Serwa è una ragazzina davvero speciale e questo perchè la sua famiglia fa parte di un'associazione segreta di cacciatori di adze, vampiri originari delle foreste del Ghana capaci di impossessarsi della mente umana e di trasformarsi, all'occorrenza, in lucciole apparentemente innocue, quindi è stata cresciuta con l'idea di diventare in fretta una cacciatrice di vampiri, è qualcosa che adora e non esita mai di andare in viaggio con i genitori, quando necessario, per stanare nuovi adze. Quando arriva quindi il suo compleanno non esita a chiedere qualche regalo: in primis di diventare una cacciatrice prima dei suoi diciotto anni e ovviamente di provare ad utilizzare un'ascia, qualcosa che desidera tanto.
Il momento tanto atteso però viene interrotto da adze che sembrano aver passato le protezioni dei genitori di Serwa e in compagnia di questi vampiri c'è anche una strega che sembra conoscere sua madre e le chiede dove si trovi un tamburo magico, il tutto diventa subito molto caotico e Serwa insieme alla sua famiglia è costretta a scappare da quella che ha sempre considerato casa sua, nonostante i viaggi, un rifugio sicuro.
E' chiaro che la situazione è grave e che questi adze, insieme a quella strega tanto pericolosa, vanno fermati e quindi Serwa è pronta a partire con i suoi genitori, ma questa volta i due decidono che è troppo pericoloso portarla con loro e le toccherà stare per qualche tempo ospite di una zia che vive nel Maryland, insieme ad una cugina che la nostra protagonista non ricorda minimamente e soprattutto dovrà affrontare qualcosa di molto pericoloso, molto più dei vampiri: la scuola, cosa che lei non ha mai fatto.
Per Serwa arriva quindi una nuova avventura e dovrebbe esser al sicuro, deve solo combattere contro altri ragazzini, insomma qualcosa di semplice, ma potrà mai andare tutto liscio?
Impossibile non innamorarsi di Serwa e dell sua passione per diventare una cacciatrice, del suo essere spaesata a scuola e dei tanti problemi da affrontare, ma è una protagonista tosta!
Quando ho letto questa trama ho avuto delle vibes alla Buffy la cacciatrice di vampiri, uno dei miei telefilm preferiti, e ovviamente non ho proprio saputo resistere e ho fatto bene perchè questo libro è stata una lettura davvero incredibile. In primis va riconosciuto a Roseanne A. Brown la genialità nell'aver unito le tradizioni popolari del Ghana con qualcosa di attuale come i vampiri e in un attimo nascono gli adze che sono appunto mostri simili ai vampiri che possono impossessarsi della mente umana e udite udite trasformarsi in lucciole, qualcosa di davvero unico.
Ovviamente abbiamo dei cacciatori di queste creature e la famiglia di Serwa ne fa parte, anzi i suoi genitori sono tra i migliori e lei non può che aspirare a diventare come loro, una cacciatrice eccellente.
Eppure a causa di una strana unione tra vampiri e una strega determinata a tutto per ottenere quello che desidera, Serwa si ritrova a dover lottare non contro vampiri ma contro compagni di classe che le complicano la vita, visto che non è mai andata a scuola. La cacciatrice di vampiri è quindi un fantasy che spicca per originalità per quanto riguarda di adze e tutto quello che ne deriva, spicca per l'ironia della sua protagonista perchè non mancano momenti esilaranti ma c'è dentro anche tanta magia e avventura e io ho già bisogno del secondo, sono troppo innamorata!
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