mercoledì 26 gennaio 2022

Recensione "The tender bar" di J.R. Moehringer

 



Titolo: The tender bar
Autore:  J.R. Moehringer
Editore: Piemme
Genere: Memoir
Data di uscita: 11 Gennaio 2022



J.R. cresce catturato da una voce. La voce di suo padre, un discjockey di New York che ha preso il volo prima che lui pronunciasse la sua prima parola. Con l'orecchio schiacciato contro la radio, vorrebbe spremere da quel timbro caldo i segreti dell'identità e dell'universo maschili. Sua madre è il suo mondo, è la sua roccia, ma lui cerca anche qualcosa di più, qualcosa che riesce ad avvertire solo in quella voce. A otto anni, quando anche la voce alla radio scompare, J.R. scappa disperato fino al bar all'angolo, e lì scopre un nuovo mondo, e un coro turbolento di nuove voci. Quelli che si rifugiano al «Dickens» per raccontare le proprie storie o scordare i propri guai sono poliziotti e poeti, allibratori e soldati, star del cinema e pugili suonati. E poiché si diventa grandi per imitazione, a ciascuno di questi uomini J.R. ruberà qualcosa, diventando un piccolo «ladro di identità». Appassionato e malinconicamente divertente, il racconto della lotta di un ragazzo per diventare uomo, di un turbolento amore tra una madre e il suo unico figlio, ma anche un ritratto di come gli uomini rimangano, nel fondo del loro cuore, dei ragazzi perduti.


IL MIO VOTO


JR è il protagonista di questa storia, un bambino che vediamo crescere proprio tra le pagine di questo romanzo. JR cresce insieme alla madre, la donna infatti si allontana dal marito quando il bambino ha sette mesi e diciamo che l'uomo non è un esempio perfetto di padre peerchè non paga gli alimenti e non è presente per suo figlio, tanto è che la madre di JR è costretta a trasferirsi a casa dei genitori, qualcosa che aveva giurato di non fare più. JR quindi cresce con molti altri membri della sua famiglia, tanti zii e cugini e ovviamente può contare sulla presenza del nonno che tuttavia nemmeno lui brilla per essere un esempio perfetto di uomo. Anche quando JR ha modo di conoscer suo padre non ne rimane conquistato e quindi questo povero ragazzo non può che voler continuare la sua ricerca di uomo perfetto da cui prendere spunto, che non è certamente il nonno o lo zio Charlie. La nonna spesso gli da consigli, in particolare su come prendersi cura della madre che è costretta a fare più lavori per mantenersi e spesso i soldi non bastano. A volte provano a trasferirsi in una casa tutta loro, ma spesso sono costretti a tornare indietro, salvo quando per una volta la loro casa diventa una fissa dimora e per un'estate la madre gli permette di tornare dai nonni e per una volta ha modo di frequentare il bar che ha sempre visto da lontano, il Dickens, dove ci sono gli amici dello zio e dove ha modo di conoscere tante altre persone che in un modo o nell'altro gli cambieranno la vita e gli permetteranno di crescere proprio sotto agli occhi del lettore.
Inutile dire che ci si affeziona subito a JR per il suo bisogno di avere una figura maschile a cui ispirarsi, ma anche per cercare di crescere al meglio delle sue possibilità e infatti io mi sono innamorata di lui e del suo percorso, non sempre perfetto, ma realistico.



Questo romanzo devo ammettere che prima di vedere il trailer del film non lo conoscevo proprio ma mi ha subito incuriosita non solo per la sua trama ma anche perchè mio padre per esempio è un amante del bar e quindi ero forse curiosa di conoscerlo meglio sotto questo punto di vista. The tender bar è un romanzo in cui il protagonista vuole solo cercare un figura di riferimento maschile, JR è un bambino che cresce senza un padre e solo con la madre, anche se ha una famiglia abbastanza numerosa che gli sta attorno come il nonno o lo zio Charlie, ma JR non ha un modello da seguire, sa solo come dovrebbe comportarsi in base alle parole della madre e in particolare della nonna, che tenta di farlo diventare un uomo diverso dal marito e ovviamente da suo padre, che lo ha abbandonato a pochi mesi di vita. Il bar quindi vicino casa, il Dickens, diventa per JR un modo per osservare altre persone e per capirle, diventa un mondo in cui tutto è possibile perchè si scambiano chiacchiere e pareri ed è un po' come se si fosse dentro una bolla, protetti dal mondo esterno in qualche modo. L'autore racconta questa storia in modo a volte semplice a volte complesso, sono tanti i temi che affronta e tanti i personaggi che entrano in contatto con il nostro protagonista per cui a volte la lettura risulta più lenta, altre volte molto più scorrevole ma nonostante qualche piccolo difetto è una storia che lascia decisamene il segno non solo per le tematiche affrontate ma soprattutto per il suo protagonista, che vediamo crescere pagina dopo pagina e quindi il lettore in un certo senso cresce con lui.

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