Buon salve bookspediani!
Io e Sandy de La stamberga d'Inchiostro siamo tornate con le nostre letture a due e ormai avevamo letto insieme i primi due romanzi della Dabos, non poteva certo mancare il terzo e ovviamente non esiteremo a buttarci sul gran finale!
Intanto però vi parliamo del terzo libro e ovviamente ricordatervi di leggere anche la recensione di Sandy!
Titolo: L'Attraversaspecchi 3 - La Memoria di Babel
Autore: Christelle Dabos
Editore: Edizioni e/o
Genere: Fantasy
Data di uscita: 9 Ottobre 2019
Genere: Fantasy
Data di uscita: 9 Ottobre 2019
Dopo due anni e sette mesi passati a mordere il freno su Anima, la sua arca, per Ofelia è finalmente arrivato il momento di agire, sfruttare quanto ha scoperto nel Libro di Faruk e saputo dai frammenti di informazioni divulgate da Dio. Con una falsa identità si reca su Babel, arca cosmopolita e gioiello di modernità. Basterà il suo talento di lettrice a sventare le trappole di avversari sempre più temibili? Ha ancora una minima possibilità di ritrovare le tracce di Thorn?
Sono passati quasi tre anni nella storia della Dabos dopo gli avvenimenti del secondo libro e l'unica costante che ritroviamo è Ofelia, una ragazza che contro la sua volontà è stata mandata su un'Arca completamente diversa dalla sua per sposare un ragazzo completamente inadatto a lei, un ragazzo di cui non avrebbe potuto innamorarsi ma che in qualche modo l'ha colpita nel profondo e proprio quando si è accorta di questo cambiamento, Thorn è scomparso, lasciandola completamente sola.
Dalla sua scomparsa Ofelia è tornata su Anima e per qualche tempo ha creduto di poter ritornare alla vecchia vita, ma purtroppo questo è impossibile non solo per tutto quello che ha sopportato e per tutto quello che sa su Dio e sul suo potere, ma soprattutto perchè non può non sapere cosa sia successo a Thorn e, non appena ha un possibile indizio da seguire, non esita a mettersi in gioco e a dirigersi, senza badare ai pericoli, su una nuova Arca: Babel. Ovviamente quindi la protagonista indiscussa resta sempre Ofelia, una ragazza completamente diversa da quella che abbiamo conosciuto nel primo libro, molto più coraggiosa e determinata nell'ottenere quello che vuole e soprattutto consapevole di quello che può sopportare. Ofelia non si è mai spezzata negli ultimi tempi, quello che però l'ha completamente annientata è stata la scomparsa di Thorn e il cambiamento della ragazza si nota fin dalle prime pagine, dalla sua voglia di cercare di tornare alla vecchia vita ma anche dall'impossibilità di farlo, la vediamo rianimarsi al primo possibile indizio e questo dimostra ancora una volta che meraviglioso lavoro è stato fatto sul suo personaggio. Per noi sono passati solo pochi mesi tra un libro e l'altro ma per Ofelia sono passati tre anni e questo passaggio secondo me è stato reso molto bene dall'autrice perchè ha palesato con cura l'evoluzione del personaggio di Ofelia, che trovo davvero diversa dal primo libro e questo la rende un'eroina davvero incredibile, una ragazza che ha trovato la sua strada e che intende seguirla a modo suo.
Christelle Dabos ancora una volta cambia le carte in tavola per quanto riguarda il setting del suo terzo romanzo poichè già nel primo libro ci ha presentato un worldbuilding davvero pazzesco e ben curato che le consente, capitolo dopo capitolo, di poterlo approfondire a seconda di dove sceglie di ambientare le avventure di Ofelia. Dopo quindi aver conosciuto l'Arca di Ofelia e quella in cui è nata, quindi Anima, dopo essere stati al Polo da Thorn e aver conosciuto un mondo totalmente opposto, siamo arrivati a Babel, una nuova Arca dove Ofelia, dopo essersi ripresa dopo anni di praticamente non vita, si dirigerà per cercare di trovare notizie non solo di Thorn, ma anche di Dio stesso.
Questo nuovo mondo ancora una volta ci appare totalmente diverso dai precedenti, con nuove regole da seguire, nuovi nemici da cui diffidare ma ovviamente una meravigliosa aggiunta per questo bellissimo mondo che non smette mai di stupire e incantare il lettore, anche se devo ammettere che il ricominciare totalmente da zero e quindi le descrizioni in questo caso un po' troppo presenti, hanno un po ' spezzato l'incantesimo dell'autrice. Quindi infatti Ofelia si deve fingere una persona completamente diversa per non attirare l'attenzione, anche se è impossibile perchè l'autrice ci fa capire che, come Anima e il Polo hanno un loro accento e un loro modo di parlare, anche Babel non fa eccezione e questo dimostra secondo me la grande passione che l'autrice ci ha messo dietro questa storia, che non nasce per caso ma che a mio avviso ha fondamenta molto solide per quanto riguarda il worldbuilding, qualcosa che non smette mai di stupire anche se ogni tanto pesa sul lettore.
La Memoria di Babel è stata una lettura che mi ha spiazzata fin dalle prime pagine. La prima cosa impossibile da prevedere è il salto temporale di quasi tre anni dal finale del precedente romanzo, dettaglio che viene ovviamente spiegato quasi subito ma che tuttavia lascia senza parole in primis perchè il lettore è chiaramente affezionato a Thorn e non sapere sue notizie per più di due anni non è assolutamente incoraggiante, ma in secondo luogo perchè fa male vedere Ofelia che di fatto non è riuscita a tornare alla sua vita di sempre perchè in qualche modo si è innamorata di quel ragazzo così freddo ma allo stesso tempo sempre disposto a metterla in primo piano e non può certo fare finta di nulla, per questo la vediamo in prima persona pronta a mettersi in gioco e trovare da sè non solo Thorn ma anche le domande che tormentano entrambi riguardo a Dio. Ecco perchè ancora una volta il setting cambia e ci viene presentata Babel, un mondo non facile a cui abituarsi e che ammetto a mio avviso ha avuto fin troppa importanza. L'autrice infatti nei vari libri ci ha abituato a presentarci sempre nuove Arche di questo ampio mondo e quindi il lettore scopre sempre qualcosa di nuovo ma, se al principio era una bellissima novità perchè incuriosiva, in questo libro devo dire che mi è pesato più del solito perchè di fatto volevo notizie su Thorn e non vedevo l'ora della sua entrata in scena perchè ammettiamolo, è il personaggio che tutti amiamo e forse anche più di Ofelia, nonostante i suoi modi. Ancora una volta infatti Thorn si rivela per me uno dei migliori personaggi che abbia mai conosciuto, enigmatico e con comportamenti discutibili, ma un personaggio che non si può che amare con tutto il cuore perchè ha sempre una ragione per comportarsi in un determinato modo e questo lo si deve alla perfetta caratterizzazione del suo personaggio.
Però, se il suo personaggio continua a piacermi, così come il worlbuilding e anche quella sfumatura di mistero che aggiunge una spinta in più alla storia e che permette, anche con un mole di più di quattrocento pagine, di continuare sempre più curiosi la lettura, quello che invece non mi soddisfa totalmente è la parte relativa al romance inserita nel libro. E' chiaro che ci troviamo davanti ad un fantasy e quindi il lato romantico non è certo qualcosa di essenziale, tuttavia questo posso accettarlo in un primo libro e farlo passare in un secondo capitolo, ma in un terzo romanzo di una serie diciamo che mi aspetto qualcosina di più da questo punto di vista, ma ovviamente è solo una mia opinione personale perchè in tanti magari hanno apprezzato questo romanzo e in generale la serie proprio perchè favorisce il fantasy piuttosto che la componente strettamente romance. A mio avviso si poteva trovare qualcosa di più equilibrato, ma questo non toglie assolutamente il fatto che anche questo romanzo si presenti pieno di novità, pieno di intrighi e misteri e pieno di tante tantissime domande che permettono continuare la lettura perchè troppo incuriositi sulla piega che prenderà la storia. Christelle Dabos si conferma un'autrice davvero unica, con uno stile originale e una storia che sa come distinguersi dalle altre, una storia che propria in questa settimana si è conclusa e onestamente non so se sono pronta a lasciare questo mondo e questi personaggi, soffro già al solo pensiero.
IL MIO VOTO
Dalla sua scomparsa Ofelia è tornata su Anima e per qualche tempo ha creduto di poter ritornare alla vecchia vita, ma purtroppo questo è impossibile non solo per tutto quello che ha sopportato e per tutto quello che sa su Dio e sul suo potere, ma soprattutto perchè non può non sapere cosa sia successo a Thorn e, non appena ha un possibile indizio da seguire, non esita a mettersi in gioco e a dirigersi, senza badare ai pericoli, su una nuova Arca: Babel. Ovviamente quindi la protagonista indiscussa resta sempre Ofelia, una ragazza completamente diversa da quella che abbiamo conosciuto nel primo libro, molto più coraggiosa e determinata nell'ottenere quello che vuole e soprattutto consapevole di quello che può sopportare. Ofelia non si è mai spezzata negli ultimi tempi, quello che però l'ha completamente annientata è stata la scomparsa di Thorn e il cambiamento della ragazza si nota fin dalle prime pagine, dalla sua voglia di cercare di tornare alla vecchia vita ma anche dall'impossibilità di farlo, la vediamo rianimarsi al primo possibile indizio e questo dimostra ancora una volta che meraviglioso lavoro è stato fatto sul suo personaggio. Per noi sono passati solo pochi mesi tra un libro e l'altro ma per Ofelia sono passati tre anni e questo passaggio secondo me è stato reso molto bene dall'autrice perchè ha palesato con cura l'evoluzione del personaggio di Ofelia, che trovo davvero diversa dal primo libro e questo la rende un'eroina davvero incredibile, una ragazza che ha trovato la sua strada e che intende seguirla a modo suo.
Questo nuovo mondo ancora una volta ci appare totalmente diverso dai precedenti, con nuove regole da seguire, nuovi nemici da cui diffidare ma ovviamente una meravigliosa aggiunta per questo bellissimo mondo che non smette mai di stupire e incantare il lettore, anche se devo ammettere che il ricominciare totalmente da zero e quindi le descrizioni in questo caso un po' troppo presenti, hanno un po ' spezzato l'incantesimo dell'autrice. Quindi infatti Ofelia si deve fingere una persona completamente diversa per non attirare l'attenzione, anche se è impossibile perchè l'autrice ci fa capire che, come Anima e il Polo hanno un loro accento e un loro modo di parlare, anche Babel non fa eccezione e questo dimostra secondo me la grande passione che l'autrice ci ha messo dietro questa storia, che non nasce per caso ma che a mio avviso ha fondamenta molto solide per quanto riguarda il worldbuilding, qualcosa che non smette mai di stupire anche se ogni tanto pesa sul lettore.
Però, se il suo personaggio continua a piacermi, così come il worlbuilding e anche quella sfumatura di mistero che aggiunge una spinta in più alla storia e che permette, anche con un mole di più di quattrocento pagine, di continuare sempre più curiosi la lettura, quello che invece non mi soddisfa totalmente è la parte relativa al romance inserita nel libro. E' chiaro che ci troviamo davanti ad un fantasy e quindi il lato romantico non è certo qualcosa di essenziale, tuttavia questo posso accettarlo in un primo libro e farlo passare in un secondo capitolo, ma in un terzo romanzo di una serie diciamo che mi aspetto qualcosina di più da questo punto di vista, ma ovviamente è solo una mia opinione personale perchè in tanti magari hanno apprezzato questo romanzo e in generale la serie proprio perchè favorisce il fantasy piuttosto che la componente strettamente romance. A mio avviso si poteva trovare qualcosa di più equilibrato, ma questo non toglie assolutamente il fatto che anche questo romanzo si presenti pieno di novità, pieno di intrighi e misteri e pieno di tante tantissime domande che permettono continuare la lettura perchè troppo incuriositi sulla piega che prenderà la storia. Christelle Dabos si conferma un'autrice davvero unica, con uno stile originale e una storia che sa come distinguersi dalle altre, una storia che propria in questa settimana si è conclusa e onestamente non so se sono pronta a lasciare questo mondo e questi personaggi, soffro già al solo pensiero.
Spero di leggerlo presto anche io ☺️☺️
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