domenica 28 luglio 2019

Recensione "In fuga verso un sogno" di Zillah Bethell

Buona sera bookspediani, oggi vi parlo di  "In fuga verso un sogno" di Zillah Bethell, un romanzo distopico uscito poco tempo fa grazie a Il Castoro. 


Titolo: In fuga verso un sogno
Autore: Zillah Bethell 
Editore: Il Castoro
Genere: Distopico
Data di uscita: 4 Luglio 2019



 Lohndar, la Londra del futuro, è una città circondata da alte mura, governata da precise regole e in cui la popolazione è divisa in rigide classi sociali. Serendipity e sua madre appartengono alla casta più bassa e per loro non sembra esserci futuro. Prima di morire, la madre le regala una vecchia statuetta di un cavallo, animale creduto ormai estinto. Perciò quando Serendipity scova una mappa che potrebbe condurla a vedere dei cavalli veri, non dubita neanche un istante e decide di partire. In viaggio con un nuovo amico, Tab, e il suo cane, inizia un’avventura che la porterà lontano da tutto quel che conosce, in fuga per realizzare il suo sogno.


IL MIO VOTO





Serendipity è una ragazzina la cui vita non è stata facile fin da subito: non ha mai conosciuto suo padre e tutta la sua famiglia è sempre stata sua madre, la quale recentemente è venuta a mancare, lasciandola completamente sola, senza nessuno ad occuparsi di lei. Quello che è peggio è che Serendipity vive in una Londra del futuro, chiamata Lohndar, nella quale a comandare è il Ministro, un uomo che ha diviso la popolazione in tre caste, dove ad essere quelli più importanti sono gli Au, l'oro, i quali vivono nella ricchezza e pensano di essere i padroni della città, poi ci sono i Cu, il rame, coloro che aiutano gli Au ad avere una vita agiata e danno una mano ai piombo, i Pb, coloro che sono inferiori a tutti gli altri e che devono lavorare il doppio per poter sostenere tutta Lohndar, una città completamente cambiata dopo i Gas, una città che si basa sull'obbedienza e sull'annullamento dei propri sogni. Come se la situazione non fosse già abbastanza grave, Serendipity ben presto finirà in una sorta di prigione, perchè non ha nessun tutore a vegliare su di lei, e questo in qualche modo la costringe ad agire di impulso, scoprendo che sua madre le ha lasciato una mappa per fuggire dalla città e credere ancora nei sogni, che per Serendipity significa trovare un cavallo vivo, una rarità visto che si sono estinti già da tempo. Inizia così la sua missione impossibile, accompagnata da Tab e il suo cane Topo, con cui vivrà un'avventura che non dimenticherà mai più, non solo per la sua pericolosità ma per la meta.


Zillah Bethell al suo romanzo d'esordio riesce a farsi notare con una storia distopica che ovviamente mantiene i canoni tipici del genere, ma che tuttavia spicca originalità per come si presenta nel futuro: Londra diventa Lohndar, una città divisa in tre caste e che è dominata da un Ministro, un uomo spietato che non ha paura di dettare legge e di farla rispettare. Il Tamigi ora è il Tamhig, una misera distesa di fango che non regala viaggi attraverso il fiume, ma morte perchè chi ci è entrato spesso non è più tornato. Dimenticatevi il Big Ben, quel vecchio orologio ha smesso da tempo di suonare e di scandire la vita dei suoi abitanti, così come ora West Minister non è altro che un edificio come un altro. Bucknam Place è una prigione e il meraviglioso museo delle cere ora è il Tussòds, un posto in cui vengono esposte tutte le persone che hanno disobbedito alle leggi e che scontano la loro pena da congelate, come monito per tutti coloro che per caso pensano di infrangere le leggi. Il Ministro vuole far credere a tutti quanti che non esiste niente altro oltre a Lohndar, è per questo che esistono barriere per l'esterno, ma non per impedire agli altri di entrare, ma sono state create per impedire agli abitanti di uscire. Eppure Serendipity grazie a sua madre e alla mappa che le ha lasciato prima di morire, sa che c'è qualcosa all'esterno, un posto in cui esistono i cavalli e quindi c'è speranza di miglioramento, il Galles, e solo rischiando il tutto per tutto, Serendipity potrà trovare il suo posto nel mondo e questo viaggio non solo la farà crescere e scoprire tante cose su di lei, ma le regalerà amici preziosi, primo tra tutti Tab e l'immancabile cane chiamato Topo.


L'amicizia tra Serendipity e Tab è infatti uno dei punti vincenti del romanzo: i due si incontrano per caso, nel momento in cui Serendipity ha più bisogno di un amico. Entrambi infatti sono rinchiusi in prigione, insieme a Nimbus, un narrastorie che ha sempre avuto un debole per la ragazza e che tenta in tutti i modi di aiutarla, anche seguendola nella sua folle impresa di trovare dei cavalli vivi, animali che sono ormai un miraggio perchè estinti da tempo a Lohndar. Tab è un brigante, finisce rinchiuso con i due, ma non attende certo la sua punizione perchè ormai conosce ogni via di uscita dalle prigioni e non esita a portare in salvo anche i due amici appena trovati, persone con cui di fatto non vuole avere niente a che fare, ma una volta che Nimbus decide di restare a Lohndar per liberarla dalle oppressioni e per raccontare a tutti la sua storia, che di fatto è il suo lavoro, è Tab ad andare in soccorso di Serendipity e ad unirsi a lei nella sua folle ricerca. A differenza della ragazza, Tab non ha mai conosciuto i suoi genitori, se è vivo è solo grazie al suo cane Topo, un amico che si è scelto e che sà non si separerà mai da lui. Eppure, nonostante a prima vista Serendipity non sia una persona con cui vorrebbe condividere un viaggio, si lascia trascinare da lei e dalla sua folle idea di vedere i cavalli: sarà l'inizio di una grandissima avventura, che farà capire ad entrambi che forse sono incappati l'uno nell'altra per un motivo e soprattutto che anche due persone che non condividono lo stesso sangue possono diventare una famiglia.


Quello che a prima vista può sembrare banale e forse bizzarro, ossia la folle ossessione per Serendipity sui cavalli, in verità è una metafora ben più profonda, almeno secondo me. La voglia della nostra protagonista di mettersi alla ricerca di animali che da sempre l'hanno attirata e che di fatto sono sempre stati parte della sua vita, visto che sua madre gliene costruiva sempre di legno, non è solo un mezzo per sentirsi più vicina a sua madre, ora che l'ha persa, e non è solo un seguire le direzioni della donna, colei che le ha lasciato la mappa per avventurarsi in questa folle impresa, è la convinzione che ha Serendipity di trovare qualcosa di meglio della città che la opprime e non le permette di essere libera. Trovare i cavalli quindi non è solo un sogno o un miraggio, diventa una metafora di speranza, una possibilità di trovare all'esterno delle mura di Lohndar qualcosa di migliore, qualcosa che non abbia a che fare con regole severe, con leggi da seguire e con Ministri desiderosi di potere e comando, ma una metafora per essere finalmente liberi, come appunto lo sono i cavalli che passeggiano tranquillamente per le colline. Se li troverà o meno, questo potrete scoprirlo solo attraverso la lettura del libro, trovo tuttavia che l'autrice abbia voluto dare una bellissima immagine di come sia sufficiente una sola ragazza per mettere in discussione tutto e di come la sua determinazione sia in grado di portarla alla scoperta di qualcosa di estremamente interessante.


Zillah Bethell, con uno stile molto fresco anche se ancora un poco inesperto, ci conduce in una Londra del futuro, tremendamente evoluta per alcuni versi, come per esempio ci troviamo davanti ad una tecnlogia molto avanzata, ma tremendamente indietro per quanto riguarda la mentalità, la quale è ancora governata da una sola persona che detta la legge, ma questa volta non è una Regina che tenta di essere giusta, ma un Ministro capriccioso e brutale, che si accerta di punire davvero chi gli disobbedisce. Come sempre però ci sono dei ribelli, dei briganti che vivono all'esterno di Lohndar, che tuttavia non hanno un vero e proprio codice morale e seguono la corrente, per cui cambiano idea a seconda di ciò che conviene loro.
In tutto questo c'è una ragazza come tante, un Pb che all'apparenza è inutile, ma che è determinata a scappare da Lohndar per inseguire il suo sogno, quello stesso sogno che le ha messo in testa sua madre, recentemente scomparsa, e che è disposta a tutto per raggiungerlo. La storia di Zillah Bethell quindi è un racconto su quanto siano importanti le storie che raccontiamo e su quanto sia necessario credere che ci aspetta sempre un mondo migliore di quello in cui viviamo, ma per scoprirlo bisogna essere disposti ad osare e a correre pericoli, compiendo un viaggio meraviglioso quanto pericoloso in grado di farci conoscere anche persone che ben presto diventano amici indispensabili, insomma bisogna essere pronti a compiere un viaggio che sa di speranza e come tale, può solo che farci crescere e portarci grandi soddisfazioni.




1 commento:

  1. Sembra una lettura davvero interessante e potrebbe piacermi!
    Ottima la tua recensione e ti leggo sempre con tanto piacere!
    Dany
    ( Dany's Hobbies)

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