straniera e poi perchè è sotto la protezione di Jupiter, un uomo ben famoso e ben rispettato nel Nevermoor, quando lei invece è solo una povera ragazza senza alcun tipo di talento. E ovviamente il tema centrale del libro è trovare il proprio posto nel mondo, soprattutto quando si è convinti di non averlo affatto: Morrigan fin da piccola ha dovuto accettare di non avere un futuro e ora che lo ha, non sa chi è e soprattuto chi è destinata a diventare, sa solo che deve fare presto a scoprire il suo destino, prima che sia troppo tardi poichè l'unico modo per rimanere a Nevermoor è essere un membro della Wundrous Society e per esserlo bisogna affrontare tutte e quattro le prove. Ma ora Morrigan ha quello che non ha mai avuto per capire chi è: tempo.
Al suo esordio Jessica Townsend si è dimostrata un'autrice che sa il fatto suo, creando una storia magica straordinaria, piena di intrighi e misteri e narrandola in modo semplice e scorrevole, una storia ancora tutta da scoprire!






Titolo: Uno splendido cadavere
Autore:  Christi Daugherty
Editore: Corbaccio
Genere: Thriller
Data di uscita: 4 Aprile 2019

TRAMA: 

Con le sue caratteristiche case disseminate tra querce secolari, la cittadina di Savannah è famosa in tutto il mondo, e quando una giovane donna viene ritrovata morta proprio nel cuore della città, lo shock è enorme per tutti. Ma per Harper McClain, giornalista di cronaca nera, lo shock è ancora maggiore: perché quel cadavere le sembra familiare… Il nome della vittima è Naomi Scott: studentessa di legge e barista per arrotondare, era convinta di cambiare il mondo e invece la sua vita è finita in una notte con un colpo di pistola. I sospetti della polizia si indirizzano su tre uomini: il fidanzato, che in passato aveva avuto guai con la giustizia, il proprietario del bar dove Naomi lavorava, con una storia di stalking alle spalle, e l’ex fidanzato, nonché figlio del procuratore distrettuale. Tutti e tre gli uomini dichiarano di essere innocenti e di amare profondamente Naomi. La città è in attesa di risposte, e sarà solo con l’aiuto di Harper, che unisce la sua abilità di cronista con un incredibile fiuto investigativo, che verrà a galla una storia oscura di ossessione e di gelosia. Una storia che travalica l’uccisione di Naomi e che rappresenta una minaccia per molte altre persone, ma soprattutto per Harper.


Replica di un'omicidio era un romanzo che mi era piaciuto tantissimo e quando ho visto in uscita il secondo capitolo dedicato al personaggio di Harper McClain sapevo che non appena preso in mano lo avrei terminato nel giro di poche ore, e infatti cosi è stato. Christi Daugherty ha uno stile di scrittura molto scorrevole e diretto, che trascina il lettore nella sua storia e lo immerge completamente in essa, permettendogli di chiudere il libro solo dopo essere arrivati alla fine. Ancora una volta l'autrice ha unito un nuovo caso per Harper ma è riuscita a tenere in vita anche il suo passato, perchè il caso di sua madre non è ancora stato risolto e questo, insieme alla sua protagonista, è proprio il filo conduttore di questa serie, che sono sicura verrà svelato solo quando l'autrice deciderà di terminarla, facendoci stare romanzo dopo romanzo sempre sulle spine.
Come per il lettore è passato un anno dalla primo libro a questo seguito, anche per i personaggi al suo interno è passata la stessa durata di tempo e questo ci permette di vederli diversi dal primo libro, cambiati, ma alcuni non in meglio. Si nota fin da subito infatti che Harper non sta bene: per quanto tempo possa essere trascorso, la sua ferita, sia fisica che emotiva, è ancora fresca e ci vorra ancora tanto tempo prima che torni la normalità. Per quanto riguarda il caso trattato da Christi Daugherty mi duole ammettere che mi aspettavo qualcosina in più: mi è piaciuto molto come ha costruito la storia e come ha avuto modo di parlare della tematica dello stalking non solo rivolto alla vittima ma anche ad Harper stessa, che non riesce a restare tranquilla nemmeno nella sua stessa casa, tuttavia risultava prevedibile chi fosse il colpevole e questo ha tolto quel velo di mistero che incide tanto in un thriller.
L'autrice è molto brava a trovare il mix perfetto tra ironia e serietà, e soprattutto il giusto equilibrio nel tenere impegnata Harper in nuovi casi ma senza dimenticare il caso cardine della storia, ossia l'omicidio di sua madre, e nel riuscire a trovare del tempo anche per parlare della sua vita privata, come l'amicizia che la lega a Bonnie e la sua tormentata storia con il detective Luke, che non vi nascondo mi piacerebbe vedere in modo più approfondito, ma del resto non stiamo parlando di un romance ma di un mystery ed è quindi giusto che la storia d'amore resti a livello marginale, ma a mio avviso rende questa serie davvero completa perchè non le manca nessun elemento per intrattenere il lettore e per farlo anche riflettere su tanti argomenti di attualità.
Uno splendido cadavere si è rivelato un degno secondo episodio di questa serie e ora spero che non passi un altro anno prima di leggere di nuovo di Harper McClain.








E l'oceano era il nostro cielo
Titolo: E l’oceano era il nostro cielo
Autore: Patrick Ness
Editore: Mondadori
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 26 Marzo 2019

TRAMA: 

Con gli arpioni attaccati alle loro schiene, le fiere balene del branco di Bathsheba vivono per la caccia, combattendo la persistente guerra contro il mondo degli uomini. Quando attaccano una nave che galleggia nella superficie degli abissi, pensano di affrontare una preda facile. Invece trovano le tracce di un mito, un mostro, o forse il diavolo in persona...

Mentre il loro Capitano guida la caccia, si imbarcano in una caccia finale e piena di vendetta, una caccia che cambierà per sempre il mondo delle balene e degli uomini.




Patrick Ness ha completamente reinventato la storia di Moby Dick e ha portato ai lettori una vera e propria favola e come tutte, la morale che si evince da essa è davvero meravigliosa e attuale più che mai: in tempi di guerra, è giusto rispondere alla violenza con altra violenza, oppure bisogna trovare un modo per interrompere questo ciclo che è destinato a ripetersi all'infinito? Basta una sola persona a mettere in discussione un sistema che va avanti da anni e che non sembra destinato a cambiare? Queste sono le domande che tormentano Bathsheba ma sono le stesse domande che potremmo farci anche noi, specie nel mondo in cui viviamo oggi, dove non esitiamo a fare domande e non chiediamo spiegazioni, agiamo e basta perchè sicuri di essere in pericolo. Questo è un circolo infinito che non si spezzerà mai, a meno che qualcuno trovi la forza di cambiare e di mettere in discussione tutto ed è proprio quello che fa Ness in questo romanzo, ci fa capire che non sempre dobbiamo vedere il male negli altri perchè così ci hanno insegnato, dobbiamo imparare a vedere con i nostri occhi e a pensare con la nostra mente, perchè potremmo scoprire un mondo totalmente nuovo. L'autore inoltre mette in evidenza quanto è sottile il confine tra vittima e carnefice, poichè per quanto le balene uccidano per vendicare i loro morti e per proteggersi, non sono diverse dagli umani che cacciano le balene perchè le credono un pericolo. Nessuno è innocente, come nessuno è del tutto colpevole, ci si ritrova perfettamente nel mezzo.
Un altro elemento molto importante che analizza la storia è l'importanza che si danno a determinate persone, tanto da farle diventare leggende e a quel punto non è più il singolo a fare paura, ma la leggenda stessa. Più si dà importanza alle dicerie, più queste accrescono la paura e l'importanza di una persona o di un elemento, tanto da farla diventare una vera e propria leggenda, quando di fatto Toby Wick non è mai stato visto, si conosce solo di fama e soprattutto per la paura che suscita. Quindi Ness ci fa capire che non bisogna sempre dare credito a ciò che si sente e soprattutto non bisogna farsi prendere dalla paura per ciò che non si conosce, perchè poi è la paura stessa a guidarci. 
Oltre ad essere una storia originalissima e piena di spunti di riflessione, è arricchita dalle bellissime illustrazione di Rovina Cai, che aggiungono al romanzo qualcosa di unico e speciale e che la rendeno a tutti gli effetti una lettura imperdibile, che sono certa resterà nei vostri cuori.



Cosa ne pensate di questi consigli?




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