Buon salve bookspediani!
Oggi è arrivato il mio turno della tappa dedicata al nuovo romanzo di Shari Lapena, siete pronti a scoprire come lo stile dell'autrice si è evoluto in questi anni?
IL ROMANZO
Titolo: L'ospite indesiderato
Autore: Shari Lapena
Editore: Mondadori
Genere: Thriller
Data di uscita: 17 Settembre 2019
TRAMA:
Un weekend d’inverno al Catskill and Mitchell’s Inn, uno chalet immerso nella foresta, è la situazione ideale per una fuga romantica e rilassante. Il rifugio offre vecchie camere con enormi camini a legna, una cantina ben rifornita e la possibilità di dedicarsi allo sci di fondo, alle ciaspolate o semplicemente di rilassarsi leggendo una crime story. Quando il tempo peggiora e una tormenta interrompe l’elettricità e tutti i contatti con il mondo esterno, gli ospiti si sistemano e cercano di trarre il meglio dalla situazione d’emergenza. Presto però uno di loro viene trovato morto, in circostanze non chiare, e la paura prende il sopravvento. E quando i presenti cominciano a morire, uno dopo l’altro, il panico si trasforma in terrore. In quel paradiso innevato, qualcuno o qualcosa sta cercando di ucciderli. E non c’è niente che i superstiti possano fare se non sperare di sopravvivere alla tempesta e l’uno all’altro. In quei giorni di forzata convivenza, in un clima di paura e sospetto, ciascuno degli ospiti è costretto a rivelare i suoi segreti più terribili e mai raccontati, fino a un inatteso e imprevedibile finale.
L'EVOLUZIONE DI SHARI LAPENA
Shari Lapena dopo il suo primo romanzo pubblicato in Italia, ossia "La coppia della porta accanto", è diventata in fretta una delle mie autrici preferite: quello che mi piace in particolare di lei è che non si perde in chiacchere o descrizioni non necessarie, è concisa, arriva dritto al punto e allo stesso tempo riesce a far immergere benissimo il lettore nelle sue storie. Le riesce molto bene creare una storia claustrofobica, dove spesso ci troviamo in una ambientazione circoscritta, nel caso dei primi due libri infatti ci attende una storia che si svolge all'interno delle mura della propria casa, un luogo che dovrebbe essere sicuro, e che invece diventa teatro di un incubo. Anche questa volta non è da meno, anzi l'ambientazione è ancora più da brivido visto che ci troviamo in uno chalet di montagna, lontano da tutto e da tutti. Questa volta tuttavia l'autrice compie un grande step in avanti, puntando non solo sull'ambientazione, ma anche sul mistero che caratterizza i personaggi, cosa che non nomina nemmeno la trama e che ho adorato, da davvero un senso assoluto di mistero, come se nessuno fosse davvero innocente o del tutto salvo dal pericolo. Non è solo questo però ad essere ricorrente nelle sue storie, un'altra tematica a lei molto cara sono i segreti, elementi privati che ha ogni personaggi e che mano a mano che l'autrice scrive romanzo migliora con essi, rendendoli ancora più misteriosi e soprattutto ingannando spesso il lettore, che non è mai sicuro di quello che gli viene mostrato, perchè si sa che fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio.
Ho scoperto l'autrice grazie al suo primo libro "La coppia della porta accanto", il suo esordio sia in Italia che in America e quindi un libro imperfetto ma che ho amato tantissimo grazie al suo stile diretto e fluido, ma soprattutto grazie alla sua abilità narrativa. Il secondo romanzo arrivato, "Un estraneo in casa mia", non mi ha colpito quanto il primo, l'ho trovato un pelo sottotono rispetto a quello che mi aspettavo da lei, ma l'ho comunque letto con grande piacere perchè la Lapena sa come condurre le danze di queste storie, regalando comunque trame intense e inaspettate, perchè per quanto alcune scelte narrative a volte risultino prevedibili, finisce sempre per stupire il lettore. In questo terzo romanzo invece a mio avviso si è superata terribilmente, non solo per quanto riguarda lo stile, che l'ho trovato molto più incisivo e molto più sicuro di sè, ma appunto per l'ambientazione e per la creazione di un'atmosfera perfetta per le sue storie, che si presta molto bene al brivido, che spaventa e che allo stesso tempo cattura il lettore, che deve sapere come la storia terminerà. Shari Lapena in pochi anni è diventata una certezza, almeno per me, un'autrice che sa come farsi valere e come creare storie che prendono fin dalla prima pagina e che non si perdono in chiacchere e non si allontanano troppo dal tracciato, intrattengono il lettore e gli fanno passare una splendida serata all'insegna del brivido. E ora come ora, visto le temperature, direi che è ottimale mettersi sotto le coperte e scoprire per la prima volta, o riscoprire, questa favolosa autrice.
TRAMA:
Un weekend d’inverno al Catskill and Mitchell’s Inn, uno chalet immerso nella foresta, è la situazione ideale per una fuga romantica e rilassante. Il rifugio offre vecchie camere con enormi camini a legna, una cantina ben rifornita e la possibilità di dedicarsi allo sci di fondo, alle ciaspolate o semplicemente di rilassarsi leggendo una crime story. Quando il tempo peggiora e una tormenta interrompe l’elettricità e tutti i contatti con il mondo esterno, gli ospiti si sistemano e cercano di trarre il meglio dalla situazione d’emergenza. Presto però uno di loro viene trovato morto, in circostanze non chiare, e la paura prende il sopravvento. E quando i presenti cominciano a morire, uno dopo l’altro, il panico si trasforma in terrore. In quel paradiso innevato, qualcuno o qualcosa sta cercando di ucciderli. E non c’è niente che i superstiti possano fare se non sperare di sopravvivere alla tempesta e l’uno all’altro. In quei giorni di forzata convivenza, in un clima di paura e sospetto, ciascuno degli ospiti è costretto a rivelare i suoi segreti più terribili e mai raccontati, fino a un inatteso e imprevedibile finale.
L'EVOLUZIONE DI SHARI LAPENA
Shari Lapena dopo il suo primo romanzo pubblicato in Italia, ossia "La coppia della porta accanto", è diventata in fretta una delle mie autrici preferite: quello che mi piace in particolare di lei è che non si perde in chiacchere o descrizioni non necessarie, è concisa, arriva dritto al punto e allo stesso tempo riesce a far immergere benissimo il lettore nelle sue storie. Le riesce molto bene creare una storia claustrofobica, dove spesso ci troviamo in una ambientazione circoscritta, nel caso dei primi due libri infatti ci attende una storia che si svolge all'interno delle mura della propria casa, un luogo che dovrebbe essere sicuro, e che invece diventa teatro di un incubo. Anche questa volta non è da meno, anzi l'ambientazione è ancora più da brivido visto che ci troviamo in uno chalet di montagna, lontano da tutto e da tutti. Questa volta tuttavia l'autrice compie un grande step in avanti, puntando non solo sull'ambientazione, ma anche sul mistero che caratterizza i personaggi, cosa che non nomina nemmeno la trama e che ho adorato, da davvero un senso assoluto di mistero, come se nessuno fosse davvero innocente o del tutto salvo dal pericolo. Non è solo questo però ad essere ricorrente nelle sue storie, un'altra tematica a lei molto cara sono i segreti, elementi privati che ha ogni personaggi e che mano a mano che l'autrice scrive romanzo migliora con essi, rendendoli ancora più misteriosi e soprattutto ingannando spesso il lettore, che non è mai sicuro di quello che gli viene mostrato, perchè si sa che fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio.
Ho scoperto l'autrice grazie al suo primo libro "La coppia della porta accanto", il suo esordio sia in Italia che in America e quindi un libro imperfetto ma che ho amato tantissimo grazie al suo stile diretto e fluido, ma soprattutto grazie alla sua abilità narrativa. Il secondo romanzo arrivato, "Un estraneo in casa mia", non mi ha colpito quanto il primo, l'ho trovato un pelo sottotono rispetto a quello che mi aspettavo da lei, ma l'ho comunque letto con grande piacere perchè la Lapena sa come condurre le danze di queste storie, regalando comunque trame intense e inaspettate, perchè per quanto alcune scelte narrative a volte risultino prevedibili, finisce sempre per stupire il lettore. In questo terzo romanzo invece a mio avviso si è superata terribilmente, non solo per quanto riguarda lo stile, che l'ho trovato molto più incisivo e molto più sicuro di sè, ma appunto per l'ambientazione e per la creazione di un'atmosfera perfetta per le sue storie, che si presta molto bene al brivido, che spaventa e che allo stesso tempo cattura il lettore, che deve sapere come la storia terminerà. Shari Lapena in pochi anni è diventata una certezza, almeno per me, un'autrice che sa come farsi valere e come creare storie che prendono fin dalla prima pagina e che non si perdono in chiacchere e non si allontanano troppo dal tracciato, intrattengono il lettore e gli fanno passare una splendida serata all'insegna del brivido. E ora come ora, visto le temperature, direi che è ottimale mettersi sotto le coperte e scoprire per la prima volta, o riscoprire, questa favolosa autrice.
Non perdetevi le altre tappe!
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