venerdì 25 ottobre 2019

Recensione "Invisibile" di Eloy Moreno

Buon salve bookspediani.
E' arrivato il momento di parlarvi di una delle lettura più belle di quest'anno, almeno per me, ossia  "Invisibile" di Eloy Moreno.

Invisibile

Titolo: Invisibile
Autore: Eloy Moreno
Editore: Mondadori
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita8 Ottobre 2019



Questa storia comincia con un ragazzo che prende il suo zaino, scende le scale e si incammina verso scuola. Sarebbe potuto essere un venerdì come tanti, se non ci fosse stato il compito di matematica all'ultima ora. E se, in quell'occasione, il ragazzo avesse dato un'altra risposta forse le cose sarebbero andate diversamente. Ma quella risposta gli cambia la vita.
Da un giorno all'altro, il suo mondo si popola di mostri: mostri che se ne vanno per poi tornare, mostri che feriscono, umiliano, sbeffeggiano. Mostri che guardano, che girano la testa dall'altra parte. Il ragazzo sente crescere dentro di sé la rabbia e l'odio, ma non sa come buttare fuori il fuoco che gli brucia dentro. Vorrebbe trasformarsi in un supereroe: come loro, vorrebbe avere un potere, un potere molto grande, capace di impedire che gli si faccia di nuovo del male.
E alla fine quel potere lo trova.
L'invisibilità.

IL MIO VOTO


Mi sono innamorata a prima vista di questo libro, dalla trama prometteva di raccontare una storia che arrivava dritto al cuore e, visto la tematica, non potevo perdermelo. Quando ho iniziato a leggerlo mi sono trovata inizialmente disorientata poiché il principio è la fine: ci troviamo davanti ad un ragazzo che ha subito un significativo incidente, sappiamo che ora finalmente la sua famiglia gli sta accanto e che è ritornato visibile, lui che sa benissimo di avere il potere dell'invisibilità. Questo ragazzo ogni notte si sveglia in preda agli incubi, circondato da mostri che non lo lasciano in pace e, per capire cosa gli è accaduto bisogna tornare al principio, a quel momento in cui tutto è cambiato per lui. E' facile, a posteriori, pensare a cosa si sarebbe potuto fare per far andare le cose diversamente, ma questo perché ormai si è consapevoli di cosa ha comportato quella determinata azione. Per il nostro protagonista è iniziato tutto con un compito in classe, quando si è rifiutato di passare la sua verifica al compagno, scatenando la furia del ragazzo non per l'ennesima insufficienza che avrebbe preso, ma perché gli ha detto di no e così facendo ha minato la sua potenza, ha osato dire quella parola che ormai da anni non sentiva più. Da quel momento per il nostro protagonista iniziano ad apparire mostri che inizialmente nascono per ferire, per vendetta, ma poi, quando il nostro protagonista non reagisce, diventa un vero e proprio divertimento, un gioco di potere per sentirsi importanti e invincibili alle spese di un altro.


Quello che nasce come un romanzo in principio confuso, inizia piano piano a delinearsi come la storia di un ragazzo come tanti, un ragazzo che ha degli amici, ha addirittura una cotta per una sua migliore amica, ha una famiglia amorevole e con cui ama passare del tempo, soprattutto con la sorellina Luna, un ragazzo che ama la scuola e ama studiare, a cui riesce spesso facile superare brillantemente i compiti in classe, un ragazzo quindi a cui da un giorno all'altro cambia totalmente la vita. Quel no detto quasi senza pensarci innesca una reazione imprevedibile perché quella risposta fa si che il nostro protagonista passi dall'essere un ragazzo come tanti ad un ragazzo spaventato, completamente terrorizzato di uscire di casa, di usare il cellulare per paura di trovare minacce. Quel ragazzo diventa un bersaglio per la rabbia di un bullo che lo imbarazza in ogni modo possibile, gli lascia cicatrici sia esterne come per esempio nella schiena quando continua a tirargli gessetti, ma anche e soprattutto interne perché il ragazzo si sente sempre più solo, nessuno muove un dito per aiutarlo e quello che è peggio è che nemmeno la sua famiglia si accorge che c'è qualcosa che non va. Il ragazzo vive quindi circondato da mostri e sogna di essere un supereroe che affronta questi mostri, e più continua a subire e più desidera essere ignorato per evitare di essere sempre sotto ai riflettori, fino a che un giorno succede davvero: diventa invisibile, altrimenti non si spiegherebbe come i suoi amici non capiscano quanto sta male, così come la sua famiglia ma soprattutto deve essere l'unica spiegazione se i mostri lo lasciano in pace. E ora che è invisibile, non può che voler essere visto di nuovo, perchè se c'è una cosa di cui ha bisogno, è di essere considerato.


Quello che inizialmente spiazza è la scelta dell'autore di raccontare questa storia secondo tre punti di vista diversi, che al principio si faticano a distinguere perché non si conoscono le loro identità e quindi non si comprende il nesso tra questi tre personaggi. Più però si va avanti con la lettura più si comprende il ruolo di queste tre voci narrative, la necessità che queste tre persone così diverse, eppure unite dallo stesso destino, debbano dare la loro versione dei fatti ossia quindi ci troviamo davanti ad una donna che comprende la situazione del protagonista, assiste alle sue continue umiliazioni ed è l'unica che cerca di combattere per lui, ci aspetta ovviamente in prima persona il punto di vista del protagonista, un ragazzo così tenero che verrebbe voglia di difendere dal mondo intero, e ci aspetta anche il punto di vista di MM, il cattivo della situazione, il bullo che rende un inferno la vita degli altri per sopperire alla mancanza di amore nella sua. E' quindi geniale, a questo punto, la scelta di raccontare questi tre punti di vista così forti e in netto contrasto tra loro, che fanno capire il punto di vista di ogni personaggio e aiutano a comprendere MM, anche se certamente non giustificano il suo comportamento, ma è comunque una decisione realistica far vedere entrambe le facce della stessa medaglia e quindi il bullo e chi invece viene bullizzato.
Diventa quindi chiaro che la scelta dell'autore di nascondere quasi le identità dei suo personaggi, utilizzando qualche riferimento ai nomi, ma nulla di troppo specifico, è dettata dal fatto che tutti in questo modo possono immedesimarsi appieno in questa storia, come è giusto che sia.


Eloy Moreno con questa storia affronta una tematica che purtroppo coinvolge tutti e che è qualcosa che si affronta ogni giorno, ossia il bullismo. Il suo stile molto semplice, chiaro e diretto, permette di leggere questo romanzo ad ogni età e, se per i giovani adulti questo libro a mio avviso dovrebbe entrare di diritto tra le letture obbligatorie da fare durante l'anno scolastico, per gli adulti è un vero e proprio pugno allo stomaco perché proprio a causa di tanta semplicità e naturalezza, non si può che soccombere al potere e al significato di questa storia. Personalmente penso di aver iniziato a piangere una volta raggiunte le prime cento pagine e, da quel momento, fino alla fine del romanzo non ho più smesso tanto ero emotivamente coinvolta nella storia. Non è stato leggere di tutte le torture subito dal nostro protagonista a farmi male, è stato il fatto che nessuna delle persone a lui care facesse qualcosa per aiutarlo e soprattutto che, mentre lui piano piano scompariva e diventava sempre più piccolo, sempre più spaventato e sempre più chiuso, la sua famiglia non si sia accorta di nulla. Non è facile parlare di bullismo, chi lo subisce ha troppa paura di parlare e di peggiorare la situazione per farsi avanti e quindi si spera che, con il tempo, la situazione migliori, anche se molto spesso la conclusione si ottiene solo tramite una tragedia. Chi invece è un bullo si crede intoccabile, è quasi un vanto per lui fare del male, per sopperire alla mancanza di attenzioni e affetto della propria famiglia, tuttavia si può cercare di comprenderlo ma non di giustificarlo e questo romanzo insegna proprio questo: affronta varie forme di bullismo e ogni parola scritta diventa preziosa per il lettore perché in grado di portare a riflettere anche sulla propria, di storia.


Accostato al tema del bullismo si aggiunge quello dell'invisibilità: il nostro protagonista, stanco di dover sopportare le continue umiliazioni, le continue ferite e le prese in giro, arriva a desiderare di avere dei super poteri per combattere tutti quei mostri che ormai popolano non solo le sue giornate, ma anche le sue notti a causa degli incubi che continua ad avere per colpa loro. Quei mostri infatti lo fanno stare male e lo costringono ad allontanarsi dagli amici perché non può sopportare di farsi vedere così debole ai loro occhi, lo costringono ad allontanarsi dalla tecnologia perché trova sempre nuovi messaggi a tormentarlo o video o foto imbarazzanti che non può più vedere dal male che gli fanno, e soprattutto lo costringono ad essere sempre sull'attenti, non più libero di godersi la sua adolescenza. Quei mostri arrivano addirittura a fargli desiderare di essere invisibile e, quando per qualche strano mistero accade, non potrebbe sentirsi in modo più sbagliato. Il nostro protagonista non è diventato in qualche modo un supereroe, ma ancora una volta è una vittima e questa volta la colpa non è di un bullo, ma dell'indifferenza degli altri, dell'indifferenza dei compagni che si divertono alle sue spalle e che non fanno nulla per aiutarlo perchè tanto non riguarda loro da vicino, quegli amici che non sono coraggiosi abbastanza da stargli accanto perchè non sanno come comportarsi e quegli stessi genitori che dovrebbero proteggerlo ma sono occupati dalla loro routine per accorgersi del suo malessere. Tra tutte le persone in grado di aiutarlo, solo una si fa avanti. E quindi questo ci fa capire che essere invisibile non è un super potere, è la peggiore condanna che possa capitare, perchè significa non essere visto, amato o aiutato da nessuno, ed è forse peggio che venire bullizzato, fa decisamente più male sapere di non valere nemmeno lo sforzo di essere considerato dagli altri.


Invisibile di Eloy Moreno non è semplicemente un libro sul bullismo, è il libro su questa tematica così delicata, una storia toccante che viene raccontata in maniera così semplice, eppure così efficace da penetrare fin dentro l'anima. Dopo essermi ripresa da questa lettura, e quindi dopo aver pianto tutte le mie lacrime per quanto bella ma dolorosa questa storia, non ho potuto fare a meno di consigliarla a quante più persone possibili, perché sono dell'opinioni che libri del genere debbano essere letti davvero da tutti, per far comprendere ancora meglio cosa è il bullismo e cosa significa venire bullizzati, non è semplicemente qualcosa di passeggero, come tanti lo bollano, che potrebbe passare col tempo. E' un fenomeno sempre più diffuso che spesso rende anche impossibile continuare a vivere, tanto si è arrivati allo stremo di quella determinata situazione, e non è mai da sottovalutare.
Eloy Moreno ha una dote incredibile di entrare sotto pelle con la sua storia, una volta superate le prime pagine che possono risultare confusionarie, ma poi sanno diventare anche fin troppo chiare, e io mi sono innamorata perdutamente sia della sua prosa che del suo libro, uno dei migliori che io abbia letto quest'anno, e quindi non posso che spingervi a leggerlo, credetemi ne vale davvero la pena e può aiutare non solo chi viene bullizzato, ma anche chi non lo subisce in prima persona perché può spingerlo a smettere di fare finta di nulla e ad agire, aiutando così chi non riesce ad aiutarsi da solo. Non ho altro da dire, se non che mi porterò per sempre questa lettura nel cuore.




si ringrazia la casa editrice
per la copia omaggio.






1 commento:

  1. Pure io ho letto questo libro e mi è piaciuto molto, me l'ha consigliato la mia professoressa e mi ha appassionato così tanto che sono riuscita a leggerlo in due giorni! (Cosa molto strana per me, solitamente per leggere un libro di 100 pagine impiego come minimo uma settimana). Mi trovo alla perfezione con ciò che hai scritto e ho apprezzato molto lo stile della recensione!

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