mercoledì 8 giugno 2022

Recensione "King e le libellule" di Kacen Callender






Titolo: King e le libellule

AutoreKacen Callender
Editore: Feltrinelli
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 7 Giugno 2022



In una cittadina della Louisiana ancora attraversata da forti contrasti fra bianchi e neri, King, dodici anni, deve affrontare il lutto per la morte del fratello maggiore Khalid. La perdita lo fa sprofondare nella disperazione tanto da credere che il ragazzo sia diventato una libellula, dopo averne vista una posata sulla bara durante il funerale. Inizia così a cercarlo in riva al fiume ogni pomeriggio. Il suo tormento è acuito da quel che era successo poco prima, quando Khalid, dopo aver sentito King e il suo amico Sandy parlare della sua omosessualità, aveva detto al fratello di smettere di frequentarlo. King è assillato dal timore che la sua natura possa deludere la memoria del fratello, così mette in secondo piano l’amicizia con Sandy. Ma tutto cambia di nuovo quando quest’ultimo scompare: sta scappando dal padre, il sergente Sanders, un uomo violento e razzista. Nonostante gli sembri di tradire il fratello, King capisce che deve stare al fianco di Sandy e che non può rinunciare a essere se stesso.

IL MIO VOTO

Il protagonista di questa storia è King James, un ragazzino che sta vivendo una fase molto delicata della sua vita: ha appena perso il fratello maggiore ed elaborare questo lutto non è semplice, infatti King crede subito che il fratello sia diventato una libellula perché ne vede una sulla sua bara durante il funerale e questo è il suo modo di sentirlo ancora presente e accanto a lui. Allo stesso tempo sta vivendo un grande tormento interiore perché poco prima che il fratello morisse aveva litigato con lui a proposito di Sandy, un suo caro amico che gli ha rivelato di essere gay e per questo King gli volta le spalle, sperando di accontentare così il fratello e di non deluderlo, visto che la vita per King è già difficile in quanto persona di colore e stare sempre insieme a Sandy potrebbe farlo apparire anche lui stesso come gay e si sa che i pettegolezzi possono distruggere tante persone, qualcosa di cui King non ha bisogno al momento. La sua però si rivela una scelta sbagliata perché presto Sandy scompare per allontanarsi dal padre e sarà in quel momento che King capirà che i pensieri degli altri sono meno importanti rispetto al suo amico Sandy e all'aiuto che può dargli.
King è un protagonista a cui mi sono affezionata subito, un ragazzino che si sente combattutto nell'essere fedele al fratello venuto a mancare da poco o all'amico che gli ha appena rivelato di essere gay, qualcuno che cerca di rendere felici tutti combinando tanta confusione perchè non pensa in primis ad essere se stesso e quindi il suo percorso in questa storia non è facile ma vederlo crescere ne vale davvero la pena perchè in poco tempo King avrà il coraggio di ammetter quello che teneva nascosto, affrontare i genitori e tanti altri adulti che possono far paura ma se è giusto combatterli, perchè sbagliano, meritano di essere affrontati.


Proprio di recente avevo sentito parlare di Kacen Callender ed ero molto curiosa di leggere qualcosa di questo autore e quando ho visto in uscita King e le libellule ho subito preso la palla al balzo.
Questo è un romanzo di poco meno di duecento pagine ma che al suo interno tratta tematiche davvero importanti come l’elaborazione del lutto, il razzismo, la ricerca della propria identità ed e soprattutto un inno a non temere di essere diversi perché ognuno di noi lo è a suo modo ed è questo a renderci unici e speciali. King infatti ha perso da poco il fratello maggiore e per lui questo lutto è difficile da affrontare, non a caso è convinto che ora il fratello sia una libellula e questo è il suo modo di sentirlo ancora accanto a lui, pronto a proteggerlo e consigliarlo. King è un ragazzino di colore, fin da piccolo gli è stato fatto il discorso di quanto sia difficile la vita per persone come lui ma è ancora un bambino, non conosce totalmente il mondo anche se ha continuamente a che fare con la famiglia di Sandy e in particolare suo fratello maggiore e suo padre, lo sceriffo, che non nascondono poi tanto bene il loro essere razzisti e questo fa molto male a King. Paradossalmente per quanto King accusi la famiglia di Sandy di essere razzista e quindi di avere pregiudizi, è Sandy a pagarne maggiormente le conseguenze perchè ha rivelato di essere gay e ora tutti lo giudicano per questo, l'unico della sua famiglia ad essere tra le persone più buone di questo mondo e colui che paga uno scotto caro quello di non essere esattamente come vorrebbe suo padre, non a caso Sandy non esita a fuggire lontano da lui proprio perchè ha raggiunto il limite che può sopportare e qui non parliamo di bullismo, ma proprio di un padre che non tratta bene il proprio figlio e questo è gravissimo. Ecco perchè King, nonostante il desiderio del fratello maggiore di stare lontano da Sandy, non esita a cercarlo perchè comprende che è più importante stargli accanto che stargli lontano. E stare accanto a lui, parlargli e comprenderlo meglio gli fa capire anche quello che non voleva ammettere di lui stesso, per cui abbiamo anche la ricerca della propria identità che è un processo molto coraggioso visto che si ha paura di non essere accettati dagli altri ossia dalla famiglia o dagli amici.
Insomma King e le libellule è una lettura che ho divorato in un attimo e non nego che mi ha tanto emozionata, è un titolo per ragazzi che bisognerebbe far leggere nelle scuole, quel tipo di romanzo che ti entra sottopelle ed è in grado di toccare il cuore del lettore come pochi altri libri. Fatevi un favore: leggetelo.

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