martedì 29 agosto 2023

Recensione "La guerra delle due regine" di Jennifer L. Armentrout

     




Titolo: La guerra delle due regine
AutoreJennifer L. Armentrout
Editore: HarperCollins Italia
Genere: Fantasy/ Romance
Data di uscita: 29 Agosto 2023


NATO DALLA DISPERAZIONE DELLE CORONE D’ORO…


Casteel Da’Neer ha provato sulla sua stessa pelle quanto la Regina di Sangue sia astuta e crudele, ma nessuno, nemmeno lui, avrebbe mai potuto prevedere fino a che punto si è spinta: ciò che ha fatto è a dir poco inimmaginabile.


E DALLA CARNE MORTALE…


Niente impedirà a Poppy di liberare il suo Re e distruggere tutto ciò che la Corona di Sangue rappresenta. Con la forza del Primordiale della Vita a guardarle le spalle e l’aiuto dei Wolven, dovrà convincere i generali di Atlantia a combattere la guerra a modo suo… perché a questo punto nessun’altra opzione è possibile se vuole costruire un futuro di pace per entrambi i regni.


UN POTERE PRIMORDIALE RISORGE…


Insieme, Poppy e Casteel devono abbracciare tradizioni vecchie e nuove per salvaguardare i loro cari e proteggere gli indifesi. Ma la guerra è solo l’inizio. Gli antichi poteri primordiali si sono risvegliati, rivelando l’orrore di ciò che era iniziato secoli prima. E forse, per porre fine a ciò che la Regina di Sangue ha cominciato, Poppy dovrà diventare ciò che è stato profetizzato per lei… e ciò che teme di più.


COME PORTATORE DI MORTE E DISTRUZIONE.


IL MIO VOTO

Dopo il finale del terzo libro era imperativo leggere subito questo romanzo per sapere come sarebbe continuata la storia e la Armentrout ha saputo decisamente come tenere sempre alta l'attenzione del lettore e questo perchè se vi aspettate una risoluzione immediata, state decisamente sbagliando. A differenza del terzo libro, dove nelle prime 200/300 succedeva praticamente di tutto, in questo romanzo le prime 400/450 pagine si basano molto sulla strategia militare. Poppy infatti è a tutti gli effetti una regina e non può solo seguire il suo cuore, deve anche dimostrarsi degna del suo ruolo quindi non può imporsi come altri sovrani, deve cercare un modo per salvare le persone che ama ma anche per liberare il suo popolo, non è assolutamente un ruolo semplice il suo ed è per questo che la Armentrout ha fatto davvero un super lavoro con il suo personaggio, non troverete la Poppy del primo libro, la Vergine il cui destino era già stato scritto, ma una Regina determinata ad essere diversa, a non conquistare e sottomettere ma ad essere giusta e dare una possibilità a chi la merita. Ovviamente se nella prima metà non manca la strategia militare, così come anche un approfondimento dell'amicizia tra Poppy e Kieran,  nella seconda parte c'è ampio spazio per il lato romantico così come per le tantissime rivelazioni che la Armentrout ci offre, per questo voglio ricordarvi ancora una volta l'importanza del prequel che secondo me è davvero necessario non solo per i personaggi che in un modo o nell'altro ritroviamo, ma per il worldbuilding stesso. Una menzione d'onore però la merita anche Reaver, un draken che sa come catturare subito il lettore e i suoi battibecchi con Kieran sono tra le mie parti preferite del libro.


Come vi dicevo in questo romanzo la Armentrout ha cambiato completamente modo di strutturare la storia appunto perchè c'è tantissima strategia militare e questo ci fa capire anche quanto il personaggio di Poppy sia cresciuto, ma è anche necessario non solo per dimostrare il suo ruolo di Regina, ma anche per in qualche modo tenersi occupata e non pensare a LUI, perchè non averlo accanto fa male e non poter correre da lui è difficile, tuttavia occorre un piano ben preciso per appunto avere successo. Oltre ai Wolfen in questo romanzo i Draken assumono molta importanza e quindi abbiamo modo di conoscere in primis Reaver che ha saputo tenere testa fin da subito ai personaggi che conosciamo dal principio, con la sua ironia e con le sue risposte taglienti riusciva a smorzare un poco la tensione che si respirava pagina dopo pagina. 
Un'aggiunta che non passa inosservata è senza dubbio il punto di vista di Casteel, che aggiunge sicuramente un punto di vista inedito all'interno della storia e che ci permette anche di vedere come se la passa lui, viso quello che gli sta succedendo. Casteel in questo romanzo al di là di tutto l'ho trovato un po' più sottotono e non solo per quello che ha passato, ma perchè ormai è chiaro che la protagonista indiscussa è Poppy e la sua evoluzione così come la scoperta di se stessa e delle sue potenzialità, e quindi lui in certi momenti scompare perchè di fatto è a servizio della sua Regina.
La seconda parte, passata una buona dose di romance, si focalizza poi su rivelazioni su rivelazioni e chi ha letto il prequel non può fare a meno di fare determinati collegamenti e capire che la situazione non potrà che complicarsi da qui in avanti, soprattutto per Poppy.


La guerra delle due regine era uno dei libri che più aspettavo e prima di iniziare a leggerlo ho aspettato si avvicinasse l'uscita anche solo per non dover soffrire troppo una volta concluso, perchè non so ancora quando uscirà il prossimo, e ci ho provato con tutte le mie forze a leggerlo un po' alla volta e se al principio ci sono riuscita perchè le prime 400 pagine avevano bisogno del loro tempo per ingranare, quando ho superato la metà non sono più riuscita a fermarmi vuoi per la parte romance, per le tante rivelazioni, per i colpi di scena, per quel capitolo che tutti aspettavamo, insomma come sempre la Armentrout crea dipendenza e che siano libri da 300 pagine sia che siano da 800 non si può fare altro che leggerli subito perchè sono una droga, fermarsi è davvero impossibile. Rispetto agli altri romanzi La guerra delle due regine ha alzato la posta in gioco soprattutto sul finale per quanto riguarda le tantissime rivelazioni che la Armentrout ci ha lasciato e che devo ancora elaborare, tuttavia secondo me si poteva snellire di qualche pagina così come un capitolo in modo particolare ammetto che me lo aspettavo in modo diverso e non è stato gestito poi in modo perfetto. Jennifer Armentrout ha comunque un dono perchè sebbene siamo ormai arrivati a metà di una serie caratterizzata da 700/800 pagine a libro, non si riesce a non volerne ancora, non si perde mai l'interesse per i personaggi o per la storia in sè e io infatti già mi chiedo quando arriverà il quinto libro, devo sapere , ne ho decisamente bisogno!

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