mercoledì 14 agosto 2019

Recensione "Il nostro giorno" di David Levithan

Buona sera bookspediani.
E' arrivato il momento di parlarvi anche di "Il nostro giorno" di David Levithan!



Titolo: Il nostro giorno
Autore: David Levithan  
Editore: Rizzoli
Genere: Young Adult
Data di uscita: 11 Giugno 2019


Ogni giorno un corpo diverso. Ogni giorno una vita diversa. Ogni giorno una scelta difficile. Da sempre, la vita di A è stata svegliarsi ogni giorno in un corpo diverso, costretto a vivere per quel giorno la vita di quella persona, cercando di farlo al meglio ma anche cercando in qualche modo di vivere la propria, di vita. Convinto di essere l'unico al mondo, ha sempre sentito di essere profondamente e irrimediabilmente solo. Ma si sbagliava. Ci sono altri come lui. Con Rhiannon, A ha conosciuto l'amore e l'amore ha portato una ancora più dolorosa e profonda consapevolezza della solitudine: la loro storia è finita per l'impossibilità di essere vissuta e nel momento in cui A lo ha capito, ha deciso di allontanarsi per sempre da lei. Ma ora non riesce a smettere di pensarla, al punto da essere così distratto da cominciare a lasciare traccia del suo passaggio nelle vite che prende in prestito. Anche Rhiannon lo sta cercando, perché ha creduto di poter amare un altro, ma non è così, e perché non vuole rassegnarsi a una vita in cui A non esista. Nel seguito di Ogni giorno, David Levithan porta i suoi lettori ancora una volta nelle vite di A, Rhiannon, Nathan e di colui che credevano di conoscere come il Reverendo Poole, cercando di comprendere e raccontare che cosa sia davvero l'anima e che cosa, più di tutto, ci renda umani.


IL MIO VOTO



Tre anni fa, spinta da una grandissima curiosità, mi sono avventurata in una storia increbile che mi ha fatto letteralmente innamorare, la storia di una ragazza, Rhiannon, e di un essere, A, il quale non aveva una forma, ogni giorno era una persona diversa, si trovava in un corpo diverso e la sua sola missione era sopravvivere, disturbando il meno possibile il corpo che lo ospitava e cercando di non interagire nella vita di questa persona. Eppure quando A ha incontrato Rhiannon qualcosa è cambiato, qualcosa lo ha spinto ad andare contro le sue regole, a fargli desiderare finalmente di essere qualcuno, in modo tale da avere una possibilità con quella ragazza. Ogni giorno, il primo romanzo di questa storia, è stata una lettura tremendamente intensa e sofferta, che alla fine mi ha lasciato senza parole e in un certo senso insoddisfatta, per cui quando ho saputo dell'esistenza di questo libro e quindi del ritorno di A e Rhiannon, non ho esitato a tuffarmi in questa lettura, una storia che in verità mi aspettavo decisamente diversa, che mi ha fornito qualche risposta, ma mi ha fatto nascere ancora più domande e non so se avrò mai queste risposte o se è stata proprio l'intenzione dell'autore voler portare il lettore a questo punto.


Alla fine di Ogni giorno abbiamo visto A andare lontano da Rhiannon, perchè entrambi sapevano che la loro, sarebbe stata una storia impossibile e, per rendere ancora più netta la separazione, hanno deciso di non contattarsi in alcun modo. Ora la ragazza sta cercando di andare avanti con la sua vita: ha una storia con Alexander, un ragazzo davvero dolce con il quale può essere se stessa, senza fare pazzie e senza nessuna preoccupazione, quello che vede è esattamente quello che è. Eppure ha un ricordo costante in A in Nathan, il ragazzo che ancora oggi si sente violato per quelle ore che non ha vissuto nel suo corpo, e questo in qualche modo spinge Rhiannon a chiedersi cosa stia facendo A, come stia passando la sua vita, ma soprattutto se hanno sbagliato ad allontanarsi, perchè prima sembrava tutto impossibile e ora invece si rende conto che il sentimento che prova per A è ancora molto forte e forse c'è una possibilità per loro. Intanto nelle vite di Rhiannon e Nathan compare l'uomo che hanno conosciuto come il Reverendo Poole, un essere molto simile ad A che tuttavia non ha la sua stessa cura, perchè non gli interessa prendersi cura del corpo che lo ospita, lo vuole annullare per servirsene e per trovare un corpo da abitare, per sempre, ma prima vuole entrare in contatto con A e parlargli dei loro poteri.
Cosa succederà questa volta tra A e Rhiannon? E cosa vorrà davvero il Reverendo Poole, o per meglio dire X, da A?


Questa volta la storia segue diversi punti di vista, non abbiamo solo quello di A come avevamo avuto nel primo libro, o quello di Rhiannon, che ci ha dato la sua versione dei fatti nel libro a lei dedicato, ma sono ben quattro le voci narrative: A, Rhiannon, il Reverendo Poole che qui conosciamo come X e per finire Nathan. Sicuramente questa scelta è più che corretta, non solo perchè ormai questi sono i personaggi che più ci intrigano, ma perchè dare voce solo ad A sarebbe stato un po' come ripetere il primo libro, cosa che a mio avviso accade almeno per la prima parte del romanzo. Infatti inizialmente troviamo A lontano dalla ragazza che ama e quindi lo vediamo alle prese con continui cambi di corpi, ma se nel primo libro A cercava in tutti i modi di non far vedere a nessuno che qualcosa potesse essere diverso, cercando di non interferire con le vite degli altri, questa volta A è leggermente più incurante dei corpi che lo ospitano perchè anche lui sta soffrendo e questo ovviamente lo porta a compiere azioni senza pensarci troppo, che potrebbero mettere nei guai colui che lo ospita, una volta terminato il giorno, ma nonostante tutto mantiene il massimo rispetto per la persona. Rhiannon invece ci racconta di come continua la sua vita, anche se il pensiero di A ancora la tormenta e non riesce a cancellarlo dalla sua vita, sarà infatti lei a fare il primo passo verso di lui. Nathan è una voce interessante, un personaggio che ancora deve fare i conti con quello che gli è successo, che può contare su Rhiannon anche se la ragazza non sa cosa significhi davvero non essere nel proprio corpo per un giorno. Anche X si dimostra un narratore interessante, spesso mette i brividi, ma necessario per creare una scissione tra lui e A.


Il fulcro di questo romanzo non è solo riunire A e Rhiannon ma far capire le differenze tra come opera A e come opera X, due entità con gli stessi poteri ma con una metodologia diversa di pensiero. A ormai è rassegnato ad occupare un corpo diverso ogni giorno, è rassegnato a non avere un contenuto e a non apparire come di fatto è lui stesso, perchè sa che è solo un ospite momentaneo, che presto se ne andrà dalla vita che invade e non gli sembra giusto scombussolarla più di quanto non faccia. X invece ha tutto un altro tipo di pensiero: lui vuole infatti fermarsi, avere un corpo che sia il suo e per farlo deve schiacciare l'entità che lo ospita. X non si cura dei sentimenti delle persone che invade, non ha questa sensibilità e sia A che Nathan che Rhiannon sanno bene la sua metodologia di pensiero e per questo lo temono, ma allo stesso tempo A è affascinato da lui perchè è l'unica altra persona che conoscere ad essere come lui e quindi è qualcuno con cui può confrontarsi e con cui può parlare di tutti i problemi che ha e di tutte le preoccupazioni che nutre. A del resto non può che considerarsi un invasore, un'entità malvagia, perchè di fatto scombussola la vita degli altri, ma proprio perchè pensa a questo, non può che considerarsi una persona essenzialmente buona, che non ha scelto questo destino, cerca solo di prendere il meglio, soprattutto una piccola parte per sè, ora che ha conosciuto l'amore e non può più rinunciarci, altrimenti la sua non può essere considerata via, ma semplicemente sopravvivenza.


Il nostro giorno è una storia senza dubbio interessante, anche se a mio avviso oltre ad approfondire un paio di tematiche e a rendere interessanti i personaggi di Nathan e X, non va ad aggiungere nulla di più alla storia originale, che ho trovato davvero bella e originale così come era.
David Levithan ci riporta dai personaggi che lo hanno consacrato e tornare a leggere di loro è sempre un piacere, è un po' come ritrovare vecchi amici, ma poteva gestire questo seguito in un altro modo. In alcuni momenti infatti mi è sembrato di essere tornata al primo libro, in altri mi è parso che stesse solo allungano la storia per rimandare l'inevitabile. Quello che è sicuramente degno di nota è la crescita e il cambiamento del personaggio di A, un personaggio che mi è sempre piaciuto e che ho visto in costante conflitto, combattutto sul da farsi perchè pronto a mettersi da parte per permettere al corpo che lo ospita di vivere la sua vita, ma allo stesso tempo smanioso di ritagliarsi un pezzetto di tempo per avere la possibilità di vivere la sua di vita, se così può essere definita. Lo stile dell'autore si è sicuramente evoluto, la penna è molto più sicura e scorrevole, tuttavia per me è mancato qualcosa in questa storia, non è stata all'altezza del primo libro e di questo mi dispiace. Alla fine se si è rivelata una lettura interessante, anche se in alcuni punti troppo prolissa, anche se non ho davvero capito se si può definire un capolinea.



si ringrazia la casa editrice
per la copia omaggio


Nessun commento:

Posta un commento