Buona sera bookspediani.
Oggi vi parlo del nuovo romanzo di Cristina Caboni, La casa degli specchi, uscito ieri per Garzanti.
Titolo: La casa degli specchi
Oggi vi parlo del nuovo romanzo di Cristina Caboni, La casa degli specchi, uscito ieri per Garzanti.
Titolo: La casa degli specchi
Autore: Cristina Caboni
Editore: Garzanti
Genere: Narrativa
Data di uscita: 19 Settembre 2019
Genere: Narrativa
Data di uscita: 19 Settembre 2019
La villa di Positano è l'unico posto che Milena riesce a chiamare casa. Cresciuta lì insieme al nonno, ne conosce ogni angolo, come il maestoso ingresso circondato da dodici specchi dalle cornici d'argento intarsiate. Milena li ha sfiorati mille volte in cerca di chissà quali risposte, ma quel giorno trova qualcosa di inaspettato: un gancio nascosto che apre una porta su una piccola stanza. All'interno le pareti sono tappezzate di locandine di vecchi film. Quando Milena legge il nome della protagonista, non riesce a crederci. È un nome proibito in casa, il nome di sua nonna, che all'improvviso è scappata in America senza lasciare traccia. Tra quelle carte, scopre che la donna era un'attrice nell'epoca d'oro della Dolce Vita romana e che i suoi sogni erano vicinissimi ai propri. Perché anche Milena vuole calcare il palcoscenico, ma ha paura di mettersi in gioco. Leggere della nonna è come leggere di sé stessa. Fino a quando non si imbatte in alcuni indizi che raccontano qualcosa di misterioso, di minaccioso. Milena non può fare a meno di chiedersi cosa sia successo e perché nessuno le abbia mai parlato della nonna. C'è solo una persona a cui chiedere: il suo amato nonno. Ma lui è restio a parlarne. Milena è convinta che nel passato della sua famiglia ci sia un segreto che può aiutarla a capire il suo presente. Eppure, a volte, quello che è stato sepolto dagli anni è meglio che rimanga tale. Perché in gioco possono esserci bugie molto pericolose.
Sapete bene che il mio rapporto con gli autori italiani è molto conflittuale e sono sempre selettiva a riguardo, ma non appena esce un nuovo libro di Cristina Caboni, io sono pronta a mollare tutto e a tuffarmi nella sua lettura, come infatti è successo anche questa volta. La casa degli specchi è una storia che si divora in pochissime ore, caratterizzata come sempre dallo stile pulito e diretto dell'autrice, da una penna travolgente che permette al lettore di immergersi completamente nella storia, di sentirsi quasi in compagnia di Milena, la sua protagonista, e di vivere insieme a lei a Positano, nella bellissima villa del nonno, e affacciandosi per osservare il panorama, sembra quasi di sentire l'odore del mare, tanto l'autrice riesce ad essere suggestiva ed intensa. Sono quindi molteplici i punti di forza di questo romanzo: in primis Milena, la sua protagonista, una ragazza in cui è facile rispecchiarsi; in secondo luogo l'ambientazione e la sua descrizione, che ti permette di perderti nella città di Positano, ma anche nella città di Roma; e ovviamente non si può che parlare delle tematiche che l'autrice sceglie di affrontare, ossia la voglia di conoscere fino in fondo la propria storia e quella della propria famiglia, per avere radici solide per il futuro.
Ma soprattutto l'amore verso la propria famiglia, quel legame che ti fa capire che casa non è un luogo, ma è dove si trovano le persone che più ami.
Milena è una ragazza che ha sempre fatto di testa sua, anche se spesso ha contrariato suo padre per alcune scelte: il suo sogno infatti è sempre stato quello di recitare, un mestiere che il padre non vede come un lavoro sicuro.
Proprio per questo la ragazza ha dato fondo a tutti i suoi risparmi per studiare recitazione e ancora oggi cerca di dimostrare non solo al padre, ma anche a se stessa, che i suoi sacrifici sono valsi a qualcosa. Ecco perchè, nei momenti di incertezza, quando vuole essere tranquilla e lontano da tutto e tutti, si rifugia nella villa a Positano, quella casa che è il suo porto sicuro, non solo per la calma che trasmette, ma anche per la presenza del nonno, che prende sempre le sue parti e sa come parlarle. Milena è quindi un personaggio con cui si entra facilmente in sintonia, una persona molto protettiva nei confronti della sua famiglia, in particolare del nonno Michele. E' una ragazza forte, che ha cercato di accontentare la sua famiglia durante l'adolescenza, ma che poi ha trovato il coraggio di scegliere il mestiere che vuole fare, anche se questo non le offre sicurezze, ma proprio perchè è quello che vuole, sa di poterci mettere tutta la passione e l'impegno che occorrono. Milena è anche una persona spesso combattuta, non sa se seguire il cuore o la mente, poichè queste sono spesso in disaccordo. E' un personaggio imperfetto e proprio per questo si ama, per i suoi pregi e i suoi difetti e soprattutto perchè realistico.
Il romanzo segue principalmente la storia di Milena, tuttavia quando la ragazza trova la stanza degli specchi e quindi più informazioni su Eva, sua nonna, il cui nome è sempre stato bandito poichè portatore di ricordi dolorosi, anche la storia della donna si inserisce prepotente nella lettura, quasi mettendo in contrasto due generazioni tanto diverse, ma allo stesso tempo molto simili poichè entrambe desiderose di diventare attrici conosciute e perchè entrambe tengono tantissimo a Michele. E' proprio il rapporto tra Milena e Michele, il nonno adorato, una parte centrale di questa storia e onestamente questo mi ha toccato nel profondo, vedere nonno e nipote così uniti e vedere quanto si sostengono l'uno con l'altra, tanto che Milena è pronta a rinunciare ad una occasione quasi irripetibile per non dover abbandonare il nonno quando ha più bisogno di lei.
La Caboni in questa storia poi non solo ha esplorato i legami familiari, ma ha aggiunto una sfumatura mystery, focalizzata principalmente sulla scomparsa della nonna Eva e sul perchè il nonno è così restio a parlarne. Proprio questa voglia di mantenere il segreto, non fa che incuriosire Milena, convinta di dover sapere la verità per poter avere basi solide per il suo futuro. Un futuro che dovrà decidere molto presto, sia a livello lavorativo sia a livello effettivo, perchè non manca certo una piccola parte romance.
Cristina Caboni ancora una volta conferma la sua bravura. Ancora una volta offre ai suoi lettori una storia originale, dai risvolti imprevisti, che è tutta da gustare e non è certo difficile venirne catturati, grazie al suo stile fluido e grazie al suo modo di creare nuove storie. Per Milena è la villa a Positano il suo porto sicuro, per il lettore è il nuovo romanzo di Cristina Caboni ad esserlo, perchè ogni volta scoprire cosa ha creato significa conoscere nuovi personaggi, ma allo stesso tempo sembra di conoscerli da tempo, come se fossero dei vecchi amici e alla fine del romanzo dispiace sempre lasciarli andare.
Questa volta però devo ammettere di essere rimasta un po' con l'amaro in bocca nel finale, nella mia mente l'avevo pensato diversamente e quando l'autrice ha preso una direzione diversa ne sono rimasta molto stupita e devo ancora capire se è stato uno stupore positivo o negativo, ma questa piccola nota è solo un'opinione personale che varia certamente da persona a persona, e che dovrete scoprire in prima persona, prima di poter esprimere un giudizio.
La casa degli specchi è un romanzo che ci fa capire cosa significa essere davvero una famiglia unita, ma soprattutto ci fa capire quanto è importante conoscere il proprio passato, in modo da affrontare senza rimpianti il futuro.
IL MIO VOTO
Sapete bene che il mio rapporto con gli autori italiani è molto conflittuale e sono sempre selettiva a riguardo, ma non appena esce un nuovo libro di Cristina Caboni, io sono pronta a mollare tutto e a tuffarmi nella sua lettura, come infatti è successo anche questa volta. La casa degli specchi è una storia che si divora in pochissime ore, caratterizzata come sempre dallo stile pulito e diretto dell'autrice, da una penna travolgente che permette al lettore di immergersi completamente nella storia, di sentirsi quasi in compagnia di Milena, la sua protagonista, e di vivere insieme a lei a Positano, nella bellissima villa del nonno, e affacciandosi per osservare il panorama, sembra quasi di sentire l'odore del mare, tanto l'autrice riesce ad essere suggestiva ed intensa. Sono quindi molteplici i punti di forza di questo romanzo: in primis Milena, la sua protagonista, una ragazza in cui è facile rispecchiarsi; in secondo luogo l'ambientazione e la sua descrizione, che ti permette di perderti nella città di Positano, ma anche nella città di Roma; e ovviamente non si può che parlare delle tematiche che l'autrice sceglie di affrontare, ossia la voglia di conoscere fino in fondo la propria storia e quella della propria famiglia, per avere radici solide per il futuro.
Ma soprattutto l'amore verso la propria famiglia, quel legame che ti fa capire che casa non è un luogo, ma è dove si trovano le persone che più ami.
Milena è una ragazza che ha sempre fatto di testa sua, anche se spesso ha contrariato suo padre per alcune scelte: il suo sogno infatti è sempre stato quello di recitare, un mestiere che il padre non vede come un lavoro sicuro.
Proprio per questo la ragazza ha dato fondo a tutti i suoi risparmi per studiare recitazione e ancora oggi cerca di dimostrare non solo al padre, ma anche a se stessa, che i suoi sacrifici sono valsi a qualcosa. Ecco perchè, nei momenti di incertezza, quando vuole essere tranquilla e lontano da tutto e tutti, si rifugia nella villa a Positano, quella casa che è il suo porto sicuro, non solo per la calma che trasmette, ma anche per la presenza del nonno, che prende sempre le sue parti e sa come parlarle. Milena è quindi un personaggio con cui si entra facilmente in sintonia, una persona molto protettiva nei confronti della sua famiglia, in particolare del nonno Michele. E' una ragazza forte, che ha cercato di accontentare la sua famiglia durante l'adolescenza, ma che poi ha trovato il coraggio di scegliere il mestiere che vuole fare, anche se questo non le offre sicurezze, ma proprio perchè è quello che vuole, sa di poterci mettere tutta la passione e l'impegno che occorrono. Milena è anche una persona spesso combattuta, non sa se seguire il cuore o la mente, poichè queste sono spesso in disaccordo. E' un personaggio imperfetto e proprio per questo si ama, per i suoi pregi e i suoi difetti e soprattutto perchè realistico.
Il romanzo segue principalmente la storia di Milena, tuttavia quando la ragazza trova la stanza degli specchi e quindi più informazioni su Eva, sua nonna, il cui nome è sempre stato bandito poichè portatore di ricordi dolorosi, anche la storia della donna si inserisce prepotente nella lettura, quasi mettendo in contrasto due generazioni tanto diverse, ma allo stesso tempo molto simili poichè entrambe desiderose di diventare attrici conosciute e perchè entrambe tengono tantissimo a Michele. E' proprio il rapporto tra Milena e Michele, il nonno adorato, una parte centrale di questa storia e onestamente questo mi ha toccato nel profondo, vedere nonno e nipote così uniti e vedere quanto si sostengono l'uno con l'altra, tanto che Milena è pronta a rinunciare ad una occasione quasi irripetibile per non dover abbandonare il nonno quando ha più bisogno di lei.
La Caboni in questa storia poi non solo ha esplorato i legami familiari, ma ha aggiunto una sfumatura mystery, focalizzata principalmente sulla scomparsa della nonna Eva e sul perchè il nonno è così restio a parlarne. Proprio questa voglia di mantenere il segreto, non fa che incuriosire Milena, convinta di dover sapere la verità per poter avere basi solide per il suo futuro. Un futuro che dovrà decidere molto presto, sia a livello lavorativo sia a livello effettivo, perchè non manca certo una piccola parte romance.
Cristina Caboni ancora una volta conferma la sua bravura. Ancora una volta offre ai suoi lettori una storia originale, dai risvolti imprevisti, che è tutta da gustare e non è certo difficile venirne catturati, grazie al suo stile fluido e grazie al suo modo di creare nuove storie. Per Milena è la villa a Positano il suo porto sicuro, per il lettore è il nuovo romanzo di Cristina Caboni ad esserlo, perchè ogni volta scoprire cosa ha creato significa conoscere nuovi personaggi, ma allo stesso tempo sembra di conoscerli da tempo, come se fossero dei vecchi amici e alla fine del romanzo dispiace sempre lasciarli andare.
Questa volta però devo ammettere di essere rimasta un po' con l'amaro in bocca nel finale, nella mia mente l'avevo pensato diversamente e quando l'autrice ha preso una direzione diversa ne sono rimasta molto stupita e devo ancora capire se è stato uno stupore positivo o negativo, ma questa piccola nota è solo un'opinione personale che varia certamente da persona a persona, e che dovrete scoprire in prima persona, prima di poter esprimere un giudizio.
La casa degli specchi è un romanzo che ci fa capire cosa significa essere davvero una famiglia unita, ma soprattutto ci fa capire quanto è importante conoscere il proprio passato, in modo da affrontare senza rimpianti il futuro.
si ringrazia la casa editrice
per la copia omaggio
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