lunedì 16 settembre 2019

Recensione "L'esploratore" di Katherine Rundell

Buona sera bookspediani.
Oggi vi porto insieme a me in una nuova avventura, cioè vi parlo del nuovo romanzo di Katherine Rundell.



Titolo: L'esploratore
Autore: Katherine Rundell
Editore: Rizzoli
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 3 Settembre 2019


Mentre sorvola la foresta amazzonica, un piccolo velivolo precipita per un malore del pilota. I quattro ragazzini a bordo sono illesi. Presto si rendono conto di essere soli: non ci sono adulti nei paraggi, nessuno a cui chiedere aiuto. Sta a loro trovare di che nutrirsi e proteggersi. Quando in una scatolina di tabacco scoprono una mappa che indica un misterioso punto X, si avventurano sul fiume a bordo di una zattera improvvisata. Il viaggio è più travagliato del previsto e, una volta arrivati alla meta, i quattro si trovano davanti una città abbandonata. Tra le rovine abita un uomo vestito in modo strano e loro cominciano a chiamarlo l’esploratore.



IL MIO VOTO



Katherine Rundell è una delle mie autrici preferite quando si parla di romanzi per ragazzi, ho letto praticamente tutto quello che ha scritto e mai una volta sono rimasta delusa dalle sue storie, e ovviamente anche questa volta ha avuto occasione di riconfermare il suo talento, osando forse un poco più del solito e dando vita ad un romanzo davvero unico e diverso, che ci fa immergere nella natura e ci insegna sia a temerla che ad amarla, e questo lo sanno bene i quattro personaggi di questa incredibile avventura. Lila, Max, Fred e Con sono quattro ragazzini di undici e dodici anni, tranne Max che ne ha solo cinque, che stanno viaggiando su un aereo pronto a portarli a casa, in Inghilterra, ma che sfortunatamente non arriva a destinazione poichè precipita e lascia i quattro ragazzi in balia di loro stessi, salvi certamente, ma senza nessun adulto e soprattutto senza cibo o acqua, attorno a loro c'è solo la natura e la bellezza, ma anche i pericoli, che nasconde. E' proprio la totale assenza degli adulti, almeno al principio, che rende questo romanzo davvero particolare, poichè i quattro ragazzi si ritrovano in primis a dover andare d'accordo, ma in secondo luogo a capire come sopravvivere e come tornare a casa, alla civiltà. Ovviamente non è facile, così come è normale avere paura, ma quando capiscono che la soluzione perfetta è costruire una zattera per andarsene e dirigersi in un luogo ancora più ignoto, che sembra chiamarli a gran voce, dopo il ritrovamento di una mappa, non possono certo sapere che è quello l'inizio della loro più grande avventura.


Dei quattro personaggi principali è facile amare quasi immediatamente Fred, colui che spesso prende le redini di tutto e non si arrende davanti a niente, cerca sempre nuove soluzioni e ovviamente cerca di sdrammatizzare la situazione. Al contrario è difficile legare con Max, che è quello leggermente più lamentoso e anche più in difficoltà, visto che è un bambino molto piccolo, fortunatamente ha accanto a sè sua sorella Lila, la quale si prende costante cura di lui e fortunatamente ha una buona conoscenza della natura, un elemento da non sottovalutare specie se immersi in un territorio che non si conosce e che non si sa se potrebbe offrire salvezza o peggio. Ovviamente Lila è una ragazza molto dolce e disponibile ad aiutare gli altri, anche se la sua priorità è suo fratello e lei mi è piaciuta davvero tanto, ha dato al gruppo un fantastico contributo. Così come lo ha dato Con, una ragazza che si presenta fin da da subito come solitaria e scostante, ma che ovviamente finisce per legarsi a questo gruppo improbabile di piccoli esploratori. I ragazzi di fatto sono esploratori nel vero senso del termine, perchè ogni ogni fanno una scoperta nuova e questo non fa che arricchirli, anzi la natura stessa è una grande protagonista in questo romanzo. Così come non si può non nominare l'esploratore per eccellenza. I quattro ragazzi infatti, guidati dalla mappa, incappano in una città deserta e molto antica, in cui vive un solo uomo che non vuole avere niente a che fare con loro, che non gli rivela neppure il proprio nome, e pere questo viene chiamato dai quattro ragazzi semplicemente l'esploratore.


Katherine Rundell quindi in questo romanzo ci porta nella foresta Amazzonica, un luogo a tutti gli effetti incantevole quanto sconosciuto, pieno di insidie, e mette al suo interno quattro ragazzini che durante queste giornate lontano dal mondo e dall'umanità subiranno una grandissima trasformazione, poichè da bambini diventeranno adulti in grado di sopravvivere senza l'aiuto di nessun altro, ma anche in grado di trovare cibo per restare in vita e in grado di distinguere quello che può fare loro male e quello che invece può essere importante per la loro sopravvivenza, qualcosa che devono trovare e cacciatore con le proprie forze, perchè non c'è nessuna merendina o nessuna dispensa a portata di mano che li possa aiutare. Questo quindi ci fa anche capire il rapporto che l'uomo ha con la natura, qualcosa che spesso si da per scontato o che non si è interessati a conoscere, ma che in questa lettura è fondamentale. L'esploratore quindi è un titolo tremendamente azzeccato per via dell'uomo che i ragazzi trovano nella città disabitata, si riferisce anche agli stessi ragazzi che sono costretti a conoscere da zero un posto per poter sopravvivere e quindi esplorare quello che li circonda.
Ma allo stesso tempo è il lettore stesso un'esploratore, poichè curioso di scoprire come si evolverà la storia.


Katherine Rundell ancora una volta si riconferma un'autrice incredibile, che non sceglie mai protagonisti a caso, ma personaggi che sanno trovare il proprio posto nel mondo e soprattutto che non si fermano davanti a nulla. I suoi personaggi vengono messi costantemente alla prova, fa parte del resto della loro crescita e della loro formazione, qualcosa che vediamo benissimo anche in questo romanzo.
Lo stile dell'autrice non si smentisce neanche questa volta, è molto semplice e fluido, la Rundell infatti vuole che il suo pubblico sia prettamente giovanile, tuttavia ritengo che anche i lettori più grandi riescano ad apprezzare molto i suoi romanzi e io sono assolutamente tra questi, non appena avvisto un suo nuovo titolo, sono pronta a divorarlo. Questa volta a completare la storia e a renderla ancora più suggestiva ci aiutano le illustrazioni di Hannah Horne, che illustra la prima pagina di ogni nuovo capitolo facendo capire la direzione che questo intraprenderà, così come ogni capitolo termina con il disegno di un insetto, inserito apposta per far comprendere ancora di più il contatto con la natura non solo per i personaggi, ma anche per il lettore.


Le tematiche che affronta sono sempre estremamente originali e lo fa sempre con una grazia disarmante: in questo caso si parla di scoprire un mondo completamente nuovo, infatti mi è capitato pochissime volte di trovarmi in una storia ambientata in Amazzonia e questo rende la lettura ancora più interessante perchè non solo i personaggi non sanno cosa aspettarsi, non lo sa nemmeno il lettore.
E' interessante tuttavia la sua scelta di prendere quattro ragazzini e isolarsi dall'umanità, facendoli crescere nei giorni che passano a cercare di sopravvivere, offrendo loro una rara lezione: che si può sempre contare sulle proprie forze. Ma come l'autrice ha fatto in fretta a togliere la società dalla storia e quindi il rapporto tra adulti e bambini, fa presto ad inserirlo quando introduce la figura dell'esploratore e questo da modo inizialmente di vedere l'uomo che non è più abituato a passare del tempo in compagnia di qualcuno, per cui lo vediamo burbero e distante, ma poi finisce per affezionarsi ai ragazzi, anche se lascia loro spazio per continuare la loro crescita e la loro esperienza, indicando loro la strada giusta da seguire, ma lasciando tutto il resto nelle loro mani. Ed infine non si può dimenticare la natura, un qualcosa che spesso diamo per scontato e che in questo romanzo non possiamo che ammirare e temere allo stesso tempo, ma che ci regala un viaggio in prima linea alla scoperta di un mondo nuovo.
L'esploratore quindi è un romanzo tutto da esplorare, attenzione però: si rischia di perdersi tra le storie di questo libro e di non voler più tornare indietro.









si ringrazia la casa editrice
per la copia omaggio

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