mercoledì 9 maggio 2018

#Review Party:"L'orso" di Claire Cameron



Buon giorno bookspediani!
Qualche giorno fa è uscito per SEM "L'orso" di Claire Cameron, un romanzo che si sofferma sulla bellezza ma anche pericolosità della natura , e io insieme ad altre blogger ve lo facciamo conoscere meglio.
Inoltre l'autrice è stata gentilissima a rispondere ad alcune nostre domande che trovate sotto ogni recensioni del blog partecipanti!
Siete pronti a tuffarvi con noi in questa storia?





Claire Cameron, L'orso di [Cameron, Claire]

Titolo: L'orso
Autore: Claire Cameron
Editore: SEM
Genere: Libri per ragazzi
Data di uscita: 26 aprile 2018





Anna è una bambina di cinque anni. Con i genitori e il fratellino, Stick, di poco più piccolo, sta facendo una bella vacanza sull’isola di Bates, un paradiso naturale al centro del meraviglioso lago canadese di Opeongo.
La radura dove si fermano per la notte è un incanto. Anna stringe a sé Stick e dice buonanotte al papà e alla mamma, che si ritirano nella loro tenda. La notte è tiepida, trasparente, e i suoni che provengono dal bosco accompagnano fin dentro i sogni più dolci.
Ma nel cuore della notte la vita diventa un incubo.
All’improvviso i due fratellini vengono svegliati dalle urla della mamma e del papà, dal trambusto assordante. Un grosso orso nero ha sventrato la tenda dei genitori e si accanisce su di loro con la sua enorme forza, con la ferocia della bestia affamata. In un ultimo, disperato atto di coraggio il padre mette in salvo i piccoli, chiudendoli all’interno di un robusto container per gli attrezzi e le provviste.
Il giorno seguente, nella luce di una giornata di sole, i due bimbi escono dal nascondiglio che li ha protetti dalla bestia e si incamminano, insieme con il lettore di questo sorprendente, emozionante romanzo, nella loro nuova vita. Attorno, oltre i resti del passato e dell’amore, c’è la natura pericolosa, affamata, impenetrabile, ostile. E una fioca luce per guardare verso il futuro.


IL MIO VOTO



Sister & brotherLe riserve naturali sono da sempre una grande fonte di attrazione per tutti e in particolare per chi ha una famiglia dove può portare i propri figli a giocare all'aria aperta e ad entrare a contatto con la natura, godendosi un'esperienza indimenticabile.
E' quello che ha scelto di fare la famiglia di Anna e Alex, una famiglia in difficoltà ma che ha voglia di darsi una seconda occasione e per farlo scelgono proprio lo scenario naturale che offre l'isola di Bates, un paradiso in cui si possono godere una vacanza lontano da tutto e da tutti.
Purtroppo però il loro scenario da sogno viene spazzato via dall'ingresso in scena di un orso nero, il quale si accanisce senza pietà contro i genitori dei due bambini, ma prima il padre dei piccoli riesce a metterli in salvo chiudendoli nel container che avevano portato per le provviste, pensando di poterli proteggere dall'orrore a cui si sta preparando.
L'orso sembra completamente fuori controllo, non è nella loro natura solitamente attaccare gli umani, eppure in questo caso qualcosa è scattato in lui, una furia che non lascia scampo e non si ferma davanti a nulla, nemmeno davanti al container, che prova con tutte le sue forze ad aprire per distruggere completamente quello che resta della famiglia.


A est del sole ad ovest della lunaAll'interno del container Anna, una bambina di appena cinque anni e Alex, chiamato Stick dalla sorella maggiore, cercano di stare calmi, convinti di essere al sicuro dentro al container. E tuttavia Anna in qualche modo si rende conto della gravità della situazione, anche se non può comprenderla appieno, ma viene distratta dai bisogni del fratellino, consolandolo e cercando di distrarlo.
La notte è infinita, non sembra trascorrere mai e invece anche gli incubi hanno una fine e quando arriva la mattina, Anna e Alex trovano finalmente la forza di uscire dal loro nascondiglio per ritrovarsi davanti ad uno spettacolo agghiacciante.
Tutto è andato distrutto e non c'è nessuno che gli possa spiegare cosa è appena accaduto, nemmeno la madre che Anna prontamente trova a terra, la quale con le ultime forze rimaste la convince ad essere una bambina forte, a scappare dall'isola e a mettere in salvo Alex.
Lei e il padre li raggiungeranno, li aspetteranno quando sarà il momento.
Anna allora non può fare altro che esaudire quello che è il suo ultimo desiderio e trascinare un ignaro e capriccioso Alex lontano dal pericolo, sperando di cavarsela.


Gli orsi bruni della Russia appartengono alla stessa specie del grizzly americano e possono sfiorare la mezza tonnellata: la loro forza, come la loro ferocia è leggendaria. Ciò nonostante è accertato che fuggano alla sola vista di una tigre.Claire Cameron ci racconta una storia di terrore, di perdita ma anche di crescita che tuttavia non si distacca troppo dalla realtà.
L'attacco ad Algoquin Park è successo davvero nel 1991, dove la furia di un orso bruno non si fermata davanti a nulla, uccidendo due persone che pernottavano nella riserva, lascia i brividi addosso durante tutta la lettura del romanzo, rendendo facile immedesimarsi nelle sensazioni di Anna.
E' infatti affidata a lei la narrazione della storia, ad una bambina di cinque anni che ha assistito alla morte dei suoi genitori ma non riesce ad elaborare davvero quello che ha visto e si ritrova sola, in pericolo a mettere in salva non solo se stessa ma anche il fratellino Alex, di tre anni.
Alex è ignaro di tutto e del resto come potrebbe un bambino così piccolo capire la situazione in cui si trova, e continua a fare capricci, continua a chiedere cibo ad Anna e a desiderare la sua mamma.


 Anna è stanca, è spaventata, non sa quello che sta facendo e ha paura di sbagliare.
Ha promesso alla mamma che sarebbe fuggita dall'isola e che poi lei l'avrebbe raggiunta, ma non arriva mai nessuno in suo soccorso e per questo pensa di aver fatto qualcosa di male. Pensa di essere stata una bambina cattiva e per questo i suoi genitori si sono arrabbiati con lei, non presentandosi all'appuntamento datole.
Allo stesso tempo c'è un'ombra dentro di lei che non ne vuole sapere di lasciarla in pace, un terrore primordiale che la spaventa e che la mette a contatto diretto con la sua paura di non essere all'altezza del compito affidatole dalla madre di proteggere suo fratello.
La Cameron è bravissima a calarsi nei panni di una bambina di cinque anni che non riesce ad elaborare la verità che la circonda.
La gravità della situazione è qualcosa di troppo grande per lei e le mancano persino le parole per descriverlo e per comunicare a noi quello che sta affrontando non può fare altro che comunicarlo tramite la semplicità che conosce, e infatti un orso feroce diventa un cane gigante arrabbiato, non ha un altro metodo di paragone per descriverlo.


Claire Cameron con questo romanzo si sofferma non solo sulla bellezza della natura ma su quanto rapidamente riesca a voltare le spalle all'uomo.
Allo stesso tempo questa storia è una lotta contro il tempo per la salvezza che costringe una bambina a pensare l'impossibile per salvare se stessa e il suo fratellino e allo stesso tempo venire a patto con la dura realtà che la vita che conosceva prima è stata distrutta, spazzata via e quello che resta è solo un grande amore e la forza di andare avanti con la vita che ha lottato per mantenere.




Quale parte dell'essere un autrice di piace di più?
Amo stare seduta davanti allo schermo ogni mattina.
Quando scrivo dimentico chi sono o cosa sto facendo, sono completamente coinvolta nella storia.
Il tempo si ferma. E' una sensazione bellissima.


Che sensazione hai provato quando hai saputo che il tuo libro sarebbe stato pubblicato? Come è cambiata la tua vita da quel momento?
Il mio primo contratto letterario è stato in Canada.
Ero incinta quando mi hanno riferito la notizia e mi ricordo di aver riso e di aver pensato: oh no!
Non avevo idea di come avrei potuto essere un'autrice e avere un bambino allo stesso tempo.
Mi immaginavo un tour per promuovere il libro con un bambino piccolo in braccio.
Ma ha funzionato tutto a meraviglia.
E penso che la mia vita sia cambiata in due modi sia per il bambino che per l'uscita del libro nello stesso momento.
Quello che ho pensato prima di pubblicare il libro è stato che essere un'autrice avrebbe significato il poter scrivere tutto il giorno e questo era il paradiso, ma poi ho scoperto non essere vero.
Ci sono tantissime altre cose da fare che ancora mi allontanano dalla scrittura.
E sto notando che con più il mio libro viene pubblicato nel mondo, più questa cosa è vera.
Ma è un problema bellissimo da avere.
Lotterò sempre con felicità per avere più tempo per scrivere.
E' l'unica cosa che amo e che ho bisogno di fare.




Oggi vi aspettano le recensioni di La stamberga d'inchiostro e Aria's Wild, mentre domani quella de Il colore dei libri e L'universo dei libri, quindi non perdetene nemmeno una!







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