IL MIO VOTO
Mizuki è la protagonista di questo romanzo, una donna di quarat'anni che vive a Tokyo con i due bambini e il marito, una vita ben diversa da quella che aveva immaginato. Quando ha conosciuto suo marito infatti, non pensava che si sarebbe sposata presto, e invece in un attimo si è ritrovata un anello al dito e due figli di cui prendersi cura. Del resto quello è il suo lavoro, occuparsi dei ragazzi, mentre invece suo marito passa il tempo al lavoro e a rendere la loro vita senza limiti visto quanto guadagna. Quindi se all'esterno può apparire come una vita perfetta, quella che vede Mizuki giorno dopo giorno non la è più. Suo marito infatti sempre più spesso è impegnato al lavoro e questo significa che non si accorge della donna e delle difficoltà in cui si trova, così come dei suoi bisogni o di quelli dei figli, che non sempre sono facili da gestire. Mizuki non è alla ricerca di nulla, semplicemente non si sente all'altezza come madre e come donna per cui l'incontro con Kiyoshi arriva per caso, sono semplicemente due amici che si incontrano più spesso del dovuto ed è qualcosa che non dovrebbe portare a nulla, eppure lo fa e in qualche modo, seppure la donna sappia di stare rischiando tanto e di sbagliare, Mizuki si sente diversa, come se fosse giusto conoscersi in quel momento, ma due vite parallele non possono esistere e presto la nostra protagonista dovrà sceglierne una. Personalmente credo che sia facile giudicare Mizuki dall'esterno, una donna che non si sente apprezzata e che quindi trova conforto in un'altra persona, ma quello di Mizuki è solo un grido di allarme, un voler far capire che non è solo una madre e una moglie ma anche una donna, che può lavorare, che merita di essere considerata e di non passare in secondo piano sempre per il lavoro, una donna sicuramente imperfetta che proprio quando rischia di perdere tutto capisce quello che vuole davvero, un personaggio estremamente realistico in cui si ritrova sia nelle sue imperfezioni che nei suoi punti di forza.
La storia, intima e diretta, che ci racconta Emily Itami pone in evidenza tantissime tematiche. A prima vista può apparire una storia come un'altra, una donna sposata che ha una vita agiata e deve pensare solo ai suoi figli che arriva ad annoiarsi della sua vita, non sempre riesce ad essere al centro dell'attenzione del marito e quindi, quando per caso incontra un uomo con cui inizia ad avere un bel rapporto di amicizia che poi finisce col diventare qualcosa di più, allora è facile giudicarla, eppure non deve essere semplice sentirsi un'estranea nella propria famiglia, così come non deve essere semplice occuparsi di due figli senza aiuto dal marito, che certamente provvede a loro ma non gli dedica troppo tempo e di questo hanno bisogno, il più delle volte. L'avvicinarsi ad un'altra persona per Mizuki significa sentirsi nuovamente necessaria, vista se vogliamo, qualcosa che il marito non fa più e sa benissimo che non può avere entrambe le cose, infatti presto arrivare a prendere una decisione, e spesso sono questi contesti che ti fanno capire cosa conta davvero nella vita. Oltre a sentirsi donna e soprattutto ad essere vista, questo è un chiaro messaggio di Mizuki che non si sente all'altezza del compito, quasi inadatta ad essere moglie e madre, per cui quando è con Kiyoshi è un'altra persona ma la scelta di Mizuki in verità non sta tra il marito e Kiyoshi, ma tra le due parti di se stessa e quindi la scelta è ancora più difficile.
Tra le tante uscite di questi ultimi tempi, devo ammettere che Ballata malinconica di una vita perfetta mi era sfuggito e sono contenta di essermi soffermata meglio sulla trama quando mi è stato proposto, perchè altrimenti mi sarei persa una lettura davvero bella, poetica e profonda. Emily Itami infatti in solo duecento pagine strega il lettore, con capitoli brevi ma intensi, pregni di poesia e malinconia, ci racconta la storia di una donna che arrivata a metà della sua vita, inizia a pensare a tutto quello che è cambiato e soprattutto che le manca del passato. Mizuki è una donna sposata e con due figli, è una donna che è sempre stata a casa a prendersi cura della famiglia eppure sente che nell'ultimo periodo qualcosa è cambiato, il marito è sempre troppo occupato sul lavoro e non ha tempo neanche per le piccole cose, i bambini sono sempre più capricciosi ma anche desiderosi di attenzione e quindi la donna sente di non essere quasi all'altezza, come se non fosse più una buona madre, ed è per questo che quando incontra Kiyoshi si sente quasi rinascere, come se la sua vita avesse una seconda occasione e si ritrova infatti a vivere due vite, purtroppo però solo una può essere quella definitiva e questo ci spinge a riflettere su cosa significa scegliere la sua famiglia oppure scegliere qualcuno con cui si sente viva. Non è una storia che vuole parlare di tradimento, è una storia che ci fa capire che a volte la vita che immaginavamo non va come vorremmo e che a volte ci può essere qualche piccolo deragliamento, ma a volte essere vicini a perdere tutto quello che si conosce è la scossa giusta per farci capire cosa conta davvero nella vita, se la sicurezza o il mistero ed Emily Itami riesce a farlo molto bene, facendoci amare questa storia.
Ballata malinconica di una vita perfetta è una storia dolce e toccante che entra facilmente nel cuore del lettore e non lo abbandona subito, perchè il romanzo si legge in un attimo ma la trama rimane bene impressa nella nostra mente.
Nessun commento:
Posta un commento