giovedì 29 settembre 2022

Recensione "Non lasciarmi sola" di Nancy Tucker





 Titolo: Non lasciarmi sola
Autore:Nancy Tucker
Editore: Piemme
Genere: Mystery
Data di uscita:6 Settembre 2022


"Era bastato così poco, pensai. Così poco per sentirmi così potente." Una mattina di primavera, un solo, velocissimo attimo. Chrissie sa fare un sacco di cose: per esempio, sa come rubare qualche caramella dal negozietto all'angolo senza farsi scoprire, sa come nascondersi giocando a nascondino senza farsi trovare, e sa qual è il muro migliore per fare le verticali. Ma adesso ha un segreto. E avere un segreto le fa sentire un piacevole solletico alla pancia, come quando ha bevuto troppa Coca. A casa, con la sua famiglia, dove il cibo scarseggia e ancor più scarseggia l'amore, non si sente mai così. Quindici anni dopo, Julia cerca di essere una brava madre per la sua bambina di cinque anni. Ha sempre paura di non esserlo, in verità; ha paura di non avere soldi per comprarle da mangiare, o per le scarpe nuove, e si preoccupa senza sosta di quello che le altre mamme pensano di lei. Ma soprattutto ha paura che qualcuno possa portargliela via, la sua Molly. E quando cominciano le telefonate, cui Julia è troppo terrorizzata per rispondere, è chiaro che qualcuno ha scoperto quello che ha fatto quand'era bambina, e che la tormenta ancora oggi. Rendendola la peggiore delle madri possibili. Perché forse è arrivato il momento di affrontare la verità, e chiedersi: può essere possibile la redenzione per qualcuno che ha rubato la vita di un altro?


IL MIO VOTO

Chrissie e Julia, una bambina la prima e una donna l’altra ma c’è tanto in comune che hanno questi personaggi.
Chrissie è una bambina che soffre per una situazione a casa non ottimale:non riceve troppo amore e si sente sempre impotente, sua madre le fa mancare spesso il cibo ma anche l’affetto di cui ha bisogno e questo ovviamente incide su di lei, quando invece è in giro a rubare qualcosina si sente in controllo di tutto e ora che ha un segreto si sente in qualche modo diversa. Chrissie infatti ha ucciso qualcuno e questo l’ha cambiata, quando la polizia inizia ad indagare lei subito si fa avanti con delle informazioni proprio per stare al centro dell’attenzione ma al di là di questo è una bambina a cui non è stato insegnato molto, soprattutto ha un’idea sbagliata del concetto di morte perché suo padre spesso è assente, di fatto è morto, ma ogni tanto torna a trovarla e quindi Chrissie è convinta che dalla morte si possa tornare.
Julia invece è una mamma, qualcuno che non fa mancare nulla alla sua bambina e tenta di essere la migliore versione di se stessa anche se non sempre è facile perché vive con la costante paura di non essere all’altezza ma ci prova e tutto sembra andare per il meglio, almeno fino a quando non riceve delle telefonate che la portano nello sconforto più totale perché è convinta che quelle chiamate stiano a significare che qualcuno conosce il suo segreto e che qualcuno quindi possa portale via tutto, sopratutto quella bambina che ama con tutto se stessa. Julia non è perfetta, ma nessun genitore lo è, il suo passato la condiziona costantemente e soprattutto tante possono essere le opinioni su di lei, sul come sia possibile far stare una bambina con lei, ma è una donna che a differenza di tante altre ci prova.


Non vi ho svelato troppo della trama, il segreto di Chrissie ci viene svelato fin dalla prima pagina e anche il collegamento tra lei e Julia è facilmente intuibile, ma lascio a voi capire la verità. Io posso dirvi che questo romanzo contiene una storia forte, che fa riflettere.
Su Chrissie posso dire che nulla giustifica quello che ha fatto, ha ucciso qualcuno e questo è imperdonabile ma è solo una bambina che non comprende cosa significa davvero la morte, non le è mai stato spiegato così come non è mai stata amata dalla madre, lei voleva solo attenzione e potere e questo l’ha spinta a fare qualcosa di sbagliato. Julia ci fa capire come una donna possa rifarsi una vita dopo il suo passato, ci spinge a chiederci se effettivamente qualcuno come lei possa essere madre ma ci fa anche capire che è possibile cambiare, essere diversi e migliori e forse questo merita un riconoscimento.
Non lasciarmi sola lo definirei un mystery, uno di quei romanzi che tengono incollati alle pagine per capire fino a che punto Chrissie è in grado di spingersi e fino a che punto Julia possa andare avanti e vivere con il terrore di non essere una buona madre solo perché a volte gli incidenti capitano, eppure il suo passato parla chiaro e verrà sempre giudicata per quello.
Una trama quindi questa che attira fin da subito, una storia che si è svolta in modo diverso da quello che mi aspettavo ma che sa come tenere il lettore incollato alle pagine perché vuole sapere dove l’autrice andrà a parare, un romanzo insomma che gioca con le emozioni del lettore e che si rivela essere molto interessante fino alla fine.

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