Bookspediani oggi finalmente vi parlo di "La figlia del Reich" di Louise Fein!
Titolo: La figlia del Reich
Autore: Louise Fein
Editore: Sonzogno
Genere: Historical Fiction
Data di uscita: 27 Maggio 2021
Lipsia, anni Trenta. Hetty è una ragazza impetuosa e piena di entusiasmo, cresciuta nei luminosi valori di rinascita predicati dal Führer. Crede ciecamente in lui e nella sua visione di una grande Germania, come crede nell'affetto della sua famiglia, nella solidità del padre – un importante ufficiale delle SS – e nella sacra ambizione dell'adorato fratello Karl, che si è appena arruolato nella Luftwaffe. Le certezze di questo mondo perfetto cominciano a incrinarsi quando rivede Walter, che era stato il migliore amico del fratello ed è ormai bandito dalla loro casa. Perché Walter è ebreo. Ma agli occhi di Hetty resta il ragazzo gentile e affascinante che tanti anni prima l'aveva salvata dalle acque del lago, il solo che ancora adesso riesca a strapparle un sorriso e sembri interessarsi ai suoi sogni. Come può una persona così generosa essere perseguitata? Giorno dopo giorno, durante incontri segreti e fugaci, lui le svela gli aspetti oscuri del Reich, gliene fa conoscere il lato feroce e violento, la porta a interrogarsi sul vero significato dei principi a cui è stata educata. Hetty è confusa, diffidente, lacerata, ma quei loro appuntamenti diventano sempre più indispensabili. Per capire, per sfuggire all'atmosfera oppressiva che respira a casa e, forse, per innamorarsi per la prima volta.
La protagonista di questa storia è Hetty, una ragazza che vive a Lipsia durante il 1930 e a poco a poco ha modo di vedere come la Germania, sotto il dominio di Hitler, inizia a cambiare. Hetty ha la fortuna di vivere in una famiglia benestante, che crede nelle idee di Hitler e le condivide e ovviamente hanno insegnato anche a lei a dare ascolto alle parole del Fuher ed Hetty non osa contraddire i genitori. Suo padre è una persona importante, non ha vinto medaglie o che altro ma ha tanti riconoscimenti e uno tra questi è la nuova casa in cui lei, i genitori e il fratello vanno a vivere. Hetty fin da piccola è sempre stata quella ragazzina curiosa e desiderosa di diventare un medico, un'idea ovviamente impossibile per una donna, la quale non deve fare altro che restare a casa, senza avere chissà che obiettivi come invece può avere il fratello. Ma ovviamente Hetty, sebbene sia cresciuta in una casa con regole rigide, ha i suoi pensieri e lo dimostra in primis quando il suo amico Walter viene tacciato di essere un ebreo e quindi un nemico, la sua famiglia e il suo credo vorrebbero che lei pensasse a lui come a qualcuno da guardare dall'alto al basso, come se non valesse nulla ma lei non ce la fa a dimenticare tutto quello che ha fatto per lei, cosa significa per lei e infatti quando poi lo incontra nuovamente per caso, resistergli è impossibile, sebbene rischi tanto e il fatto stesso di vederlo va contro tutto, così come le idee di suo padre e anche le sue continuano a dominarle la mente, per cui Hetty è in grade difficoltà, ma allo stesso tempo vuole avere una propria opinione anche perchè alla fine non conosce la verità, ma solo quello che le dice suo padre. Hetty quindi è un personaggio emblematico, una ragazza che ha fiducia in Hitler e che crede in quello che dice, ma che non conosce davvero la verità perchè ha una visione distorta di questa e che quindi cerca solo di trovare il suo posto nel mondo.
Chiaramente oltre ai personaggi principali e alla storia d'amore che tentano di vivere, il tema di base non può che essere la seconda guerra mondiale e quindi la differenza tra gli ebrei e la razza ariana, solo che questa volta abbiamo una realtà più distorta, una storia che non separa nettamente bene da male e che ci fa capire come, una persona che cresce secondo le regole e i principi di Hitler, possa effettivamente essere d'accordo, ma perchè non sa davvero cosa succede agli ebrei e quindi vuole credere nella realtà di Hitler perchè vede solo le cose positive, mentre invece avere a che fare con un ebreo che tutto il resto lo vive, le permette di farsi domande e di aprire gli occhi. Credere che Hitler abbia ragione e che gli ebrei siano il nemico è facile quando appaiono diversi, quando si prendono tutte le colpe che non hanno, quando però si viene a sapere che questi non possono lavorare, che faticano anche a comprare da mangiare perchè nessuno li fa più entrare in negozio e quanto altro, allora la visione di Hitler non diventa perfetta, inizia ad aver qualche falla ed è questo che l'autrice ci fa capire, che credere a delle parole è facile ma vedere i fatti è tutta un'altra cosa e ancora una volta questo aspetto della Seconda Guerra Mondiale caratterizza questa storia e fa amare questa lettura, così come la rende struggente ed emozionante. Chiaramente anche la famiglia, i segreti che questi possono avere così come le loro convinzioni, giocano un ruolo importante nella narrazione, specie per quanto riguarda la famiglia di Hetty, che si spaccia per qualcosa che non è e purtroppo si vanta di essere chissà quanto importante a discapito di tante persone ebree.
Personalmente mi sono innamorata subito di questo titolo non appena me lo sono trovato davanti, non solo per quanto riguarda la copertina che a mio avviso salta subito all'occhio ma anche per quanto riguarda la trama che promette una storia d'amore proibita impossibile da dimenticare e soprattutto l'ambientazione. Sapete che il periodo che vede la Seconda Guerra Mondiale come protagonista o sfondo delle storie è il mio punto debole e anche in questo caso ho avuto modo di leggere un'altra sfumatura di questo periodo, una storia ambientata a Lipsia e che vede protagonisti due ragazzi, due migliori amici che si conoscono da una vita e che hanno in qualche modo sempre provato dei sentimenti l'uno per l'altra ma solo con il tempo questi si sono fatti sentire e soprattutto troppo tardi, quando ormai ebrei e ariani sono nemici.
Ma basta questo a dividere degli amici? A giudicarli inferiori o che altro solo perchè è una persona a dirlo?
E' tutta una questione di prospettiva e Louise Fein ce lo fa capire in questa storia, sicuramente corposa e che si sviluppa nell'arco di più anni ma che non è mai pesante, si lascia leggere in pochissimo tempo e diventa a tutti gli effetti una delle storia più belle di sempre, in grado di far soffrire, di emozionare e di far riflettere. La figlia del Reich è una lettura da non perdere!
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