giovedì 4 maggio 2023

Recensione "L'anno che bruciammo i fantasmi" di Louise Erdrich

          




 Titolo: L'anno che bruciammo i fantasmi
AutoreLouise Erdrich
Editore: Feltrinelli
Genere: Fiction
Data di uscita: 28 Febbraio 2023


Nella primavera del 2020, mentre il mondo è in lockdown e Minneapolis vive giornate di rabbia e guerriglia urbana a seguito dell’uccisione di George Floyd da parte di un poliziotto bianco, la protagonista Tookie, una donna di mezza età con un passato difficile e turbolento, si ritrova a fare i conti con l’inopinato ritorno sotto forma di spettro di una petulante cliente della libreria in cui lavora, morta di infarto poco prima. Mentre la tensione cresce in parallelo nelle strade della città così come nell’animo e nella vita personale della protagonista, Tookie scoprirà qualcosa su di sé e sulla propria storia che nella sua infanzia defraudata era andato smarrito. Un romanzo spiazzante e avvincente che impasta, fra lampi di black humour, ironia e abbacinanti sprazzi poetici, il tema della cultura tradizionale degli indiani d’America e quello dei diritti delle minoranze etniche, demolendo sistematicamente i luoghi comuni che dominano l’immaginario collettivo sui popoli nativi, cantando la passione e l’amore per la letteratura. Perché i libri, dice la Erdrich (che nella trama si riserva un sorprendente cammeo) contengono tutto ciò che vale la pena di sapere, tranne ciò che conta veramente



IL MIO VOTO

Ci troviamo nel 2020 e quindi alle prese con il lockdown e con un momento della vita che non si comprende totalmente, così come Minneapolis deve fare i conti con le conseguenze della morte di George Floyd che ha scatenato davvero il finimondo visto il trattamento della polizia nei confronti delle persone di colore, ecco in questo contesto la protagonista è Tookie.
Tookie è una donna che ha un passato difficile e che si ritrova a fare i conti con la presenza dello spettro di una cliente della libreria in cui lavora e la donna deve capire perché questo spettro ha scelto di tormentare proprio lei, lei che ha trovato in qualche modo la salvezza grazie alla lettura che ancora una volta dimostra quanto i libri ci possano salvare.
Tookie è un personaggio con cui non sempre è facile avere a che fare e capirla è difficile in alcune occasioni, la vediamo crescere sotto i nostri occhi come persona ma non è facile immedesimarsi in lei per via dei suoi trascorsi e di come spesso sbaglia, appare un personaggio imperfetto e realistico ma non sempre insomma.
Oltre a lei però sono anche i temi ad essere dei veri e proprio protagonisti nella storia, in modo particolare la pandemia che ha in qualche modo colpito tutto e le proteste legate a Floyd che hanno avuto un forte impatto in America, ma sicuramente per noi italiani è più facile rivivere il virus e sicuramente empatizzare col resto.


Adoro i romanzi che parlano di librerie e quindi non potevo assolutamente farmi sfuggire e infatti ci sono delle parti in cui una libreria è al centro di tutto, abbiamo una cliente molto fastidiosa il cui fantasma si rifiuta di andarsene dal negozio e questo ovviamente riguarda la nostra Tookie, che non può fare altro che cercare di gestire la situazione come può.
L’anno che bruciammo i fantasmi è un romanzo che sviluppa la sua narrazione nell’arco di un anno e che tratta tantissime tematiche a partire da qualcosa di super vicino a noi come il lockdown, passando per il tema delle minoranze etniche e in modo particolare della brutalità della polizia americana nei confronti delle persone di colore e poi non può mancare l’altra parte importante della storia ossia l’importanza della letteratura e il potere che i libri possono avere. Oltretutto visto le origini della nostra protagonista non mancano assolutamente momenti dedicati alla cultura e alle tradizioni dei nativi americani ed è sempre bello avere la possibilità di vederle da vicino e di conoscerle meglio.
Era il primo romanzo di Louise Erdrich e devo dire che sono stata rapita dalla sua prosa scorrevole ma poetica, piena di ironia ma in grado di dare il giusto peso ai temi trattati.
Non è sicuramente una lettura leggera, ma è una di quelle storie da leggere perché resta sia nel cuore che nella mente del lettore.

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