Buon salve bookspediani.
Oggi vi parlo del romanzo di Carolina Pobla!
Titolo: I gerani di Barcellona: La saga dei Torres
Oggi vi parlo del romanzo di Carolina Pobla!
Titolo: I gerani di Barcellona: La saga dei Torres
Autore: Carolina Pobla
Editore: Garzanti
Genere: Historical Fiction
Data di uscita: 2 Luglio 2020
Genere: Historical Fiction
Data di uscita: 2 Luglio 2020
1928. Le sorelle Torres abitano nella villa più bella di Málaga. Il padre l’ha costruita per loro, perché vivessero come delle principesse. Rosario, la maggiore, di una bellezza elegante e decisa, ama il canto ed è la preferita della famiglia. Remedios cresce nella sua ombra, comunque felice di dividere con lei i giochi nel loro posto magico: il giardino della villa, che di volta in volta si trasforma in un’isola deserta infestata dai pirati o in un castello incantato.
Fino al giorno in cui l’idillio finisce. Una delle navi con cui il padre commercia spezie, tessuti e tappeti affonda. La bancarotta è una tragedia dalla quale l’uomo non si riprenderà più. Rosario e Remedios rappresentano il futuro della casata. Un fardello troppo pesante per due giovani donne. Ma, come la pianta simbolo della loro famiglia, il geranio, devono essere forti e coraggiose. Devono pensare alla primavera che, immancabilmente, torna a sbocciare dopo ogni inverno. Ed è proprio un seme di quel fiore che portano con loro a Barcellona, dove decidono di ricominciare. Tra le vie della grande e colorata città, all’inizio si sentono perse e il loro legame è tutto quello che hanno per affrontare il presente. Eppure Rosario e Remedios, anno dopo anno, si scoprono più diverse di quello che immaginavano. Una fa di tutto per trovarsi un lavoro e un marito che possa darle sicurezza, mentre l’altra insegue ancora i propri sogni e si innamora di un uomo ribelle come lei. Ma anche quando sembra che si siano perse per sempre, i balconi e le finestre delle loro case saranno pieni di gerani in fiore. Non è possibile dimenticare le proprie radici. Perché entrambe hanno una missione: restituire l’onore alla famiglia Torres.
Fino al giorno in cui l’idillio finisce. Una delle navi con cui il padre commercia spezie, tessuti e tappeti affonda. La bancarotta è una tragedia dalla quale l’uomo non si riprenderà più. Rosario e Remedios rappresentano il futuro della casata. Un fardello troppo pesante per due giovani donne. Ma, come la pianta simbolo della loro famiglia, il geranio, devono essere forti e coraggiose. Devono pensare alla primavera che, immancabilmente, torna a sbocciare dopo ogni inverno. Ed è proprio un seme di quel fiore che portano con loro a Barcellona, dove decidono di ricominciare. Tra le vie della grande e colorata città, all’inizio si sentono perse e il loro legame è tutto quello che hanno per affrontare il presente. Eppure Rosario e Remedios, anno dopo anno, si scoprono più diverse di quello che immaginavano. Una fa di tutto per trovarsi un lavoro e un marito che possa darle sicurezza, mentre l’altra insegue ancora i propri sogni e si innamora di un uomo ribelle come lei. Ma anche quando sembra che si siano perse per sempre, i balconi e le finestre delle loro case saranno pieni di gerani in fiore. Non è possibile dimenticare le proprie radici. Perché entrambe hanno una missione: restituire l’onore alla famiglia Torres.
IL MIO VOTO
Rosario e Remedios Torres sono le due protagoniste di questa storia, due sorelle ben diverse che hanno sempre vissuto insieme e affrontato, insieme alla loro famiglia, ogni tipo di difficoltà. Insieme infatti hanno impacchettato la loro vita quando era arrivato il momento di cambiare casa a causa di problemi economici e sempre insieme hanno deciso di lasciare la loro famiglia per avere più fortuna, anche se non sempre hanno concordato sul da farsi perchè hanno caratteri ben diversi l'una dall'altra. Rosario è la maggiore, il punto di riferimento di Remedios e infatti la bambina è cresciuta nella sua ombra, anche se non si è mai lamentata di questo, perchè comunque erano insieme e questo era abbastanza. Ora però è tutto nelle loro mani, in mano ad una ragazza che punta sulla sua bellezza e che spera di trovare un marito che possa darle la sicurezza che troppo a lungo le è venuta meno, proprio perchè stanca delle incertezze, mentre invece l'altra che non vede l'ora di trovare quell'amore trascinante che la faccia stare bene e anche male e che trova proprio con un ragazzo che come lei non si piega davanti a nulla. Non è facile amare questi due personaggi così legati ma così diversi e l'autrice, narrando il romanzo in terza persona, mette come un muro tra loro e il lettore, non riuscendo perfettamente ad entrare in sintonia con loro. Resta il fatto che comunque non sempre si è d'accordo con le loro decisioni, ma sono due personaggi ben caratterizzati e che vediamo crescere nell'arco degli anni.
Parallelamente alla storia della famiglia Torres, l'autrice sviluppa una seconda linea narrativa che si focalizza su Felix e Tobias, i quali sono due ragazzi che lasciano Barcellona alla ricerca di qualcosa di più della solita vita. Attraverso i loro occhi vediamo un mondo molto diverso dalla Spagna perchè i due si trovano in America, dove apprendono davvero tantissimo e dove possono vedere le differenze con il loro paese, sicuramente quindi una narrazione ben diversa e molto più dinamica della due sorelle, che non fa che assaggiare ai due ragazzi quella tanto attesa libertà che sognavano e che sognano anche le Torres.
La prima cosa di cui vi voglio parlare, perchè io stessa l'ho apprezzata molto, è l'ambientazione: al principio infatti ci troviamo in Spagna nel 1928, un periodo storico di cui onestamente non so molto e mi piace sempre trovare negli historical fiction nuove ambientazioni e contesti storici proprio perchè ne sono tremendamente incuriosita. Ovviamente la storia ha un arco narrativo molto ampio che arriva fino al 1953 per cui l'autrice ci descrive non solo il cambiamento dei personaggi, ma anche della Spagna e delle città di cui parla, a seconda di dove si trovano i suoi personaggi. In secondo luogo ci troviamo davanti ad un romanzo corale che segue più linee narrative e che quindi dà modo all'autrice di parlare di più tematiche e tra la prima che sviluppa è certamente l'unione familiare visto che conosciamo la famiglai Torres in tutto il suo insieme, la loro unione ma anche la loro sfortuna, che li allontana dalla casa e dalla vita che hanno sempre conosciuto a causa di motivi economici. Non manchiamo però di veder anche come poco dopo la famiglia si allontani nuovamente e questa volta sono Rosario e Remedios, le due sorelle, a cercar una vita diversa da quella che conoscono, provando a cavarsela con le loro forze. Questo permette di vedere che si hanno sempre seconde occasioni, ma soprattutto che si hanno sempre radici e la famiglia, in qualunque situazione si trovi, resta sempre la cosa più importante perchè nonostante tutte le difficoltà, che siano economiche o di altra natura, è sempre pronta ad aiutarci. Quello che emerge quindi forte e chiaro è che non bisogna arrendersi mai, anche quando tutto sembra perduto, perchè solo così si può avere una seconda, ma anche una terza occasione, nella vita.
I gerani di Barcellona è stata una lettura che mi ha spiazzata perchè mi aspettavo ben diversa da quella che poi è stata la storia. La parte che sicuramente ho apprezzato di più è stata la scelta dell'autrice di sviluppare una trama in Spagna durante il 1928 al principio (poichè la storia si sviluppa in un arco temporale molto vasto, che arriva fino al 1953) e che di fatto segue diverse città spagnole perchè gli stessi protagonisti a spostarsi, alla ricerca di una vita diversa. Questa parte di storia, che influisce sui personaggi e sulla narrazione stessa, ammetto che mi mancava e che quindi è stato molto interessante conoscerla, anche se forse mi sarei focalizzata un po' di più sui personaggi e un po' meno sul contesto. L'autrice sviluppa due linee parallele che seguono da vicino i protagonisti di questa storia e quindi Rosario e Remedios da una parte, e Felix e Tobias dall'altra, anche se la famiglia delle due ragazze gioca un ruolo chiave sia al principio sia quando durante la narrazione l'autrice ce la presenta meglio, e fino a che queste due linee non si incontrano il lettore non può che continuare la lettura e vedere dove l'autrice andrà a parare. Il romanzo è composto da quasi quattrocento pagine e, tranne per alcune scelte narrative, non si avverte molto la pesantezza della storia, aiutata anche da uno stile scorrevole il più delle volte dell'autrice, anche se qualche intoppo si trova. Come vi dicevo questa storia mi ha stupita e se da una parte l'ho apprezzata molto per il suo sapersi distinguere da tante altre per la scelta dell'ambientazione e dei personaggi, per altre ci sono state un paio di cose che poteva essere gestite meglio e renderlo molto più avvincente, tuttavia resta un romanzo davvero originale e interessante che la vita è sempre pronta a buttarci giù, l'importante è non arrendersi mai e risalire sempre la china.
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