mercoledì 30 ottobre 2019

Blogotur "Noi contro di voi" di Fredrick Backman - L'hockey sul ghiaccio: passione e lacrime


Buon salve bookspediani.
Oggi vi porto anche la tappa del blogtour dedicata al nuovo romanzo di Fredrick Backman, uscito per Mondadori.





Noi contro di voiIL ROMANZO



Titolo: Noi contro di voi
Autore: Fredrick Backman
Editore: Mondadori
Genere: Fiction
Data di uscita29 Ottobre 2019

TRAMA: 

Björnstad – la città degli orsi – è piccola e sperduta in mezzo ai boschi della Svezia: al centro della vita dura e monotona della comunità c’è la passione per la locale squadra di hockey. Per questo, è davvero un colpo bruttissimo quando il team viene smantellato e i giocatori passano nelle file degli stra rivali di Hed. Il club sembra destinato al fallimento, ma grazie alle oscure manovre di un politico abile e senza scrupoli rinasce. Viene ingaggiato un inatteso e sorprendente allenatore, e a mano a mano prende forma una nuova squadra, costruita attorno a giovani promesse come il velocissimo Amat, Benji il lupo solitario e Vidar il piantagrane. È inevitabile che i vecchi legami dentro e fuori dal team si rompano e se ne formino altri, imprevedibili, mentre la rivalità con Hed diventa sempre più aspra. Ma prima che finalmente venga giocata la partita più attesa, quella che vale un’intera stagione, più di un abitante di Björnstad sarà morto, e la gente di entrambe le città si vedrà costretta a chiedersi se, dopo tutto quello che è successo, il gioco che amano potrà mai tornare a essere qualcosa di semplice e innocente.



L'HOCKEY SUL GHIACCIO:
PASSIONE E LACRIME



In Italia l'hockey non è uno sport molto diffuso, per cui è impossibile capire cosa ci può essere dietro, è difficile capire quanti sforzi e quanti sacrifici si fanno per allenarsi e per dare il meglio di sè non solo come individuo, ma come squadra. A prima vista, può sembrare semplice giocare ad hockey, del resto basta saper pattinare e avere un'asta in mano, quanto può essere complicato? Ma per Björnstad – la città degli orsi, una cittadina sperduta in mezzo ai boschi della Svezia, l'hockey è tutto. Non è solo uno sport, è sinonimo di unione, di squadra. Esso non riguarda solo i giocatori, che danno sempre il meglio per cercare di vincere, ma coinvolge tutta la comunità, nel bene e nel male. La cultura dello sport in America, ma così come anche nel resto dell'Europa, è totalmente diversa dalla nostra: tranne il calcio, in Italia raramente si può coltivare una passione sportiva all'università, viene bollata quindi come un hobby che viene relegato al tempo libero, sperando che prima o poi capiti la giusta occasione per trasformarlo in una professione. Per Björnstad lo sport, ma più specificamente parlando l'hockey, viene descritto come il primo amore, qualcosa di cui ci si innamora e che non ci lascia mai nel tempo, anche se a volte le priorità diventano altre. Essere in una squadra di hockey significa allenarsi duramente, dare sempre il meglio e quindi metterci sudore e sangue pur di battere ogni record. Ma fare parte dell'hockey significa anche dover rendere conto delle proprie azioni, perché si è sotto gli occhi di tutti e si viene giudicati costantemente, si è visti quasi come eroi e questi non possono fallire, non possono essere imperfetti.


For the beginner hockey player, a sport like hockey can be overwhelming. If you’re still ready to give the game a try, this checklist is for you.Eppure qualcosa è successo, qualcosa che fa pensare che gli eroi non esistano perchè un giocatore di hockey è stato accusato di stupro e a rimetterci non solo è stata tutta la squadra, ma la comunità stessa. Ora infatti non solo la squadra è divisa, ma è la cittadina stessa ad esserlo e senza una comunità solida, non si può essere uniti: ecco perchè la squadra di hockey viene sciolta come se nulla fosse, come se tutti fossero colpevoli. Il destino quindi degli altri ragazzi è nelle mani della squadra di Hed, quella che è sempre stata considerata la rivale numero uno e che ora invece diventa casa loro. Ecco quindi che ancora una volta torna il senso di comunità, il senso di dovere verso la propria passione che deve avere la meglio sull'astio verso gli altri giocatori. Giocare ad hockey del resto vuol dire divertirsi, vuol dire intrattenere gli spettatori che si fermano a vedere la partita, significa costruirsi il proprio futuro e unire tutti coloro che tifano per la propria squadra. Per quanto sia uno sport violento, la rabbia viene solitamente controllata sul campo perchè si vive di adrenalina e per la vittoria, non si va solitamente a minare l'avversario. Ma quando l'avversario diventa il proprio compagno di squadra, bisogna compiere una scelta per la propria comunità, ossia cercare di essere uniti tra loro. Più la prima partita si avvicina, più l'aria tra gli abitanti si fa tesa e soprattutto non perdona. Ad un certo punto quindi viene ovvio chiedersi se questo sport, questa passione a cui si dà tutto ossia tempo, sudore e lacrime, vale davvero il sacrificio e può essere considerato davvero per quello che è: uno sport che unisce oppure qualcosa di più pericoloso.



Non perdetevi le altre tappe!






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