venerdì 13 novembre 2020

Recensione "La mia prediletta" di Romy Hausmann

 Bookspediani oggi vi parlo di "La mia prediletta" di Romy Hausmann.



Titolo: La mia prediletta
Autore: Romy Hausmann
Editore: Giunti
Genere: Thriller
Data di uscita28 Ottobre 2020


In una notte gelida, un'ambulanza porta in ospedale una donna investita da un'auto sul ciglio del bosco. È incosciente e senza documenti. Con lei c'è una bambina dalla pelle bianchissima e gli occhi di un azzurro glaciale. L'unica informazione che riesce a dare su sua madre è che si chiama Lena. A poco a poco, però, lo strano comportamento della piccola insospettisce i medici. Non conosce il suo cognome, né il nome di suo padre, né l'indirizzo di casa: vivono chiusi in una capanna perché «nessuno li deve trovare». E il terrore sale quando la bambina afferma innocentemente, come se fosse la cosa più normale del mondo, che sua madre «ha ucciso per sbaglio papà», ma non serve chiamare la polizia perché hanno lasciato il fratellino Jonathan a ripulire quelle brutte macchie rosse sul tappeto... Appena viene avvisato, il commissario capo Gerd Bru?hling ha subito un'intuizione: quella donna non può essere che Lena Beck, la figlia del suo migliore amico, scomparsa 14 anni prima. Ma c'è qualcosa di vero in ciò che racconta quella strana bambina? Come ritrovare la capanna, il fratellino e il cadavere del rapitore, se davvero è stato ucciso? All'arrivo dei genitori di Lena in ospedale, una realtà ancora più sconcertante verrà alla luce. E sarà difficile districarsi in questa rete di verità, fantasie infantili, indizi contrastanti.

IL MIO VOTO




E' difficile isolare i personaggi di questo romanzo perchè si rischia di rivelare troppo fin da subito e anche perchè gli stessi personaggi principali sono i narratori di questa storia, ch non capitoli ma scorre come un fiume in piena, staccando solo tramite i punti di vista diversi. Il tutto ha inizio con Hannah, una bambina che si ritrova a seguire la madre in ambulanza al seguito di un incidente e che, non appena arrivata, cerca di riferire quello che sa, ossia che sono scappati dal padre e che il suuo fratellino è ancora a casa, che sua madre si chiama Lena e niente altro. Inizia subito una concatenazione di eventi poichè tanti anni prima una ragazza di nome Lena è scomparsa, nessuno ha più saputo niente di lei, nemmeno i genitori della ragazza, che ancora sperano di poterla rivedere. E' proprio il padre di Lena a recarsi subito in ospedale, per capire se finalmente può riabbracciare la figlia oppure se le sue aspettative saranno nuovamente deluse. Il suo arrivo in ospedale quindi non va assolutamente come previsto perchè non sembra riconoscere Lena come sua figlia, tuttavia la ragazza insiste nel chiamarsi così e il colpo di grazia lo dà la piccola Hannah, la quale è la copia sputata di Lena quando era piccola. In questa vicenda c'è qualcosa che non torna e purtroppo questa è solo la punta di diamante. Abbiamo quindi tre personaggi che ci raccontano questa agghiacciante vicenda e due ci appaiono subito più sicuri, degni di fiducia, mentre invece uno è enigmatico e difficile da comprendere. Ovviamente sono Hannah e il padre di Lena ad essere i due personaggi di cui ci si può fidare: la prima una bambina spaesata che ha sempre vissuto in un unico posto e che non comprende cosa stia succedendo, una bambina che vuole solo ritornare alla sua vecchia vita, mentre invece il padre di Lena è un uomo che vuole solo scoprire la verità e che è sicuro che quella donna ricoverata non sia la figlia. Lena invece è il vero enigma, insiste nel dire di essere Lena ma allo stesso tempo appare confusa, non ci si può fidare di lei e pertanto l'attenzione del lettore si divide tra questi tre personaggi, nell'attesa di sapere la verità.


Ovviamente la tematica che viene trattata non può che essere attualissima, anche se non posso entrare troppo nei dettagli perchè rischierei di rovinarvi la storia. La base del romanzo nasce da una ragazza come tante altre, privilegiata e viziata, che una sera scompare nel nulla, lasciando dietro di sè una scia di domande. Nessuno sa cosa le possa essere successo, non ci sono domande di riscatto o notizie, nessun sospetto, è come se fosse stata cancellata dalla faccia della terra e le uniche persone a sperare e a pregare di avere presto una novità, sebbene più il tempo passi e più diventi difficile, sono ovviamente i suoi genitori. Lena agli occhi della famiglia è una ragazza perfetta, a modo e con la possibilità di avere quello che vuole, per cui è ovvio che il padre punti subito il dito contro il ragazzo della figlia, eppure di fatto un genitore non può mai davvero conoscere un figlio, si è sempre pronti a difenderlo e a scusarlo, ma spesso non lo si conosce fino in fondo e questo purtroppo può essere dannoso in questi casi, quando non c'è di fatto alcuna pista per trovare il colpevole. Allo stesso tempo, ora che Lena ( o meglio uan ragazza che dice di essere Lena) è tornata, nascono tante altre domande e ovviamente non si può che parlare di rapimento e di violenza, qualcosa che terrorizza tutte noi e che purtroppo non è così lontano dalla realtà, a volte le persone sono imprevedibili e quindi spinti da un impulso incontrollabile sono capaci di tutto pur di ottenere quello che vogliono, anche a rapire una persona, allontanandola per sempre dalla sua vita. A piangere del resto ci sono le persone lasciate indietro, come appunto i genitori di Lena che ancora una volta si trovano davanti a mille domande e a pochissime risposte. L'autrice quindi crea un mistero fitto e intricato che poggia sulle peggiori paure di tutti noi, rendendo questa storia fin troppo realistica e piena di colpi di scena impossibili da prevedere.


Era veramente da tantissimo tempo che non mi trovavo davanti ad un thriller per nulla prevedibile come questo: certi elementi ovviamente sono chiari fin da subito, ma l'autrice ce li fa scoprire perchè ha piani molto più elaborati per noi e quello che scopriamo nelle prime pagine è solo la punta dell'iceberg. Romy Hausmann grazie ad uno stile molto incisivo e diretto ci fa immergere in una storia che ha quasi quattrocento pagine ma che si divora davvero in un attimo, complice la voglia di scoprire la verità. Ammetto che avrei preferito dei veri e propri capitoli perchè  a volte quello che si legge richiede una pausa per essere assimilato e quindi aspettare il cambio di punto di vista per respirare un attimo a volte risulta difficile, specie perchè di fatto non ci si stacca mai dalla storia, ma si prende giusto un respiro per poi immedesimarsi di nuovo all'interno di una lettura claustrofobica che non fa che mettere i brividi pagina dopo pagina, sia per le tematiche che per i personaggi. La mia prediletta ci insegna che purtroppo non sempre conosciamo bene le persone che ci stanno accanto e purtroppo questo errore di valutazione a volte può costare molto caro, ci fa capire che le persone sono imprevedibili e che di fatto non ci si può fidare di nessuno. Romy Hausmann scrive una storia difficile da dimenticare, dai risvolti davvero imprevedibili, piena di mystery ma anche di paura, perchè purtroppo riflette quello che accade davvero e questo non può che metter i brividi. Gli amanti del thriller non possono assolutamente perdersi questa lettura, lo reputo uno dei migliori romanzi del genere degli ultimi tempi.


















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