lunedì 6 luglio 2020

Review "La terapeuta" di Helene Flood

Buon salve bookspediani.
Oggi vi porto la recensione di un nuovo thiller in uscita per domani, ossia La terapeura di Helene Flood.

La terapeuta

Titolo: La terapeuta
Autore: Helene Flood
Editore: Mondadori
Genere: Thriller
Data di uscita: 7 Luglio 2020


Sara, psicologa trentenne, gestisce uno studio privato per giovani problematici nella nuova grande casa che sta ristrutturando insieme al marito Sigurd, ambizioso architetto sempre oberato di lavoro. Un giorno, dopo aver lasciato un messaggio telefonico alla moglie in cui dice di aver raggiunto un paio di amici per una breve vacanza, Sigurd scompare nel nulla. Gli amici confermano che lo stavano aspettando ma che non è mai arrivato a destinazione. Dov’è finito? Perché ha mentito? Sara non ha idea di cosa sia successo e, mentre le ore passano, la rabbia comincia a trasformarsi in paura. Quando la polizia inizia finalmente a interessarsi alla scomparsa, la donna diventa uno dei principali sospettati perché ha cancellato definitivamente e troppo in fretta il messaggio vocale del marito.

Sara si ritrova dunque sola nella casa da sogno rimasta incompiuta, dove ogni stanza diventa sempre meno ospitale e sempre più inquietante, anche lo studio dove riceve i pazienti. Ma è sola davvero? Non riesce infatti a scrollarsi di dosso la sensazione di essere osservata, è convinta che gli oggetti spariscano e ricompaiano misteriosamente e di sentire dei passi in soffitta durante la notte. È davvero così o è lei che sta perdendo lucidità?

Mentre verità terribili vengono alla luce, Sara trova sempre più difficile gestire la propria vita e i propri pensieri. Può fidarsi della sua memoria? Riuscirà lei, esperta nell’interpretare le emozioni e le intenzioni degli altri, a guardare davvero dentro se stessa? E dove può considerarsi veramente al sicuro?



IL MIO VOTO




Sara è la protagonista del romanzo, una psicologa che dovrebbe avere certamente più pazienti per potersi permettere una vita più agiata ma che cerca di aiutare come può quelli che ha in cura. Sara è una donna sposata e, anche se il suo matrimonio non è perfetto, è felice della sua vita e della direzione che sta prendendo in questo momento. Ovviamente tutto cambia quando il marito si allontana per qualche giorno con gli amici, dettaglio che viene subito smascherato da questi perchè a quanto pare l'uomo non è mai arrivato a destinazione. Iniziano quindi nella mente di Sara a vorticare mille domande ma certamente quello che non si aspetta è di non vedere mai più l'uomo, che purtroppo è morto, Per Sara inizia un momento assurdo: si ritrova a non essere nelle condizioni di aiutare i suoi pazienti, si ritrova improvvisamente senza suo marito e in qualche modo coinvolta nelle indagini della polizia poichè preferisce proteggere le persone che aiuta piuttosto che avere un alibi. Non tardano però ad essere svelati misteri e segreti riguardo ad un matrimonio ben lontano dall'essere perfetto, che non consentono a Sara di essere lasciata in pace, nemmeno quando qualcuno cerca di farle un brutto scherzo ed entrare in casa sua, spaventandola. Sara è una terapeuta, dovrebbe capire meglio le persone, ma in questo caso è lei ad aver bisogno di aiuto perchè non comprende più quello che sta accadendo. Non è facile entrare in sintonia con questo personaggio, non è sempre sincera e sembra voler nascondere informazioni non solo alla polizia ma anche al lettore e questo la rende sospettosa, eppure non si può fare a meno di provare empatia per la sua perdita e anche per il grande cambiamento nella sua vita e non si può che seguire con lei la verità, ovunque essa conduca.


Quello che l'autrice con questo romanzo d'esordio fa è scavare all'interno di una coppia e vedere tutto ciò che nascondono, quanto possono essere perfetti o meno, ma purtroppo lo fa quando è troppo tardi. Sara e il marito sono sposati da tanti anni, insieme hanno costruito qualcosa che sembra solido ma ovviamente il percorso non è sempre stato in discesa, hanno dovuto affrontare tanti ostacoli che non hanno sbandierato ai quattro venti, ma che ora, dopo la morte dell'uomo, purtroppo emergono in modo prepotente. Nessuno dei due è perfetto, entrambi hanno sbagliato, eppure questo non fa meno male, in particolare per Sara che al principio si ritrova sotto il naso i propri panni sporchi, come se fosse lei la cattiva della situazione quando tramite dei flashback sappiano che non è sempre stata colpa sua e che proprio a causa del matrimonio ha perso tante amicizie, tante persone a cui ora non può chiedere aiuto perchè ormai hanno la loro vita, ma che successivamente iniziano ad emergere discrepanze anche con quello che sosteneva l'uomo, facendo capire che nemmeno lui era un modello di perfezione, ma come di fatto non lo è nessuna coppia. E' quindi questo il filo conduttore della storia e la morte dell'uomo non può che far emergere tutte le problematiche che c'erano dietro, tutti i segreti che non erano stati detti e che ora non ci sarà più modo per poterne parlare. E' cruda la realtà che ci descrive l'autrice ma di fatto veritiera e questo non è solo un semplice caso di omicidio da risolvere, ma si scava all'interno delle vite di due persone che di fatto non si conoscono appieno, anche se in verità vorrebbero.


 Helene Flood esordisce in libreria con questa lettura decisamente interessante, da cui però devo dire mi aspettavo qualcosina di più. La storia che ci presenta l'autrice è estremamente affascinante e prende fin da subito, tuttavia lo stile non sempre è pienamente scorrevole e il dividere la storia tra presente e passato non sempre aiuta, perchè alcuni flashback sono certamente utili per comprendere meglio il rapporto tra Sara e il marito, mentre invece altri vengono messi a caso, almeno così sembra, e solo nel finale si comprende davvero la loro importanza per cui è necessario leggere davvero tutto attentamente, altrimenti si rischia di non capire davvero nulla. Quello che più mi ha sorpreso è certamente il finale, che devo dire non mi aspettavo minimanente, ma alla fine si è rivelato davvero incredibile e penso che venire stupiti in un thriller sia davvero tutto, la parte essenziale della storia, altrimenti se qualcosa è prevedibile significa che qualcosa è andato storto. In questo caso è forse la protagonista ad essere l'elemento più ostico, una donna che non sembra pronta ad aprirsi al lettore e che quindi, sebbene questo voglia provare empatia per lei, al principio le riesce molto difficile perchè di fatto Sara rimane una terapeuta per tutto il tempo e quindi è come se ci allontanasse, come se non volesse farci vedere da vicino le sue imperfezioni, la sua di fatto umanità, e questo non aiuta il lettore a sentirla vicino durante la lettura.
La terapeuta è un romanzo molto interessante che forse non ha sfruttato appieno il suo potenziale, ma che riesce comunque ad intrattenere, incuriosire e stupire il lettore e per essere solo un romanzo d'esordio, parte davvero molto bene, per cui in futuro mi aspetto grandi cose dalla Flood.








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