lunedì 11 novembre 2019

Recensione "La sorella di Echo" di Paul Mosier

Buongiorno bookspediani.
Oggi vi parlo di un'altra splendida lettura per ragazzi, ossia "La sorella di Echo" di Paul Mosier.

La sorella di Echo

Titolo: La sorella di Echo
Autore: Paul Mosier
Editore: Harper Collins Italia
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 31 Ottobre 2019


El è certa che sarà una settimana fantastica. È il primo giorno nella nuova scuola, quella dove desidera andare da sempre, e ha programmato tutto con cura: non rivelerà a nessuno il suo vero nome, in classe siederà nell’ultima fila e si farà presto un sacco di amici – così non avrà nemmeno il tempo di pensare a quanto si stanno divertendo i suoi vecchi compagni. Tutto andrà alla grande. Ma quando il papà passa a prenderla alla fine delle lezioni e le dice che la sua sorellina Echo è in ospedale perché le hanno trovato una malattia molto grave, le certezze di El si sgretolano in un secondo. El è disorientata e spaventata, e con i genitori concentrati su problemi ben più gravi dei suoi, non sa neanche con chi confidarsi. Non può nemmeno farlo con i nuovi compagni, con il rischio che possano compatirla o, peggio, vederla solo come “la sorella di Echo”. Poi conosce Octavius, l’unico in tutta la scuola che sembra capire davvero cosa sta passando. E a poco a poco, mentre cerca un modo per affrontare la nuova realtà, El scopre che tendendo alto il filo della speranza si possono superare anche gli ostacoli più insormontabili. 


IL MIO VOTO

La sorella di Echo è un romanzo che avevo adocchiato da un po' e i suoi continui ritardi ad uscire non hanno fatto altro che aumentare la mia voglia di leggerlo e infatti, una volta terminato, non posso che essere totalmente innamorata e allo stesso tempo devastata da questa storia. El è una bambina che vive con i genitori e la sorellina Echo, è una ragazzina che finalmente può iniziare la scuola dei suoi sogni e quindi è certa che tutto finalmente andrà per il verso giusto, a partire dalla possibilità di nascondere il suo nome, che la imbarazza così tanto, e di essere semplicemente El. Al principio il suo piano sembra andare alla grande, ma il suo primo giorno viene presto interrotto dal padre che le comunica una terribile notizia: Echo ha una malattia molto grave e ha bisogno di tutto il supporto possibile. Improvvisamente quindi tutto riguarda Echo e El non è gelosa delle attenzioni che ha la sorella, perchè sa che per lei non deve essere facile affrontare questa malattia, tuttavia non può fare a meno di notare che alla sorella tutto è concesso, mentre a lei no e ben presto El diventa semplicemente la sorella di Echo", la bambina malata, perdendo così la sua identità e non ha nessuno con cui parlarne, con cui sentirsi solo El. Tranne Octavius, un ragazzino che si insinua nella sua vita e prova a farle vedere la situazione attraverso una nuova prospettiva, una prospettiva in cui El è terribilmente fiera di essere la sorella di Echo, una bambina pronta a lottare per il suo futuro e pronta a non arrendersi davanti a nulla.


La scelta di Mosier è molto originale poichè, sebbene sia Echo la sorella malata e quindi quella che deve affrontare un lungo processo per poter sperare di guarire, è El ad essere al centro dell'attenzione, come se lui stesso sentisse il suo essere messa da parte dalla famiglia e volesse darle lo spazio per almeno parlare ai lettori della sua storia.
E' infatti lei che ci racconta come si sente, le emozioni che prova ad entrare in una scuola nuova, quella che ha sempre desiderato, e la sua voglia di farsi subito nuovi amici, la sua paura di far scoprire il suo nome, perchè se ne vergogna, e tutti i dubbi o le ansie che può avere una ragazzina. Non può certo immaginare che quel giorno verrà ricordato per sempre da lei come quello che ha cambiato per sempre la sua vita perchè è diventata nulla rispetto a Echo. Non solo El infatti vede molto meno la madre, che è sempre in ospedale con la sorella, ma è costretta a rinunciare alle sue attività preferite come il tennis poichè le cure di Echo costano tanto e i genitori non si possono permettere costi extra. Al tempo stesso però Echo può avere tutto, proprio perchè è la bambina malata, e questo manda in bestia El, che si vede messa in secondo piano senza nessuno con cui parlarne, perchè risulterebbe solo capricciosa ed egoista in un momento così delicato. Quello che El vuole tuttavia è essere semplicemente El, senza esser per forza solo "La sorella di Echo", eppure grazie ad Octavius e alla sua voglia di consolare El, imparerà che non c'è nulla di male ad essere anche la sorella di Echo.


La tematica della malattia non è certamente una novità, ma lo diventa quando è Mosier a trattarla, usando una bambina che dall'esterno sembra non capire davvero quello che sta affrontando e quindi fa sembrare tutto facile, come se questa nuova realtà fosse un divertimento, ma è ben più consapevole di quello che appare e quindi questo farci vedere la fragilità di Echo in determinati momenti è quello che tocca di più il lettore, che non può che notare che purtroppo nemmeno i bambini sono al sicuro da questo tipo di male e l'unica cosa che si può fare è pregare ed essere di supporto. Ma quello che l'autore fa non è solo mostrare la malattia e quello che può fare emotivamente ad una persona e alla sua famiglia, approfondisce anche il lato economico, una parte di cui spesso non si vuole parlare o che passa in secondo piano ma che, alla fine dei conti, è necessaria. E' sconvolgente infatti il costo esorbitante che chiedono gli ospedali per curare di fatto un malato che chiede solo una possibilità per il futuro ed è ancora più scioccante il fatto che una madre venga costretta a scegliere tra il proprio lavoro e il passare il tempo con la sua bambina in ospedale, cosa che non è certamente sconvolgente perchè al giorno d'oggi l'umanità non sta più di casa e quindi i capi non fanno che guardare al proprio interesse, senza tenere in considerazione che si preferirebbe mille volte andare al lavoro piuttosto che vedere la propria figlia in un letto di ospedale senza sapere se supererà questa malattia oppure no. Ma dove viene a mancare empatia da una parte, arriva da un'altra: l'intera comunità infatti cerca di aiutare la famiglia di Echo e questo non può che commuovere nel profondo.


La sorella di Echo è una lettura profondamente toccante, in grado di mostrare ogni lato della medaglia che riguarda l'affrontare una malattia dura e difficile come può essere quella di Echo e che fa vedere come l'unione fa certamente la forza e quindi come tutto sia molto più facile se affrontato insieme. Paul Mosier parla con molta semplicità di questo argomento e ovviamente lo in maniera molto diretta, per cui è questo a colpire di più il lettore e a farlo sciogliere completamente. Non mi vergogno infatti di dire che non sono riuscita ad arrivare alla fine della lettura ad occhi asciutti, anzi buona parte del romanzo l'ho passata con i fazzoletti a portata di mano, perchè era impossibile non venire toccati e conquistati da questa storia.
Echo diventa a tutti gli effetti un esempio da seguire e una persona da ammirare, perchè nonostante sia una bambina e faccia finta di continuare ad essere allegra e spensierata, non si lamenta mai davanti agli altri, cercando di non pesare maggiormente sulla famiglia. Il percorso di El è invece leggermente più difficile perchè da una parte odia vedere la sua sorellina in quelle condizioni, dall'altra non può che esser stanca che sia lei al centro di tutto, ma alla fine capirà che solo unite potranno affrontare tutto quello che il destino ha in serbo per loro. Mosier quindi ci porta nero su bianco una storia che arriva dritto al cuore e che resta in esso, divenendo indimenticabile.


si ringrazia la casa editrice

per la copia omaggio.




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