lunedì 1 novembre 2021

Recensione "Il cacciatore di nubi" di Christian Antonini

 




Titolo: Il cacciatore di nubi
Autore:  Christian Antonini 
Editore: Il battello a vapore
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 5 Ottobre 2021


Tristan ha dodici anni, frequenta un'esclusiva scuola di Singapore ed è il principe di un piccolo regno in mezzo all'Oceano Indiano, le isole del Cocco. Quando scoppia la prima guerra mondiale il ragazzo si ritrova a bordo dell'Emden, l'incrociatore tedesco del corsaro e gentiluomo Von Müller, nemico del suo regno. Il comandante decide che per Tristan è il momento di impegnarsi come mozzo e vedetta, proprio lui che era stato allevato tra vizi e lussi per diventare un regnante. Così, nel bel mezzo di tempeste e battaglie navali, Tristan scopre che tutto è possibile, anche rispettare i propri nemici, e che la vita da principe viziato non fa per lui. Lui è nato per guardare le nubi da lontano, e per vivere mille avventure.

IL MIO VOTO

Tristan è il protagonista di questa storia, un ragazzino di dodici anni che è sempre stato abituato bene perchè circondato da persone che hanno sempre svolto per lui piccoli lavoretti e quindi si può dire che sia fiziato, che non abbiamo mai conosciuto le difficoltà di stare al mondo e questo perchè è il principe delle Isole del Cocco e una volta che suo padre passerà a miglior vita, toccherà a lui farsi avanti, lui che non ha un rapporto perfetto con il padre, il quale ha deciso di spedirlo in una scuola a Singapore, mentre invece sua madre vive in Australia e non sembra avere voce in capitolo. Proprio per il suo titolo, Tristan viene preso in ostaggio da uomini che gli fanno presto capire che la sua vita di privilegi è finita e che se non farà come gli viene detto, la pagherà cara. Ma intanto il mondo sta cambiando, infatti all'improvviso scoppia la prima guerra mondiale e Tristan si ritrova a bordo dell'Emden, una nave tedesca che di fatto è il suo nemico e infatti Tristan si bada bene dal dire chi è davvero, eseguendo gli ordini che gli vengono imposti e diventando quindi un mozzo, qualcosa che non è stato mai abituato ad essere. A bordo della nave però cattura presto l'attenzione del comandante, Von Muller, il quale è a tutti gli effetti un suo nemico eppure è un uomo che riesce ad essere corretto, per quanto il suo ruolo glielo permetta, e che creerà con Tristan un rapporto di rispetto e onore, che permetterà al ragazzo di capire che per quanto sia sempre stato bene ad essere un principe viziato, questa vita non fa per lui e sebbene sulla nave sia in costante pericolo, lui adora questa vita così piena di avventure e sarà questo che gli farà capire chi vuole essere davvero.
Tristan è quindi il protagonista di questa storia, un principe viziato  che si ritrova ad essere un mozzo e a scoprire un mondo completamente diverso che gli permette di capire cosa vuole e soprattutto chi vuole essere.


Quello che adoro di Christian Antonini è la sua capacità di unire il passato perchè spesso ci parla di storie realmente accadute, anche se ovviamente un pelo romanzate, a tematiche del presente con personaggi in cui è facile rispecchiarsi. In questo caso è esistito davvero il corsario Von Müller, un nemico tedesco ma un vero gentiluomo che ha sempre tenuto fede alle sue promesse.
Così come le Isole di Cocco esistono davvero e c'è stato davvero un erede al trono di questo mondo, il resto però  è stato l'autore a costruire una storia che di fatto corrisponde ad un viaggio che è sia geografico perchè Tristan si sposta sulla nave del nemico, ma anch mentale perchè il ragazzo durante i suoi momenti in nave e soprattutto lontano dal suo mondo caratterizzato da lussi e pregi ha modo di capire cosa vuole fare davvero, cosa ama ed è l'avventura, non essere un semplice re che dovrà restare intrappolato in casa per poter regnare e quella libertà che ha, sebbene sia quasi un prigioniero, è qualcosa che non ritroverà più.
Il viaggio in questo caso è quindi un'occasione per Tristan di capire cosa vuole davvero, soprattutto chi vuole essere nella sua vita, ma è anche un modo per lui di crescere, di imparare che se anche si è un principe si può comunque fare qualcosa da sè, insomma ha una bella lezione di vita che lo rende molto più consapevole di come funziona il mondo. Allo stesso tempo fuori dalla nave è scoppiata la prima guerra mondiale e questo significa che ci sono dei nemici, dei vincitori e dei vinti e Tristan si ritrova  in una nave nemica e quindi evita di rivelare la sua identità ma allo stesso tempo capisce di avere davanti una persona che non sfrutta la situazione a suo vantaggio, ma un uomo che fa quello che può per proteggere la sua nave e che sa cosa significa essere un gentiluomo e rispettare le promesse, per cui anche in guerra si può trovare un nemico che dimostra di avere rispetto anche di un semplice mozzo.


Ho letto per la prima volta un libro di Christian Antonini l'anno scorso e mi sono innamorata di questo autore che ha la capacità di far immergere subito il lettore nei suoi romanzi. Anche in questo libro è stato davvero semplice entrare all'interno della storia che ci viene raccontata tramite due tempi temporali e quindi ci troviamo nel presente, in un momento molto delicato per Tristan perchè lontano da casa e perchè non sa che ne sarà di lui non solo come prigioniero ma anche come persona perchè il padre non sta molto bene e una volta che lui verrà a mancare sarà Tristan il Re della sua isola, mentre invece il passato riguarda due anni prima, quando ancora non era lontano da casa per la scuola a Singapore e quando cercava a modo suo di comprendere il padre.
Ammetto che la mia parte preferita è il presente e infatti ogni momento dedicato a questa storia l'ho divorato in un attimo, al principio il passato può sembrare slegato da tutta la storia ma basta arrivare alla fine per capire che l'autore non lascia nulla al caso. Come vi dicevo Christian Antonini ama inserire fatti realmente accaduti alle sue storie e quindi il comandante Von Müller è esistito per davvero così come l'Emden e la sua fama da gentiluomo, così come c'era davvero un re per le isole del Cocco, il resto l'ha creato la sua fantasia, dando vita ad una storia davvero incredibile, un'avventura unica che permette al protagonista Tristan di crescere e in qualche modo anche il lettore lo fa, tramite lui.
Il cacciatore di nubi conferma la bravura di Christian Antonini che grazie alla sua penna diretta e fluida permette la lettura di questa storia in poco tempo, anche perchè resistere e non saper come finirà questa incredibile avventura è impossibile e io non posso che consigliarvi di partire insieme a Tristan in questo folle viaggio alla scoperta della sua storia e perchè no, anche di voi stessi.

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