Buon salve bookspediani.
Oggi vi parlo di "Il mago di Oz" di Sébastien Perez e Benjamin Lacombe arrivato per Rizzoli in una splendida edizione che rende ancora più magica questa storia.
Titolo: Il mago di Oz
Oggi vi parlo di "Il mago di Oz" di Sébastien Perez e Benjamin Lacombe arrivato per Rizzoli in una splendida edizione che rende ancora più magica questa storia.
Titolo: Il mago di Oz
Autore: Sébastien Perez e Benjamin Lacombe
Editore: Rizzoli
Genere: Libri per ragazzi
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 1 Ottobre 2019
Quando si incontrano nel Paese del Mago di Oz, a tutti manca qualcosa: Dorothy non riesce a tornare a casa, l'uomo di latta non ha un cuore, al leone serve il coraggio e lo spaventapasseri, che ci racconta le loro avventure, è senza cervello. Intimoriti dal potere di Oz e delle streghe, troveranno in loro stessi ciò che cercavano altrove.
Il mago di Oz è una storia intramontabile, tutti bene o male sappiamo di cosa parla, eppure io devo ammettere di non averla mai letta per intero e quindi ho preso la palla al balzo, sfruttando questa uscita, per recuperare le mie lacune. La trama è presto detta: la storia ci viene presentata dallo spaventapasseri, una creatura nata per spaventare i corvi ma che presto comprende essere senza cervello e quindi in grande desiderio di averne uno perchè vuole essere come tutti gli altri, umano.
Nella sua strada lo spaventapasseri incontra Dorothy, una bambina che vuole tornare a casa ma non può farlo e quindi è alla disperata ricerca del Mago di Oz, un essere molto potente che potrà certamente realizzare il suo desiderio. Sentendo queste parole, lo spaventapasseri non può che aggregarsi a lei perchè spera di ottenere ciò che vuole. Al loro gruppo si aggiunge l'uomo di latta, un uomo formato da latta appunto che non ha più nulla di un essere umano e desidera un cuore. Per finire i quattro incappano in un leone, che conta sullo spaventare gli altri dal suo aspetto, ma che di fatto manca di coraggio. Tutti insieme arrivano ad Oz, al cospetto del Mago, il quale si rivela ben altro e quindi costringe i nostri protagonisti a trovare da soli ciò che cercano, ma soprattutto a guardare dentro di loro e a scoprire il loro valore, non solo quello di cui sono carenti.
Questa storia, ma soprattutto questa edizione, è una vera meraviglia. Non è solo la trama a colpire che, per quanto ormai sia un classico oppure una prima scoperta (come per me), lancia un messaggio davvero bellissimo, ossia il non focalizzarsi sui difetti e su quello che ci manca, ma incentrarsi su quello che si ha, perchè sono quelli i nostri punti di forza, ma sono anche le illustrazioni create da Benjamin Lacombe a rendere questo libro, a tutti gli effetti, indimenticabile. Lacombe infatti non solo rappresenta egregiamente su carta questa storia, ma è come se ci facesse sentire al suo interno, come se fosse il lettore stesso parte integrante di questa avventura, tanto sono vivide e realistiche le sue illustrazioni.
La lettura del libro può sembrare immediata per via delle poche pagine, appena un centinaio, e per via delle immagini super presenti, invece occorre molto più tempo di quanto si possa pensare perchè si è troppo incantati dalle illustrazioni e si finisce per perdersi al loro interno, avvinghiati quasi in un mondo che non si vuole più lasciare, in compagnia di personaggi che a poco a poco diventano degli amici e per questo si vuole restare ancora in loro compagnia, anzi non si vorrebbe lasciarli più.
Ognuno dei personaggi è un tassello importante della storia: Dorothy è certamente la vera eroina, colei che si ritrova sbalzata ad Oz e impossibilitata a tornare a casa, dalla sua famiglia. Fortunatamente a farle compagnia c'è il cane Toto, il quale non la abbandonerà nemmeno per un attimo. Dorothy è una bambina, ma la sua avventura ad Oz le permette di crescere a vista d'occhio, non tanto dall'esterno quanto dall'interno poichè comprenderà cosa è il buono e cosa è il cattivo, cosa significa venire ingannati ma soprattutto imparerà ad avere amici su cui contare e che le faranno capire che è importante quello che si è, con tutte le proprie imperfezioni. Lo spaventapasseri è il personaggio che più mi ha fatto tenerezza perchè vuole disperatamente essere come tutti gli altri e, nel mondo di oggi in cui la diversità ancora viene vista con occhi cattivi, è tremendamente interessante vedere che si vuole essere uguali a quello che si crede essere giusto, quando è invece importante essere se stessi, con pro e contro. Il leone senza il suo coraggio può essere un leone? Ma certamente si, è forse il personaggio che meno ha risaltato, ma che ha fatto capire che si può essere perfetti nella propria imperfezione.
E non può mancare l'uomo di latta, quell'uomo che vorrebbe a tutti i costi un cuore per tornare ad essere come prima, anche se è davvero il cuore a definirci? Il mago di Oz è il personaggio che fa da collegamento ai protagonisti, un'altra presenza incompresa che ha finto di essere chi non era perchè amato e lodato da tutti. Anche lui quindi rientra nella sfera dei personaggi imperfetti e quindi di quei protagonisti che vogliono a tutti i costi ciò che non hanno.
Il mago di Oz è senza ombra di dubbio un classico intramontabile, una lettura che una volta nella vita si deve fare e che io ho approfittato subito di questa edizione per farlo e non me ne sono pentita assolutamente, soprattutto per l'introduzioni delle illustrazioni di Benjamin Lacombe, che ha reso questa esperienza di lettura ancora più indimenticabile, decisamente totalizzante, creando un tutt'uno tra lettore e storia e facendolo quindi sentire parte integrante di essa. Spesso questi libri sono indirizzati ai ragazzi e proprio per questo motivo devo dire che letti dagli adulti sono ancora più disarmanti, proprio perchè scritti con una semplicità pazzesca che arriva dritto al cuore.
Non solo sono le illustrazioni e la cura di questa edizione a renderla una meraviglia, ma ancora una volta è il bellissimo messaggio che comunica: è giusto non avere tutto, è giusto essere imperfetti ma non dobbiamo vederci come mancanti di qualcosa, semplicemente come persone umane che devono fare leva sui propri punti di forza e uno tra questi è credere in se stessi e accettarsi per quello che si è.
Questa è una di quelle letture da avere sia per collezionismo sia perchè è semplicemente una storia che arriva dritto al cuore e che è destinata a rimanerci.
IL MIO VOTO
Nella sua strada lo spaventapasseri incontra Dorothy, una bambina che vuole tornare a casa ma non può farlo e quindi è alla disperata ricerca del Mago di Oz, un essere molto potente che potrà certamente realizzare il suo desiderio. Sentendo queste parole, lo spaventapasseri non può che aggregarsi a lei perchè spera di ottenere ciò che vuole. Al loro gruppo si aggiunge l'uomo di latta, un uomo formato da latta appunto che non ha più nulla di un essere umano e desidera un cuore. Per finire i quattro incappano in un leone, che conta sullo spaventare gli altri dal suo aspetto, ma che di fatto manca di coraggio. Tutti insieme arrivano ad Oz, al cospetto del Mago, il quale si rivela ben altro e quindi costringe i nostri protagonisti a trovare da soli ciò che cercano, ma soprattutto a guardare dentro di loro e a scoprire il loro valore, non solo quello di cui sono carenti.
Questa storia, ma soprattutto questa edizione, è una vera meraviglia. Non è solo la trama a colpire che, per quanto ormai sia un classico oppure una prima scoperta (come per me), lancia un messaggio davvero bellissimo, ossia il non focalizzarsi sui difetti e su quello che ci manca, ma incentrarsi su quello che si ha, perchè sono quelli i nostri punti di forza, ma sono anche le illustrazioni create da Benjamin Lacombe a rendere questo libro, a tutti gli effetti, indimenticabile. Lacombe infatti non solo rappresenta egregiamente su carta questa storia, ma è come se ci facesse sentire al suo interno, come se fosse il lettore stesso parte integrante di questa avventura, tanto sono vivide e realistiche le sue illustrazioni.
La lettura del libro può sembrare immediata per via delle poche pagine, appena un centinaio, e per via delle immagini super presenti, invece occorre molto più tempo di quanto si possa pensare perchè si è troppo incantati dalle illustrazioni e si finisce per perdersi al loro interno, avvinghiati quasi in un mondo che non si vuole più lasciare, in compagnia di personaggi che a poco a poco diventano degli amici e per questo si vuole restare ancora in loro compagnia, anzi non si vorrebbe lasciarli più.
Ognuno dei personaggi è un tassello importante della storia: Dorothy è certamente la vera eroina, colei che si ritrova sbalzata ad Oz e impossibilitata a tornare a casa, dalla sua famiglia. Fortunatamente a farle compagnia c'è il cane Toto, il quale non la abbandonerà nemmeno per un attimo. Dorothy è una bambina, ma la sua avventura ad Oz le permette di crescere a vista d'occhio, non tanto dall'esterno quanto dall'interno poichè comprenderà cosa è il buono e cosa è il cattivo, cosa significa venire ingannati ma soprattutto imparerà ad avere amici su cui contare e che le faranno capire che è importante quello che si è, con tutte le proprie imperfezioni. Lo spaventapasseri è il personaggio che più mi ha fatto tenerezza perchè vuole disperatamente essere come tutti gli altri e, nel mondo di oggi in cui la diversità ancora viene vista con occhi cattivi, è tremendamente interessante vedere che si vuole essere uguali a quello che si crede essere giusto, quando è invece importante essere se stessi, con pro e contro. Il leone senza il suo coraggio può essere un leone? Ma certamente si, è forse il personaggio che meno ha risaltato, ma che ha fatto capire che si può essere perfetti nella propria imperfezione.
E non può mancare l'uomo di latta, quell'uomo che vorrebbe a tutti i costi un cuore per tornare ad essere come prima, anche se è davvero il cuore a definirci? Il mago di Oz è il personaggio che fa da collegamento ai protagonisti, un'altra presenza incompresa che ha finto di essere chi non era perchè amato e lodato da tutti. Anche lui quindi rientra nella sfera dei personaggi imperfetti e quindi di quei protagonisti che vogliono a tutti i costi ciò che non hanno.
Il mago di Oz è senza ombra di dubbio un classico intramontabile, una lettura che una volta nella vita si deve fare e che io ho approfittato subito di questa edizione per farlo e non me ne sono pentita assolutamente, soprattutto per l'introduzioni delle illustrazioni di Benjamin Lacombe, che ha reso questa esperienza di lettura ancora più indimenticabile, decisamente totalizzante, creando un tutt'uno tra lettore e storia e facendolo quindi sentire parte integrante di essa. Spesso questi libri sono indirizzati ai ragazzi e proprio per questo motivo devo dire che letti dagli adulti sono ancora più disarmanti, proprio perchè scritti con una semplicità pazzesca che arriva dritto al cuore.
Non solo sono le illustrazioni e la cura di questa edizione a renderla una meraviglia, ma ancora una volta è il bellissimo messaggio che comunica: è giusto non avere tutto, è giusto essere imperfetti ma non dobbiamo vederci come mancanti di qualcosa, semplicemente come persone umane che devono fare leva sui propri punti di forza e uno tra questi è credere in se stessi e accettarsi per quello che si è.
Questa è una di quelle letture da avere sia per collezionismo sia perchè è semplicemente una storia che arriva dritto al cuore e che è destinata a rimanerci.
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