martedì 18 febbraio 2020

Recensione "Sto pensando di finirla qui" di Iain Reid

Buon salve bookspediani.
E' una serata perfetta per parlare di "Sto pensando di finirla qui" di Iain Reid.



Titolo: Sto pensando di finirla qui
Autore: Iain Reid
Editore: Rizzoli
Genere: Thriller
Data di uscita: 28 Gennaio 2020



Interno degli Stati Uniti. Una statale silenziosa e vuota, solo profili piatti che si ripetono, un'altalena, un granaio, pecore ferme nella luce del pomeriggio, fienili e campi. Seduta in macchina, sotto la musica country trasmessa dalla radio, la ragazza di Jake guarda la campagna e continua a pensare che deve farla finita con lui; anche se Jake, con quella sua aria svagata e le conversazioni interessanti, in fondo le piace. Ora sono di ritorno dalla casa dei genitori di lui, una fattoria sperduta dove lei ha incontrato per la prima volta quella coppia singolare e visto i recinti lugubri degli animali, un incontro che le ha lasciato addosso una sensazione inafferrabile, come di chi avesse varcato, per il tempo di una sera, la scena di un'allucinazione altrui. Un disagio che peggiora quando Jake, nel mezzo di quel luogo desolato mosso solamente dalla neve in aumento, si ferma in una gelateria, un edificio che emerge, fluorescente, dal buio, le vetrine sbiancate dai neon, e un attimo dopo imbocca una stradina secondaria, parcheggia davanti al suo vecchio liceo chiuso e sparisce all'interno della scuola. Per la sua ragazza, lasciata sola in macchina, ha inizio allora un altro percorso, vertiginoso, nel versante più oscuro della realtà, dove scoprire che fine ha fatto Jake fornirà finalmente la risposta, del tutto imprevedibile, a cosa sia accaduto davvero in questo silenzioso viaggio a due.


IL MIO VOTO






Ci troviamo in una strada vuota e silenziosa, a parlare ci sono solo Jake e la sua ragazza, in viaggio per andare a trovare i genitori di lui, ma se assistiamo a qualche chiacchiera di circostanza tra i due, ad urlare forte e chiaro sono i pensieri di lei, che riflette su quella che è la sua vita, sulla sua decisione di non portare avanti la storia con Jake, il quale la vive certamente in modo troppo serio, visto che dopo qualche settimana è già pronto a presentarla ai genitori, quando i suoi famigliari nemmeno sanno della sua esistenza. Il viaggio e lungo e a tratti quasi imbarazzante, tuttavia siamo preparati, sappiamo attraverso flashforward che qualcosa di brutto sta per accadere, e infatti dopo la strana cena e le strane conversazioni con i genitori di Jake, il viaggio di ritorno si fa ancora più bizzarro, interrotto solo dalla neve che inizia a farsi sempre più insistente, fino quasi a bloccare i due ragazzi, rendendogli difficile avanzare. E' proprio mentre sono fermi, che Jake nota qualcosa di sospetto nei paraggi di un vecchio edificio e quindi scende a controllare, ma sembra sparire nel nulla e intanto la sua ragazza è sola, in macchina, spaventata e piena di dubbi sul perchè Jake stia tardando e se è il caso di scendere a controllare oppure no. Ancora una volta la ritroviamo prigioniera dei suoi pensieri, determinata più che mai a finirla con il suo ragazzo, ma assolutamente non pronta a quello che sta per accadere.


Il romanzo di Iain Reid è molto particolare per la sua scelta del setting, ossia almeno per la prima parte, all'interno di una macchina e più precisamente quella di Jake, il ragazzo della nostra protagonista, che sappiamo non è destinato a durare come tale, poichè fin dalle prime pagine ella ci dice che sta pensando di chiudere il loro rapporto, una storia che per Jake sembra già molto importante dopo solo poche settimane, visto che già porta la ragazza a conoscere i genitori, mentre lei non prova decisamente le stesse cose, considerando che i suoi genitori nemmeno conoscono Jake o lo hanno sentito nominare. Dunque essendo la prima parte della storia incentrata sul viaggio dei due ragazzi per arrivare a casa di Jake, è naturale che a spiccare siano loro due e in particolare è la ragazza di Jake a raccontarci i vari motivi per cui dovrebbe chiudere la loro relazione, anche se di fatto non trova il coraggio o il momento giusto. E' bizzarra la scelta dell'autore di non rivelare e di non nominare mai il nome della ragazza, come se potesse essere chiunque e nessuno, come se potesse dare al lettore la scelta di interpretare il suo ruolo come meglio crede, una ragazza come tante quindi che si ritrova in una situazione difficile perchè non vuole far soffrire una persona ma allo stesso tempo sa di dover troncare la storia e quindi simpatizzare con lei, oppure odiarla per quello che sta per fare, perchè di fatto non concede davvero una possibilità a Jake. La ragazza del resto ci appare come un personaggio molto ambiguo, ci fa immergere nella sua vita e sappiamo che non è così innocente come appare, a differenza di Jake invece che sembra decisamente un bravo ragazzo. 
Tutto ruota attorno a questi due personaggi, due enigmi per questa storia, perchè sono ben lontani dall'essere come appaiono e quindi non possono che trasmettere un senso di inquietudine al lettore, pronto a smascherarli all'istante.


Come vi dicevo "Sto pensando di finirla qui" si riesce a distinguere dagli altri romanzi per la sua scelta dell'ambientazione, che si differenzia dai soliti thriller: per buona parte del romanzo infatti ci troviamo chiusi con i due personaggi principali all'interno di una macchina, un momento quindi molto intimo ma claustrofobico perchè non possiamo che respirare un'aria tesa sicuramente dalla parte della protagonista, visto che seguiamo da vicino i suoi pensieri, che non vive questo viaggio con felicità, pronta a conoscere la famiglia di Jake e a diventarne parte, ma lo vive come un momento di riflessione per confermare i suoi dubbi e quindi prendere la decisione di lasciare il ragazzo, quella persona che si vede benissimo essere cotto di lei, ma che si vede anche lei non ricambiare con la stessa intensità, troppo occupata a pensare alle chiamate misteriose e quindi a questo rapporto telefonico che ha con un'altra persona, piuttosto che focalizzarsi con quel rapporto reale che ha con il ragazzo che guida al suo fianco. Il viaggio quindi dei due diventa una metafora per comprendere che direzione prendere nella propria vita, un momento assolutamente introspettivo visto che sono loro gli unici personaggi che seguiamo e quindi sentiamo i loro pensieri, senza avere alcuna intromissione dall'esterno, costringendoci quasi ad entrare in macchina con loro e a provare gli stessi sentimenti nettamente opposti.
Ma, più si procede con la storia, più appare qualche intromissione del mondo esterno, una piccola finestra sul futuro, che non fa che mettere ansia al lettore e prepararlo al fatto che questo viaggio non terminerà in nulla di buono. 


Iain Reid, alla sua prima esperienza nel mondo letterario, riesce certamente a far parlare di sè con questa storia molto particolare e diversa dal solito, anche solo per la scelta di non nominare mai la sua protagonista femminile, una donna che può essere davvero chiunque e che quindi rende facile immedesimarsi in lei e soprattutto nei suoi pensieri, visto che la narrazione è principalmente affidata a lei. Sicuramente si può notare una netta differenza tra la prima e seconda parte della storia: infatti se la prima parte è più introspettiva, più statica se vogliamo visto che si svolge interamente all'interno della macchina di Jake e va a porre le basi per la seconda, in questa, e quindi dopo che i due sono arrivati a casa del ragazzo, troviamo un netto cambio di ritmo, che si fa sempre più opprimente, sempre più ansiogeno, fino a concludersi in un climax che nessuno si sarebbe visto arrivare. L'autore si vede essere al suo primo lavoro letterario, il romanzo non sembra infatti essere un vero e proprio libro ma quasi un copione per come è impostato ossia con capitoli brevi e incisivi, con intromissioni di un futuro che già ci annuncia che qualcosa di grave sta per succedere, e infatti non stupisce il dettaglio che molto presto potremo vedere questa storia sul piccolo schermo. Devo dire che mi aspettavo tutt'altro da questa lettura e onestamente, anche dopo qualche settimana dalla fine della lettura, non sono certa di aver pienamente compreso il finale della storia e soprattutto quello che l'autore voleva dire, per questo attendo ansiosa di vedere il film, per avere un chiarimento. 
Dunque non posso che dire che questo è un romanzo diverso dai soliti e proprio per questo merita un'occasione!






si ringrazia la casa editrice
per la copia omaggio.





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