lunedì 19 agosto 2019

Recensione "La bottega delle essenze" di Erica Bauermeister

Bookspediani cari, ormai mi sono abituata a questo orario serale e quindi vi do la buona notte con la recensione dedicata a "La bottega delle essenze" di Erica Bauermeister.

La bottega delle essenze di [Bauermeister, Erica]

Titolo: La bottega delle essenze
Autore: Erica Bauermeister 
Editore: Garzanti
Genere: Fiction
Data di uscita: 27 Giugno 2019



Ogni profumo racchiude una storia. Se impariamo a proteggerlo, diventa parte di noi.
In casa c’è una stanza in cui Emmeline ha sempre sbirciato con curiosità, senza mai osarvi entrare: lo studio del padre dove, su scaffali altissimi, sono custodite file e file di boccette. Nessuno può toccarle, perché non sono comuni ampolle di profumo. Al loro interno racchiudono una piccola pergamena su cui sono impresse rare essenze: l’odore della pioggia in una mattina di temporale, il sentore del fumo nell’istante in cui fuoriesce dalla pipa, la dolcezza del miele di cui profumano le promesse di una madre. Emmeline ne è ipnotizzata: vorrebbe saperne di più, vorrebbe che il padre le raccontasse le storie legate a ciascuna di esse e le insegnasse a catturare quei profumi. Ogni volta, però, è costretta a fare i conti con la reticenza del burbero genitore, che gli impedisce di condividere i segreti del mestiere e, soprattutto, di parlarle di una madre che lei non ha mai incontrato. Finché la sua improvvisa scomparsa non cambia tutto. Ormai sola, Emmeline inizia a interrogarsi sulle proprie origini e sente che è arrivato il momento di scoprire da dove viene e se ha altre radici oltre a quelle che ha imparato a conoscere. Per farlo deve, prima di tutto, trovare il modo di arrivare alle boccette che tanto la affascinano e dissipare il mistero che avvolge la creazione di quelle essenze. Solo uno di quei profumi, ne è certa, potrà indicarle la strada giusta da percorrere per capire chi è davvero. Per trovare e abbracciare quella madre che è sicura esistere da qualche parte là fuori.


IL MIO VOTO


Erica Bauermeister è un'autrice di cui ho sentito parlare spesso e soprattutto in maniera positiva, per cui, approfittando dell'uscita del suo ultimo libro, ho deciso di conoscerla finalmente e ho potuto constatare personalmente che tutti i commenti entusiastici sui suoi libri sono azzeccati. Per quanto riguarda in particolare questo ultimo romanzo, l'autrice è riuscita ad unire una storia di crescita, che parla di voglia di scoprire le proprie origini e quindi la propria identità, dandole un tocco quasi futuristico, dove esiste la possibilità di intrappolare gli odori in delle boccette di vetro in modo tale da poter custodire i propri ricordi attraverso fogliettini di carta rinchiusi in queste ampolle. Il risultato è che riesce a dare vita ad una storia credibile, realista e certamente originale, che ha per protagonista una ragazza che cresce insieme al lettore e che ci conduce all'interno della sua storia, regalandoci un'avventura più unica che rara.
La protagonista è Emmeline, una bambina che inizialmente vive su un'isola lontano da tutto e da tutti con il padre, un uomo che stravede per lei e che le racconta sempre favole, facendole assaporare la magia della vita, ma di fatto nascondendole tante, troppe informazioni, e continuando a vivere come un eremita, troppo impegnato a custodire ogni odore che può catturare. Tuttavia, quando l'uomo viene a mancare, la vita di Emmeline cambia inevitabilmente scoprendo un mondo completamente nuovo e non troppo magico come credeva.


Il personaggio di Emmeline è certamente la perla di quella storia, una bambina che per i primi anni della sua vita vive solo con il padre, catturata dalla magia di queste boccette di vetro che di fatto non sa davvero cosa significano, ma il padre le fa capire quanto sono importanti, perchè questi odori parlano e non dicono mai bugie, solo verità. Emmeline è quindi affascinata dalla sua vita sull'isola, che sembra a tratti idilliaca anche per le favole che le racconta il padre. Quando però l'uomo scompare, Emmeline si ritrova improvvisamente sola e con tante, troppe domande, senza però possibilità di risposta. E' un uomo, Henry, a trovarla nella sua isoletta e a portarla a casa sua, cercando di darle la possibilità di riprendersi. Il suo arrivo nella casa dell'uomo tuttavia è sconvolgente perchè si accorge che la vita che ha sempre conosciuto in realtà era una menzogna, che c'è tanto che il padre le ha nascosto e soprattutto è abituata ad affidarsi al suo naso e agli odori per capire cosa sta succedendo, qualcosa che nella vita di tutti i giorni le crea non pochi problemi, soprattutto quando deve iniziare la scuola. Fortunatamente conoscerà un ragazzo nuovo, che come lei sarà un outsider, Fisher, e insieme cercheranno di capire come affrontare la difficile vita che il destino ha disposto per loro, perchè per entrambi c'è ancora tanto da scovare, soprattutto come avere un futuro migliore.


Emmeline è la personificazione perfetta della ricerca delle proprie origini e della propria identità, così come la personificazione di una ragazza che deve ancora trovare il proprio posto nel mondo. La sua infanzia è stata idilliaca quanto bizzarra, non è pronta per entrare nella società ed essere una ragazzina normale come tante, perchè di fatto non lo è e questo non fa che causarle problemi, soprattutto a scuola, dove spesso è presa di mira dai bulli della classe.
La ragazza quindi non sa come definirsi, non sa se essere la persona che le ha insegnato ad essere suo padre, ossia qualcuno che si deve affidare agli odori per capire le situazioni e per fidarsi delle persone, oppure essere come tutti gli altri, per passare inosservata e amalgamarsi alla massa. Inoltre è una ragazza che non conosce la propria storia, le proprie origini: il padre non le ha mai parlato della madre, un vuoto che comunque ha sempre sentito e che ora si manifesta più forte che mai, visto che si rende conto che il padre non è sempre stato sincero con lei. Questa voglia quindi di conoscere il suo passato la costringe a ricercare dettagli sui suoi genitori, per conoscerli meglio e per comprendere meglio anche se stessa. Emmeline è una ragazza coraggiosa, che deve affrontare ogni giorno una nuova sfida in un mondo che non conosce e di cui fa fatica a fidarsi, è quindi facile rispecchiarsi in lei, ma fortunatamente non è sola, perchè insieme a Fisher e al lettore stesso è pronta ad avere tutte le risposte che cerca.


E' tremendamente originale la tematica che dà vita a questa storia, ossia custodire gli odori come fossero ricordi. Non solo quindi abbiamo polaroid o foto che fungono da memento per non dimenticare mai un determinato avvenimento, ma nel romanzo creato da Erica Bauermeister esiste la possibilità di affidarsi agli odori per ritornare alla mente ad un determinato ricordo e questo semplicemente incastrando un foglietto di carta in un'ampolla. Trovo davvero interessante quanto innovativo questo dettaglio, il fatto che ci si affidi al senso dell'olfatto per ricordarsi qualcosa, un odore che ci riporta alla mente un ricordo gradito e che accogliamo con gioia. Ma non è solo questo a rendere speciale il romanzo, è anche il fatto che Emmeline abbia imparato a conoscere il mondo e a fidarsi delle persone proprio tramite gli odori: del resto la bocca può dire mezze verità, i pensieri restano muti e quindi oscurati a tutti gli altri, ma l'odore non si può nascondere ed è quello a parlare più di qualsiasi altra cosa. La stessa autrice del resto ammette di essersi ben documentata per raccontare questa storia, cosa che si evince dal testo, ma che non appesantisce la narrazione e non annoia mai, anzi non fa che incuriosire il lettore e appagare il suo senso di curiosità al riguardo, lo stuzzica e poi lo ricompensa.


Come spesso accade, la trama della copertina si discosta un poco dalla piega che prende il romanzo, dettaglio che molto spesso mi disorienta perchè mi aspetto di trovare una storia che poi si rivela essere tutt'altro e anche in questo caso è andata così, ma sono stata sorpresa in maniera assolutamente positiva, tanto da non essermi mai staccata dal romanzo fino a quando non sono arrivata alla parola fine. Mi sono sentita parte integrante della narrazione, era come se fossi insieme ad Emmeline ad assisterla alla ricerca della sua storia e, insieme a questa, alla possibilità di costruire il suo futuro conscia finalmente delle sue radici.
Il suo rapporto con Henry e Colette, la coppia che si occupa di lei dopo la scomparsa del padre, è qualcosa di dolce e amaro allo stesso tempo: i due accolgono Emmeline in casa loro e la trattano come una figlia, sia nel bene che nel male, insegnandole da capo a vivere in un mondo moderno, ma senza mai farle mancare il loro supporto. Così come ho adorato il rapporto di Emmeline con Fisher, due anime perdute che si sono subito riconosciute e si sono protette a vicenda, cercando insieme il proprio posto nel mondo, anche quanto tutto sembrava remare contro di loro. La crescita tangibile di Emmeline, visto che la storia si svolge in più anni, è la vera essenza del romanzo, il suo percorso è quello che più mi è piaciuto e che mi ha insegnato ad affidarmi ai profumi e agli odori della vita per apprezzarla e per comprenderla meglio. Erica Bauermeister  mi ha regalato una storia incantevole, non sempre perfetta perchè del resto non è una favola, un vero e proprio insegnamento di vita che porterò con me per molto tempo.



si ringrazia la casa editrice
per la copia omaggio

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