martedì 17 settembre 2019

Review: "La corte di Ali e Rovina" di Sarah J. Maas

Buon salve bookspediani.
Eccomi pronta a parlarvi di "La corte di Ali e Rovina", il capitolo finale della trilogia fantasy creata da Sarah J. Maas che esce proprio oggi in libreria.



Titolo: La corte di ali e rovina
Autore: Sarah J. Maas
Editore: Mondadori
Genere: Fantasy
Data di uscita: 17 Settembre 2019


Feyre è determinata a raccogliere il maggior numero di informazioni possibile sui piani di Tamlin e del Re di Hybern che minacciano di mettere Prythian in ginocchio. Per questo si è separata dall'uomo che ama e ha fatto ritorno alla Corte di Primavera. Ma per poter portare a termine il suo piano, dovrà tessere una fitta trama di inganni e tenere a bada il suo desiderio di vendetta. Sa bene, infatti, che un solo passo falso potrebbe condurre non soltanto alla sua rovina ma a quella di tutto il suo mondo. La ragazza sa anche che il Re di Hybern non si fermerà davanti a nulla, perciò, a mano a mano che la guerra si avvicina, dovrà decidere di chi fidarsi e cercare alleati nei posti più inaspettati.

IL MIO VOTO


Esce oggi in tutte le librerie la conclusione di una delle serie più chiaccherate degli ultimi tempi, una di quelle serie che non si possono non leggere almeno una volta nella vita, perchè capace di dare davvero tanto. La serie iniziata con La corte di rose e spine, un retelling della Bella e la Bestia, ha piano piano preso forma e si è evoluta in qualcosa di più, una storia unica soprattutto grazie a Feyre, la protagonista femminile, e la sua controparte maschile, Rhysand. Se il primo volume era qualcosa di incantevole, per me il secondo libro è stato tremendamente perfetto e, per come si era concluso, la voglia di leggere questo libro e soprattutto di vedere sarebbe terminata questa prima trilogia, era decisamente alle stelle. Quello che è chiaro è che Sarah J. Maas aveva l'intenzione di chiudere un cerchio, esattamente come lo aveva iniziato, una scelta decisamente interessante, ma che messa in pratica secondo me non ha funzionato completamente. All'inizio di questo libro troviamo Feyre dove tutto il suo percorso ha avuto inizio: nella Corte della Primavera. Questa volta però le sue intenzioni non sono più quelle di aiutare Tamlin, ma di annientarlo e di passare tutte le informazioni che ha al suo compagno, Rhysand, ma anche al suo pari, visto che ora Feyre è a tutti gli effeti la Signora Suprema della Corte della Notte. E questa parte senza ombra di dubbio funziona, sia perchè assistiamo ad una Feyre che si finge di nuovo innamorata di Tamlin ma che non fa che comunicare il suo odio per lui e il suo desiderio di tornare finalmente a casa.
Quello che spicca è il suo rapporto con Lucien, con il quale si è sempre sentita vicina e infatti le dispiace fingere con lui, perchè non ha troppe colpe di quello che è successo.


La corte di ali e rovina è il libro più lungo della serie, il quale conta quasi settecento pagine, e dopo un inizio promettente, non ci si può che aspettare ancora di più dalla storia, poichè di fatto il secondo libro ci ha preparato ad una nuova guerra da affrontare e questa non può che essere la protagonista di questo capitolo finale. Sarah J. Maas però insiste un po' troppo nelle strategie di guerra e nelle macchinazioni per essere pronti, nella preparazione e nel cercare quante più alleanze possibili, cosa che non fa che riportare nero su bianco personaggi che già abbiamo conosciuto come i Signori Supremi delle altre corti, ma che di fatto smorza l'entusiasmo del lettore, che invece si aspetta molta più azione e molta più tensione. A mio avviso Sarah J. Maas era pronta a donarci una grande conclusione, che però non ha pienamente funzionato, poichè lei spesso si perde durante la narrazione e porta in campo problemi che non c'entrano nulla con la situazione attuale e soprattutto non lascia occasione ad alcuni personaggi di redimersi. Del resto questa trilogia è incentrata su Feyre e Rhysand e non c'è pericolo che questo cambi fino alla fine, sono sempre loro sotto i riflettori, tuttavia se nei primi due capitoli si tifava appieno per loro, in questo ovviamente si leggono con piacere le loro scene, ma anche il troppo a volte stanca. L'errore forse è stato essere troppo sicuri che questa coppia sarebbe piaciuta in tutti i modi, tuttavia mettendola sempre sopra tutto, rischia di rovinare tutto il percorso che l'autrice aveva costruito.


Feyre e Rhysand, come vi dicevo, restano i personaggi principali di questa prima trilogia creata dall'autrice, personaggi che a me sono piaciuti fin dall'inizio ma che in questo volume non ho mi hanno convinto del tutto. Feyre resta sempre una protagonista che è pronta a tutto pur di salvare la situazione e di proteggere gli altri, in questo caso non si parla solo delle sue sorelle ma della sua famiglia, quella che è diventata la Corte della Notte e il suo cerchio di amici quali sono Cassian, Mor e Azriel. Per questo si sacrifica ancora una volta e si allontana da loro per scoprire i piani del Re di Hybern e questo significa restare con Tamlin alla Corte della Primavera. Presto però Feyre trova un grande alleato in Lucien, un personaggio forse troppo sottovalutato e che diventerà sicuramente più importante nella seconda trilogia della serie. Feyre è quindi sempre quella che si mette in gioco, che rischia il tutto per tutto e che non ha paura di niente, almeno in apparenza. Ma anche Rhysand è uguale a lei, non si fa problemi ad esser in prima linea sul fronte di guerra, ha sacrificato tutto già una volta ed è pronto a farlo di nuovo. Presi separatamente quindi questi due personaggi sono fantastici, è quando stanno troppo tempo insieme che si annullano quasi, abbandonano la loro persona per essere costantemente dolci l'uno con l'altra, cosa che ovviamente si apprezza, ma fino ad un certo punto, stiamo parlando comunque di una storia che si sta preparando ad una grande guerra, per cui è giusto combatterla con l'amore, ma anche con qualcosa di più che semplici tattiche o scelte di alleanze.


Visto che La corte di ali e rovina è l'ultimo libro dedicato principalmente a Rhysand e Feyre, la Maas giustamente ha cercato di trovare il tempo di approfondire un po' di più gli altri personaggi che poi andranno ad essere i protagonisti della nuova trilogia. Tra questi spiccano Nesta e Elaine, le sorelle di Feyre, di cui è impossibile non innamorarsi della seconda perchè, nonostante la sua nuova situazione di Fae, è pronta a combattere per una specie che non conosce ancora, ma anche per proteggere gli umani, quello che era fino a poco tempo prima. Nesta invece è un personaggio che si ama o si odia, io personalmente non ho ancora capito i miei sentimenti per lei, tuttavia sono pronta a riconoscere che hai i suoi momenti e che ha le potenzialità per essere un bel personaggio. Lucien sicuramente è quello che più cambia, colui che finalmente ha una scelta su cosa fare del suo futuro e che è chiamato a prendere decisioni davvero difficili. Ovviamente non possono mancare i personaggi che abbiamo conosciuto e amato nel capitolo precedente, ossia Cassian, Mor e Azriel, di cui veniamo a conoscenza di ulteriori avvenimenti del loro passato e che quindi interessano il lettore perchè sempre desideroso di nuove informazioni, anche perchè la loro presenza permette di focalizzarsi un po' meno su Feyre e Rhysand. Tra tutti io onestamente non vedo l'ora di leggere la storia dedicata a Cassian e alla sua compagna, spero vivamente che la Maas non deluda, perchè lui e Nesta non possono che fare faville.


Sarah J. Maas è un'autrice molto brava, che spesso si dilunga e si perde durante la storia, ma che è in grado di offrire trame davvero interessanti e originali, con personaggi che non sono mai quello che sembrano e che finiscono per farci immancabilmente innamorarci di loro. Quello però che non sa fare è concludere bene una storia, infatti fino al capitolo precedente, questa era una serie perfetta, certo con le sue pecche, ma un qualcosa di davvero unico e speciale, che io ho amato e che ho consigliato in lungo e in largo. In questo libro è come se avesse voluto dire troppo e niente, ha passato troppo tempo a raccontare al lettore i preparativi di una guerra quasi impossibile da vincere e alla fine l'ha liquidata in poche pagine, come se fosse più importante la teoria della pratica, e questo non può che lasciare una punta di amaro in bocca, perchè senza dubbio ci si aspettava di più.
Io personalmente questo capitolo della serie l'ho rivalutato perchè davvero sembra che a scriverlo sia stata un'altra persona, e non so se questo ha a che fare con la traduzione italiana oppure con il fatto che sono passati un paio di anni dalla mia ultima lettura, quello che è certo è che non mi ricordavo una storia del genere e nella mia lingua lo stile della Maas mi è sembrato ancora più pesante del solito.
La serie de "La corte di rose e spine" è certamente una serie che merita di essere letta, sia per i suoi pro che per i suoi contro, perchè ha certamente cambiato il mondo del fantasy, tuttavia alla fine di questo libro non si può che rimanere un poco delusi perchè ci si aspettava tanto di più.





Ecco a voi le altre recensioni di oggi:





si ringrazia la casa editrice
per la copia omaggio
















Nessun commento:

Posta un commento