giovedì 14 ottobre 2021

Recensione "La guerra è finita" di David Almond

 



Titolo:
La guerra è finita
Autore: David Almond
Editore: Salani
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 14 Ottobre 2021



È il 1918 e la guerra è ovunque. Il papà di John è lontano, a combattere in Francia insieme a milioni di altri papà. La sua mamma lavora nella fabbrica d'armi più grande del mondo, che non ne vuol sapere di rimanere chiusa nemmeno per un'ora, nemmeno di notte. E continua a crescere, crescere, crescere... A scuola, l'arcigno preside McTavish non fa che ripetere che tutti, adulti e bambini, sono coinvolti nella lotta per sconfiggere il malvagio nemico tedesco, e ogni volta John si pone la stessa domanda: 'Quando finirà?' Ma un giorno, nei boschi alla periferia della città, come in un sogno vede apparire Jan, un bambino tedesco che è proprio come lui: stessa età, stessa altezza e, sospetta John, stessa voglia di lasciarsi quella guerra alle spalle per incontrarsi, finalmente, e spargere insieme i semi della pace. Un racconto vivido e potente sul coraggio di sognare un mondo migliore, da uno dei più grandi scrittori per ragazzi di sempre.


IL MIO VOTO

John è il protagonista di questa storia, un bambino che si trova a vivere in un periodo molto delicato: vive infatti nel 1918 e quindi durante la prima guerra mondiale. Infatti il padre di John si trova in Francia, insieme a tanti altri uomini, per proteggere la sua famiglia e per dare una mano a terminare la guerra. La madre del nostro protagonista invece lavora in una delle fabbriche d'armi più famose e importanti del mondo, un luogo dove non ci si riposa mai, nemmeno di notte, perchè bisogna sempre produrre armi che in qualche modo possono concludere questa famosa guerra. E John, che è un bambino e quindi non può capire totalmente la gravità della situazione, non può fare altro che domandarsi quando finirà questa guerra. Anche a scuola non si parla di altro, John infatti non fa che sentire il preside parlare del nemico, i tedeschi, ed è ben felice di portare i ragazzi in frabbrica per far loro vedere cosa stanno fabbricando. E' un po' per caso che John conosce Jan, un bambino tedesco e quindi di fatto un nemico, che per John non è tale ma solo l'ennesima vittima di una guerra ben più grande di bambini e adulti, che non sembra finire mai ma se nessuno depone l'asse di guerra e pensa alla pace, questo non sarà mai possibile per cui il ragazzo non può che fare il primo passo e sperare, nel suo piccolo, che questo faccia la differenza. Insomma John è un protagonista che si sente vicino al lettore fin da subito, un ragazzino che non capisce la guerra e non capisce perchè la madre lavori sempre e il padre sia lontano da casa, ma capisce che non si può pensare sembra al nemico e si deve pensare alla pace, altrimenti non cambierà mai nulla e solo l'innocenza di un bambino potrebbe cambiare le cose e insegnare qualcosa agli adulti.


David Almond è uno degli autori per ragazzi più amati e apprezzati di questi ultimi tempi e infatti ogni volta che mi trovo davanti ad un suo romanzo non so resistere, devo assolutamente leggerlo, proprio come è capitato in questo caso.
La guerra è finita è una lettura molto piccina, al massimo saranno cento le pagine che compongono questa storia ma come spesso accade non è tanto la quantità a fare bello un romanzo, quanto la qualità e quelle poche pagine valgono davvero oro. David Almond firma le parole di questa storia, ma viene aiutato dalle bellissime e realistiche illustrazioni di David Litchfield che in bianco e nero ci regala disegni che sembrano proprio trasportarci all'epoca del romanzo, quindi nel 1918 e questo ci fa sentire ancora più immersi nella storia, una lettura che sebbene si legga in un'ora forse, non si dimentica facilmente per la sua potenza e importanza.
David Almond parla ai giovani lettori della guerra e di cosa significa avere nemici, quindi di bambini che si vedono il padre lontano da casa per combattere e le madri sempre in fabbrica a lavorare, ma soprattutto di bambini che vedono altri ragazzini come loro e non pensano ad un nemico, ma ad un amico con cui giocare e sperare insieme che il mondo presto cambi, insomma ancora una volta sono i bambini la bocca della verità, che ci fanno capire molte più cose di quanto possano fare gli adulti con i loro pregiudizi e le loro idee sbagliate, una lettura quindi che sa come conquistare il cuore del lettore come solo David Almond sa fare, con la sua penna semplice ma in grado di trasmettere sempre tanto.

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