lunedì 21 febbraio 2022

Recensione "L'ultima neve d'inverno" di Stina Jackson

 Bookspediani oggi vi parlo di "L'ultima neve d'inverno" di Stina Jackson



Titolo: L'ultima neve d'inverno
Autore: Stina Jackson
Editore: Longanesi
Genere: Thriller
Data di uscita: 10 Febbraio 2022



Nonostante il calendario dica che la primavera è ormai iniziata, l’inverno si rifiuta di allentare la sua gelida morsa su Ödesmark, piccola comunità del freddo Nord della Svezia. La maggior parte degli abitanti del villaggio non desidera altro che andarsene e in tanti l’hanno fatto: per ogni casa con la luce accesa ce ne sono molte altre abbandonate a un lento degrado. Per questo, chi non è ancora riuscito a lasciare quel posto desolato si chiede perché Liv si ostini a rimanere. Liv che lavora tutto il giorno alla stazione di servizio. Liv che ha un figlio adolescente ma nessuno sa da chi l’abbia avuto. Liv che viene accompagnata ovunque da Vidar, suo padre, l’uomo più ricco della zona. Liv che sa che i pochi vicini rimasti la guardano, sparlano alle sue spalle, si interrogano sulla sua famiglia e sugli affari oscuri di Vidar, un uomo al quale i nemici non mancano… Liv sa perfettamente che a Ödesmark nessuno dimentica mai niente. Per questo, quando la neve si tinge di sangue, Liv stessa finisce nell’elenco dei possibili responsabili. Ma la verità è ben sotto la superficie ghiacciata delle apparenze…
Con una cifra stilistica del tutto personale e una storia tanto fitta quanto commovente, Stina Jackson esplora il lato oscuro dei legami tra persone e tra i luoghi della loro esistenza. E quanto questi legami possano essere ferocemente, spaventosamente indistruttibili.

IL MIO VOTO

Uno dei primi personaggi che conosciamo di questa storia è Liv, una donna molto particolare che vive ancora col padre, un uomo molto ricco ma allo stesso tempo che fino a quando è in vita lui la controlla, così come fa con il nipote Simon e per la donna allontanarsi da casa, così come dal padre è sempre stato complesso. Liv del resto è sempre cresciuta con lui, la madre è venuta a mancare poco dopo il parto e la morsa stretta dell'uomo si è subito fatta sentire, timoroso infatti di perder anche lei l'ha tenuta sotto stretta osservazione e per quanto da giovane Liv si ribellasse e cercasse di scappare, in qualche modo si ritrovava sempre a casa. Liv sa che la sua è una situazione strana e sa che nel piccolo paese tutti parlano di lei e della sua famiglia ma purtroppo fino a che suo padre sarà vivo, lei sarà in qualche modo bloccata. La sua non è una brutta vita, semplicemente è una vita vissuta a metà perchè deve stare attenta a chi frequenta e perchè deve temere sempre i giudizi del padre, vorrebbe qualcosa di diverso per Simon ma purtroppo sembra incapace di ribellarsi al volere del padre e questo ci fa capire che non sempre i soldi fanno la felicità.
Quando però una persona molto vicino a Liv viene a mancare, anche in questo caso è inevitabile che tutti puntino il dito contro di lei, ma solo scavando a fondo si troverà la verità.
Allo stesso tempo oltre a Liv abbiamo due fratelli che sembrano poco importanti all'inizio ma che diventeranno essenziali per la trama, due persone che vendono erba per guadagnarsi da vivere ma una di loro lo fa per poter assicurare un futuro alla figlia, mentre l'altro solo perchè non riesce a combinare nulla e inevitabilmente anche il loro rapporto cambierà in questa storia.


Quello che vuole raccontare l'autrice con questo romanzo non è la risoluzione di un caso d'omicidio, o meglio anche questo è importante perchè se al principio le cose sembrano essere andate in un certo modo e solo più avanti si scoprirà la verità, quanto vuole mettere in evidenza la complessità dei rapporti tra le famiglie. Vediamo in primis un rapporto sicuramente malsano tra Vidar e Liv, un uomo che nella figlia vede la moglie persa tanti anni prima e che quindi non è intenzionato ad allontanarsi dalla figlia, non a caso le concede di lavorare per avere una sua indipendenza ma comunque la porta al lavoro lui stesso anche se è una donna adulta e soprattutto Liv ancora deve nascondere le sue relazioni perchè l'uomo la controlla da molto vicino. Allo stesso modo Liv ha cercato di proteggere Simon dal padre, ma vivendo insieme in qualche modo anche il figlio è stato soggiogato dai giochi di potere del nonno e fino a che resterà in vita, sia Liv che Simon non potranno avere una vera e propria scelta anche perchè provare a scappare sarebbe inutile. Allo stesso modo l'autrice ci mostra il rapporto tra due fratelli, e come si occupino di vendere droga per motivi diversi e infatti uno dei due è un padre di famiglia, sta cercando di cambiare per la figlia e proprio il suo rapporto così bello con la piccola così come la sua voglia di essere migliore dimostra la diversità di rapporti familiari, quando sono giusti e quando sbagliati. L'altro fratello invece sembra allo sbando, sempre pronto a tirare giù anche lui e purtroppo ad un certo punto, sebbene sia di famiglia, si è costretti a fare una scelta per il proprio bene.
I rapporti familiari sono complessi, oscuri e pericolosi e l'autrice ce lo mostra in questo romanzo così buio e pieno di sorprese.


Se è vero che a volte non serve andare troppo lontano per trovare un buon thriller, è altrettanto vero che gli scrittori nordici hanno quasi sempre una marcia in più in questo genere e Stina Jackson lo dimostra in questa nuova uscita da lei firmata. Qualche anno fa avevo letto un suo romanzo che devo dire mi era piaciuto molto, anche se c’erano delle imperfezioni come ogni romanzo d’esordio del resto, e quindi L’ultima neve d’inverno non poteva certo sfuggirmi.
In questo romanzo troviamo Liv, una donna che è conosciuta da tutti nella zona per il padre ricco, per un figlio adolescente di cui nessuno conosce l’identità del padre, sui nemici di suo padre visto che è ricco ma anche molto pericoloso, insomma in una cittadina piccola dalla quale tutti vogliono scappare tranne lei, è chiaro che il suo nome sia il più famoso e quando qualcosa di brutto accade, il suo nome appare tra i sospettati ovviamente perchè una volta che le voci partono, è difficile fermarla.
Questa storia l'autrice decide di raccontarcela senza veri e propri capitoli, la trama è come un fiume in piena che travolge il lettore e da una parte segue Liv così come suo padre e suo figlio, dall'altra segue altri due personaggi che al principio sembrano slegati dalla storia ma che si riveleranno essenziali. Il flusso di parole viene interrotto solo dal cambio dei personaggi, ma anche da alcuni flashback che servono per farci conoscere meglio Liv e la sua storia e il romanzo in sè si compone da due parti e il lettore non può fare a meno di respirare un attimo, per poi immergersi nuovamente in questa storia oscura e complicata che però si riflette sulla realtà.
Insomma in questo titolo Stina Jackson dimostra di essere cresciuta tanto sia a livello stilistico perché l’ho trovata molto più sicura di se e quindi la penna anche più fluida sia a livello di trama perché esplora il lato oscuro dei legami tra persone e quanto questi possano pesare, insomma un romanzo bello tosto ma che personalmente ho amato dall’inizio alla fine.

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