lunedì 15 luglio 2019

#Blogtour:"Ferryman" di Claire McFall - Un giorno da traghettatore


Buon salve bookspediani!
E' arrivato il mio turno di ospitare la tappa finale dedicata al romanzo di Claire McFall, ossia Essere un traghettatore per un giorno. Voi come vi comportereste?




IL ROMANZO

Titolo: Ferryman - Amore Eterno
Autore: Claire McFall
Genere: Fantasy
Editore: Fazi
Data di uscita: 11 Luglio 2019

TRAMA:

Dylan ha quindici anni e quando una mattina decide di andare a trovare il padre, che non vede da molto tempo, la sua vita subisce un drastico cambiamento: il treno su cui viaggia ha un terribile incidente. Dylan sembrerebbe essere l’unica sopravvissuta tra i passeggeri e, una volta uscita, si ritrova in aperta campagna, in mezzo alle colline scozzesi. Intorno non c’è anima viva, a parte un ragazzo seduto sull’erba. L’adolescente si chiama Tristan e, con il suo fare impassibile e risoluto, convince Dylan a seguirlo lungo un cammino difficile, tra strade impervie e misteriose figure che girano loro intorno, come fossero pronte ad attaccarli da un momento all’altro. È proprio dopo essersi messi in salvo da questi strani esseri che Tristan le rivela la verità… lui è un traghettatore di anime che accompagna i defunti fino alla loro destinazione attraverso la pericolosa terra perduta. A ogni anima spetta il suo paradiso, ma qual è quello di Dylan? L’iniziale ritrosia di Dylan e l’indifferenza di Tristan si trasformano a poco a poco in fiducia e in un’attrazione magnetica tra i due ragazzi che non sembrano più volersi dividere. Arrivati al termine del loro viaggio insieme, Dylan proverà a sovvertire le regole del suo destino e del mondo di Tristan, pur di non perderlo.



UN GIORNO DA TRAGHETTATORE:
TU COSA FARESTI?

LA RED DE CARONTE : ¿Estás conectada? :-)   (Reseña   Sorteo)  elaventurerodepapel.blogspot.com.es/2014/10/la-red-de-caronte-estas-conectada.htmlTristan è il traghettatore delle anime, un personaggio che ci appare sotto forma di un ragazzo di sedici anni perchè è Dylan stessa a dargli quella forma, perchè così lo sente più vicino a lei, visto che si può rapportare con una persona della sua stessa età, di conseguenza Tristan non ha un vero e proprio aspetto, non è un essere vivente, non ha sentimenti e la sua unica ragione di esistere è proteggere le anime per condurle dall'altra parte, al sicuro. Non deve assolutamente affezionarsi alle anime, ormai non prova più nemmeno curiosità a conoscerle, perchè la sua esistenza si ripete continuamente, senza troppe differenze, se non per l'anima da proteggere. Ma come sarebbe essere nei suoi panni? E' possibile restare indifferenti alla morte e quindi essere ridotti a svolgere semplicemente un compito, senza mai pensare a fare qualcosa di diverso?
Essere un traghettatore significa avere una grande responsabilità: non solo si ha il compito di guidare un'anima nel luogo a cui è stata destinata, ma significa proteggerla fino a quel momento. Quando arriva un'anima è ancora frastornata, non ha idea di essere morta ed è quindi compito del traghettatore aiutarla ad accettare la verità. La morte purtroppo non va mai in vacanza, questo dunque significa traghettare migliaia e migliaia di anime, tuttavia penso sia impossibile rimanere completamente impassibili davanti ad alcune anime, bisognerebbe entrare in empatia con loro, guidarle ad ogni passo, fargli capire che per quanto il loro tempo sia finito, va tutto bene, è arrivato il momento di passare in un luogo migliore, almeno personalmente io agirei così. 


“W-who are you?” “I take on many names Grayson. A Grimm reaper, to some, a spirit of death to others. I am he part of your soul that’s died and crossed over. But your time is changing, your soul is strong, you have been in the passenger seat to death for a long time.”Bisogna ammettere tuttavia che dopo anni e anni passati a fare lo stesso compito, a vivere in una costante solitudine, si perde quella curiosità iniziale, quella voglia di dare il massimo e di essere quindi un bravo traghettatore.
Si va avanti per inerzia, si vuole semplicemente passare oltre e arrivare alla prossima anima, senza interessarsi di ferire i suoi sentimenti. In un mondo perfetto esisterebbe un traghettatore sempre disponibile e accorto, pronto ad essere di assistenza al cento per cento. Purtroppo devo ammettere che con il passare degli anni sarebbe normale perdere interesse nei confronti delle nuove anime e quindi trattarle con rispetto, con vivo interesse. Ma sicuramente è impossibile non venire toccati dalla loro morte.
Onestamente penso che sarei un traghettatore orribile, perchè sono troppo sensibile ed emotiva, dovrebbero cancellarmi tutti i sentimenti per rendermi efficiente. Essere un traghettatore è qualcosa che mi incuriosisce terribilmente, che ovviamente non vorrei mai provare sulla mia pelle, ma che mi affascina e mi fa domandare come sarebbe davvero essere non un umano, ma semplicemente un'entità portata nell'aldilà per fare solo del bene.
Tristan non è certo perfetto come traghettatore, lo dimostra molto spesso, in particolare con Dylan visto che per lei inizia a provare qualcosa e quindi va contro tutte le regole per lei. Nemmeno io sarei una perfetta traghettatrice, anzi totalmente l'opposto, ma al suo posto cosa fareste? Anche voi cerchereste di distaccarvi dalle anime da proteggere? Anche voi finireste per innamorarvi di una di loro? Le opzioni sono infinite e non c'è un manuale pronto ad aiutarci al riguardo!




Avete seguito tutto il blogtour?
Ecco dove potete recuperare tutte le tappe!





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