Titolo: La donna di Brooklyn
Autore: Tracey Enerson Wood
Editore: Piemme
Genere: Historical Fiction
Data di uscita: 8 Marzo 2022
«E poi faremo l'impossibile.
Collegheremo Brooklyn a Manhattan con il ponte più grandioso che si sia mai visto. Diventerà un'unica grande città.»
Washington, 1864. È un ballo in piena regola quello cui Emily Warren è invitata, anche se la festa si tiene in un ospedale militare, e gli invitati sono soldati infermi, feriti, con le gambe spezzate e il cuore in frantumi. Emily, come altre ragazze, è lì per offrire loro una serata diversa, in cui dimenticare per un attimo la guerra che infuria. Lei che, per il suo paese, vorrebbe fare ben altro. Lottare per le donne, per la loro libertà, per il diritto di voto ancora negato: è questo il suo sogno.
Proprio quella sera, però, Emily s'imbatte in qualcun altro che sogna in grande. L'affascinante capitano Washington Roebling sta raccontando del suo progetto meraviglioso: finita la guerra, vorrebbe unire Manhattan a Brooklyn, costruendo un ponte così immenso da essere quasi impensabile.
Innamorarsi di lui e del suo sogno è tutt'uno per Emily. Comincia così la storia di una donna straordinaria, che sceglierà di mettere da parte i suoi, di sogni, per seguire quello folle e impossibile dell'uomo che diventerà suo marito. E che, pur essendo una donna, quando lui si ammalerà, prenderà in mano la direzione dei lavori del cantiere più grande al mondo.
Sfidare il cielo e le leggi della fisica non ha spaventato Emily Warren Roebling: e questo romanzo ne ripercorre l'incredibile vicenda storica e umana, portando alla luce la figura di una donna troppo a lungo oscurata dall'ombra del marito.
IL MIO VOTO
Emily è uno dei personaggi di spicco di questo romanzo, una donna nata sicuramente in un'epoca sbagliata. Ci troviamo infatti nel 1864 e il desiderio della nostra protagonista sarebbe quello di migliorare la vita di tante donne, che ancora purtroppo non hanno modo di esprimere la loro opinione liberamente così come tante altre cose che vengono loro negate per il semplice fatto di non essere uomini. Ma per una sera vuole solo essere libera di godersi la vita, senza pensieri, del resto l'aria è già pesante visto i tempi di guerra e infatti Emily partecipa ad un evento che è fatto di proposito per distrarre gli uomini che in guerra hanno perso tanto, soldati che sono distrutti sia nel corpo che nello spirito. Ed è proprio a questa festa che Emily incontra Washington Roebling, un capitano che ha l'idea di collegare Brooklyn e Manhattan tramite un ponte e la ragazza non può che innamorarsi subito di quest'uomo così come della sua folle idea, abbandonando anche i suoi di sogni per lottare nella realizzazione di questo ponte perchè quando Washington non sarà più in grado di seguire il progetto, sarà lei a farsene carico, una donna la cui opinione e voce non interessa a nessuno, una donna che troppo a lungo è stata messa in ombra dal marito e che ora merita di essere conosciuta da tutti.
Inutile dire che penso che Emily sia una protagonista davvero in gamba, una ragazza che vorrebbe rendere il mondo un posto migliore per le donne e che accetta di ridimensionare il suo sogno quando si innamora e segue i desideri del marito, una donna che si dedica anima e corpo al progetto del ponte di Brooklyn e che quando si deve far carico del progetto ha le sue difficoltà nel farsi ascoltare, ma per quanto lei non sia perfetta così come non lo è il mondo, riesce a costruire qualcosa di incredibile che possiamo ammirare ancora oggi e che è uno dei simboli di Manhattan.
Il ponte di Brooklyn è qualcosa che chi dal vivo, chi in foto o nei vari film o telefilm tutti abbiamo visto e onestamente non conoscevo la storia dietro la sua costruzione, per cui tramite questo romanzo ho avuto modo di conoscerla e di amare la donna che si è dedicata anima e corpo a questo progetto che non era il suo, ma che ha portato comunque a termine. Infatti è stato molto interessante vedere come Emily, una ragazza pronta a lottare per i diritti delle donne, si sia ritrovata in prima persona a lottare per far sentire la sua voce per un progetto non suo ma che poi lo è diventato con il passare dei giorni perchè ormai era impossibile allontanarsi da questo, ma era anche molto difficile farsi ascoltare e non perchè le sue idee fossero malvagie, ma perchè essendo una donna sembrava che non meritasse di essere nemmeno udita da altri.
Ammetto che il romanzo si è presentato in modo completamente diverso da quello che mi immaginavo, non sempre l'ho trovato scorrevole e i personaggi spiccano per le loro imperfezioni, ma posso dire che il messaggio dell'autrice arriva forte e chiaro perchè non solo vuole mettere in evidenza come è stato costruito il ponte di Brooklyn, vuole farci conoscere la donna che per troppo tempo è rimasta in ombra perchè tale e soprattutto vuole farci capire quanto era difficile a quei tempi per una donna essere solo ascoltata e far valere la propria opinione, qualcosa che oggi è migliorato sicuramente ma non totalmente cambiato e se la storia può insegnarci qualcosa è appunto questo, che non si finisce mai di migliorare così come bisogna dare i meriti a chi li ha, una storia quindi che scava nel passato di uno dei progetti più ambiziosi e più famosi di sempre e che ci permette di sentirci parte di questa costruzione così come parte della vita di Emily e della sua frustrazione nel non essere considerata all'altezza della situazione.
E ora, che conosco tutta la storia dietro, non vedo proprio l'ora di poter passeggiare sul ponte di Brooklyn e ammirarlo da vicino perchè non è solo un collegamento tra città, è il simbolo di qualcosa di molto più importante, di una donna che ha lottato per cambiare anche solo in piccola parte il mondo.
Tracey Enerson Wood non è un'autrice che conoscevo, ma ha dato un'ottima prova in questo romanzo ed è sicuramente una scrittrice da tenere d'occhio per il futuro!
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